sabato 23 novembre 2013

Aspettando @IoScrittore. Bookcity Milano #1

Ieri sera ho avuto un'illuminazione. Ed è questa: e pazienza. Whatever. Ovvero, la vita è così contorta, ma abbiamo scelta?

Quindi sono saltata sul primo treno per Milano. Al caffè del treno mi è presa una certa struggente malinconia. Guido Gozzano in confronto a me oggi era un burlone. E pazienza. La giornata è grigia e il duomo malatino pieno di impalcature. E pazienza. Whatever.

Mi ritrovo nello stesso luogo di un anno fa. Ero qui. A raccontare di etica e bookblogging. Mi sono rifugiata nello stesso punto della Mondadori Duomo. Per capire cosa è cambiato in un anno. Io non riesco a capirlo. Nella mia vita tutto. Ma nel mondo dell'editoria? Per questa ragione vado ad ascoltare gli eventi di Bookcity. In particolare, un Digital Seminar, e successivamente la premiazione di Io Scrittore. Mi vien da dire, ma così a caldo, che forse si iniziano a "vivere" più semplicemente i grandi temi su cui un anno fa ci si interrogava, ci si accalorava, ci si accapigliava. Ovvero: quale sarà il futuro dell'editoria? Ci si chiedeva uno e due anni fa. Quello di oggi, quello che ascolterò, probabilmente è la risposta.

Che gioia no?

Mentre aspetto gli appuntamenti del pomeriggio, lavoro un po' e ascolto il consueto convegno sul bookblogging. A me è parso un appuntamento di consolidamento, di riflessione, in effetti meno calda, più pacata. Sì, beh, poi, naturalmente, è scattato il dibattito (sul grande tema del mercato culturale, pubblicità, crisi economica, etica e bookblogging)!!

Questo è il Digital Seminar. Ora, in questo preciso momento, sta parlando Claudio Semenza, responsabile editoriale di MSN, ed è interessante perché sposta il focus e racconta in modo fresco di come è cambiato molto rapidamente il modo di comunicare e scrivere in poco tempo. In particolare, sta analizzando la twitter-scrittura. Cambia il modo di scrivere, ma soprattutto di promuovere le cose. L'unica cosa che conta, è però sempre la qualità dei contenuti. Questo mi pare il mantra di tutto.

Ma prima di tutto questo, in sala stampa, c'è stato questo momento meraviglioso in cui quel  violinista suonava spargendo musica nel silenzio. Io, come ben sapete se leggete questo blog, non so cos'è l'amore. Chiedo alle persone se lo sanno e nessuno risponde. Ora basta, smetto di chiedermelo. Ma questo momento, credetemi, ci si avvicinava tantissimo a una qualche vaga risposta. W la RAI.

Bene. Nel mezzo di tale saliscendi emotivo, sto aspettando la premiazione di IO SCRITTORE: resistete incollati a questi schermi che dopo ve la racconto. Vediamo un po' cosa succede.

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