Ieri sera, agli MTV Days in Piazza Castello qui a Torino, ascoltando Liberi Tutti, Tutti i miei sbagli, Discoteca labirinto, etc. etc. fino a L'odore e Istrice, e ballando anche sotto il classico cielo di quasi-stelle sabaude, bevendo una classica birra e pensando alla mia classica città e alla mia classica vita ho capito che i Subsonica, così leggeri ieri e vestiti di rosso (uhm: come i Kraftwerk?!*), che per inciso hanno anche ricordato e sostenuto - Max Casacci lo ha fatto in rappresentanza - i manifestanti No Tav pacifici della Val di Susa; ho capito che i Subsonica sono come un classico rituale cittadino, più vivo che mai, rinfrescante, galvanizzante e sicuro.
Che bello, non pensavo qualche anno fa, di quasi-sorridere adesso ripensando alle emozioni, talvolta, si può dire? devastanti che si accompagnavano ai loro pezzi man mano che uscivano. Che violenza avere ventanni e anche meno e sentire certe parole, quella musica, essere quelle storie, rappresentarle, nuotarci dentro, senza il salvagente però, come forse è anche giusto, o per lo meno reale.
E che ventoso e generoso conforto ora risentirle al concerto, e assomigliare di più magari ai nuovi pezzi che ai primi, Eden, ad esempio. O soprattutto, per me, negli ultimi anni, a uno che sento proprio completamente mio personale, ed è L'ultima risposta. Sì, L'ultima risposta mi ha davvero accompagnata per un po', mi ha risvegliata e tenuta per mano in alcuni strani, stranissimi momenti.
Ma dunque dunque, tornando a ieri sera. "Che bello sentirsi a casa", dicevano loro, che poi si sentiranno a casa un po' ovunque ma fa sempre piacere accarezzare un po' questo senso di appartenenza. E anche per me ascoltare loro è come riconoscere angoli di casa, come la classica madeleine proustiana che rievoca lontani giorni trascorsi ma come anche una sfera di cristallo che ne anticipa di migliori, prossimi, futuri.
:)
* mi sa di sì!
2 commenti:
Il senso di appartenenza e l'orgoglio, sono questi i due sentimenti che mi risvegliano sempre i Subsonica. Anche adesso che il tempo passa, per me più velocemente che per loro, e non mi ci riconosco più come prima ma continuo ad amarli.
@Jane: che bello, è vero! spero che la velocità poi si uniformi e di crescere in parallelo :D
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