venerdì 7 febbraio 2014

Ieri, Widiba, #uniamoleidee.


Proprio ieri raccontavo di essere una "creatura della rete". Ed è vero. Info utile per capire cosa sto per dirvi :)
C'è da dire infatti che ogni tanto però ne esco anche fuori. Dico dalla rete. Ultimamente, sempre più spesso. Qualche volta semplicemente per starmene da sola a leggere, altre volte, altrettanto gustose, per andare in mezzo alla gente, e stare in contatto con i miei simili. Ma con la gioia e la curiosità di rientrarci di tanto in tanto. Dico, nella rete.

E fu così che, ad esempio, ho ricevuto un unvito qualche giorno fa da HAGAKURE (grazie Luca Agnellini e Marco Massarotto).
Bello, ho pensato. Ci sarebbe stato uno show cooking, il che mi pareva buono. Una serata su un progetto di Digital Banking. Eh? Cosa c'entro io? Esattamente? Col digital, ok. Circa. Ma... col... Banking?

Fate conto che una come me. Ovvero, una tizia che conduce una vita. Come definirla? Diciamo, ecco, per così dire, molto BOHEMIEN. Ma davvero. Ma letteralmente. Ma sapeste quanto... Una che scrive un blog con le foto delle tazzine, che legge (e scrive anche - santo cielo!) i romanzi. Non dico le poesie, ma quasi. Asmatica. Solitaria. Che passa il suo tempo a fantasticare studiare e sognare a occhi aperti lottare per ciò in cui crede; ma che diavolo ha a che fare con le banche e, con i soldi? Per quel poco che ne so, la mia banca si ricorda di me (e io di lei) quando parto con la mia sportina ogni cinque del mese, e mi reco, fiduciosa, a pagare, fisicamente, in contanti, l'affitto. Su queste cose sono vintage. E ho questa insana passione nel fare le code di prima mattina accanto alle vecchiette. E confrontarmi con loro sul caro-zucchine.
Ok, forse mi hanno invitata per la parte digital. E hanno fatto bene. Ma poi man mano ho capito che avevo a che fare anche con l'altra, cioè con la parte banking. Perché i soldi, la loro gestione, riguardano tutti noi, anche una romanticona come me... Anzi, a maggior ragione. Così ieri sera, nella cornice dell'Anselmo Vermouth, nuovo e fichissimo locale torinese, ho scoperto WIDIBA. Rigorosamente dopo averci offerto un vero bicchierino di Vermouth, ussignur che buono, hanno collocato una serie di blogger e giornalisti e studenti ed esperti, per lo più donne a ben vedere, in fila di fronte a uno schermo da cinema, e ci hanno presentato il progetto. Ma cos'è? Cos'è?   
 Si tratta di una piattaforma online in cui le persone, ovvero gli utenti di una banca, possono partecipare attivamente, contribuire a costruire "il mondo" della banca stessa. C'è un blog, anche ad esempio. E l'utente "normale", come me, può chiedere e ricevere risposta in tempo utile, può proporre idee, può contribuire a costruire progetti nuovi, alcuni molto virtuosi. Insomma, l'avrete capito, un progetto a bagno nel suo tempo, una community "dal basso", nel senso più virtuoso del termine, che prevede una reale apertura comunicativa tra quel gelido mostro che è la banca e la persona normale come me. Mi ha convinta. Soprattutto quando ho visto che ci sono prospettive di valore, che lascio a scoprire a voi, consultando il loro sito, se no vi dico tutto io e non ha senso.

Infine, ci hanno regalato un barattolo fantastico di multicereali per creare barrette di Muesli. Potevo chiedere di meglio?


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