mercoledì 18 settembre 2013

Ri-creare. Un pomeriggio alla Fondazione Paideia.


Un caffè alla FONDAZIONE PAIDEIA. 
"Perché la vita vera è un aperitivo con gli amici in Piazza Vittorio"!

Ieri è stata una giornata particolarmente importante per me. Comunque non so voi ma la vita a volte è un adorabile, bellissimo, emozionante caos totale!? Per me tutto ciò è disarmante. Vero? Anche per voi? Cose incredibili.

Tra cui scoprire di essere affetta da: discalculia! Che fortuna! E comunque la discalculia è la risposta a tutti noi che per anni non capivamo i resti nei negozi. Ho perso anche un lavoro presso un gelataio a causa della mia discalculia... davo più soldi di resto di quanto ne spettassero al cliente, ma questa è proprio un'altra storia!

Tra le cose belle, invece, me ne è capitata in verità una più bella e felice delle altre: ho trascorso un pomeriggio alla Fondazione Paideia, in Via San Francesco D'Assisi 44 a Torino, in compagnia del suo direttore, Fabrizio Serra.

Eccolo qui sotto* impegnato in una dotta seduta informativa.

La vita vera. 

La chiacchierata con Fabrizio è stata informale, ci tenevo fortemente a conoscerlo e a informarmi bene sulle attività di Paideia dopo il bellissimo incontro relativo a #mettoallasta!

(a proposito accorrete numerosi il 29 settembre al Teatro Carignano di Torino, se potete, info qui!). 

Quindi anche questo post lo sarà. Ecco alcune cose che mi hanno colpita...

1) I sibling: uno dei principali focus della Fondazione riguarda loro, i fratellini "sani" di bimbi con disabilità. Questi bambini sono speciali, si sentono, senza recriminazioni, semplicemente responsabili per il dolore dei fratelli. Portatori di un destino ineluttabile. Meritano per questo molte attenzioni, e la Fondazione si occupa proprio del loro benessere, del loro stare al mondo. Attraverso numerosi percorsi formativi e di svago.

2) Ri-creare. Dunque dunque, a chi interessa saperlo dico che mia nonna è stata adottata. Erano i lontani anni Venti, quando affidi e adozioni internazionali non c'erano nemmeno, o se ne sapeva ben poco. Penso che se non esistesse un sistema di vita "allargato", di ampio respiro; un concetto di famiglia in senso lato, non preconfezionato, non solo di sangue ma di cuore e di spirito e di mente e di anima, una pasta e una matrice che ci accomuna tutti, e ci salva, io ora non sarei qui, su questa terra. Invece la famiglia è un amore incondizionato, senza confini. Per questa ragione credo nella mia vita sono sempre entrata in contatto con istanze relative a forme di famiglie non-convenzionali. Mi affascina, fa parte di me! E Paideia si occupa proprio di questo: famiglie particolari, prevalentemente con bimbi con disabilità, ma se date un'occhiata al sito trovate tutti i progetti in corso. E si occupa di ri-creare quel qualcosa, quel senso di famiglia, di benessere, che qualche volta non ci viene dato per nascita.

2) La parte sana. Perché poi la vita vera, alla fin fine, è un aperitivo con gli amici in Piazza Vittorio... come si diceva all'inizio. Quello che mi piace di questa Fondazione è che ha interesse nel bello della vita. Chi è colpito da difficoltà, infatti, smette di sentirsi autorizzato a vivere, a essere felice, anche solo a un aperitivo da 5 euro. Ti sembra troppo, non fa per me. Chi ha avuto qualche difficoltà in famiglia, lo sa benissimo. Il divertimento, il gioco, addirittura l'amore, non fa per te. E invece no. Paideia lavora su questo. Invece c'è qualcuno che si prende la briga di stanarti e di dirti: guarda che tutto questo fa anche per te. La piazza, la città, il mare, l'amore, la gioia e il piacere è di tutti, e per tutti. 

3) No terapia, ma vita. Ecco che questo concetto prende forma attraverso i valori più gioiosi e benefici dell'esistere. Le vacanze, l'amicizia, le gite, i colori e i giochi. Perché il segreto è la disponibilità all'incontro. Prendersi un caffè insieme. Scherzare. Incontrare, e lasciarsi incontrare. Rendersi disponibili al diritto di fare esperienze totalmente belle. Immaginate qualcosa di più giusto?Io no!

4) Amici very special per Paideia. "L'onore dell'attenzione" e una "pedagogia del bello": Guardate qui, e qui, non aggiungo altro!! Proverete emozioni molto forti, molto belle!


*Fabrizio Serra.

Fabrizio Serra: canestro!

Ah, mia nonna sarebbe fiera di questa posa vintage!

Che fine ha fatto la mia pallina?

Un bellissimo dipinto dell'albero di Paideia

Alberi. Ho fatto un piccolo tour.

Immagini di vacanze.

Bellissime!

Foto di gruppo.

Questa è una delle salette in cui vengono accolte le famiglie in Paideia.

Una spaziosa sala riunioni e incontri e cose belle in tutti i sensi.

1 commento:

Eireen ha detto...

Discalculia? Ma pensa te. Beh l'importante è che ora lo sai. :-)
Io invece non distinguo la destra dalla sinistra (sul serio), sará una patologia anche questa?