tag:blogger.com,1999:blog-51709340467215480502024-02-21T08:37:29.376+01:00tazzina-di-caffènoemihttp://www.blogger.com/profile/00302409229536695180noreply@blogger.comBlogger1791125tag:blogger.com,1999:blog-5170934046721548050.post-24122489376014297762017-12-21T23:30:00.002+01:002018-05-24T11:22:43.840+02:00Grazie, è stato bello :)<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: large;">Cari amici, è stato bello questo lungo viaggio tra libri, caffè e, diciamolo, amicizia che si è costruita. </span></div>
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<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: large;">Tutta la mia storia, il mio lavoro e i servizi editoriali che potete chiedermi si trovano sul mio sito:</span></div>
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<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: large;">noemicuffia.it</span></div>
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<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: large;">Grazie, con affetto.</span></div>
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<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: large;">Noemi</span></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3bBpvZnnRFGJiP0kUe0PsAcpVUNrCvMsnVPyK4fuyjRBilKXT_2C4uHi2XsJjPei8-Ph8dQSkZvQXfPWHEAsSZeSuyGJ7l9_V0Ss7PYhxp84tX-bYtrXtE8uaFXK034S0lF87ADxHBmBr/s1600/5tazzina_di_caff%25C3%25A8.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1068" data-original-width="1600" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3bBpvZnnRFGJiP0kUe0PsAcpVUNrCvMsnVPyK4fuyjRBilKXT_2C4uHi2XsJjPei8-Ph8dQSkZvQXfPWHEAsSZeSuyGJ7l9_V0Ss7PYhxp84tX-bYtrXtE8uaFXK034S0lF87ADxHBmBr/s640/5tazzina_di_caff%25C3%25A8.jpg" width="640" /></a></div>
noemihttp://www.blogger.com/profile/00302409229536695180noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5170934046721548050.post-64339115666818273992017-10-22T03:47:00.000+02:002017-10-22T03:47:04.302+02:00Su #quellavoltache #metoo: considerazioni sulla via di ritorno dall'Australia.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinVLPbuOUASbAgfB4spLNso6a1I6Pv69xCUoigLimFuHZszhp_KvlazrxCVyYptxMKwrGw-pGr0jhGax6XAAxMlrB8aJmlWIm1d1I1MsPSE5P0DL0KL14DWWgtVk4zmv8lsjomOjt0lGa0/s1600/foto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="960" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinVLPbuOUASbAgfB4spLNso6a1I6Pv69xCUoigLimFuHZszhp_KvlazrxCVyYptxMKwrGw-pGr0jhGax6XAAxMlrB8aJmlWIm1d1I1MsPSE5P0DL0KL14DWWgtVk4zmv8lsjomOjt0lGa0/s640/foto.jpg" width="640" /></a></div>
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In Australia, stando a quanto ci dicevano gli amici, i parenti, molti siti web, i travel blog e persino qualche guida turistica, sarebbe potuto succedere di tutto. Ragni enormi e letali, tanto potenti da perforare pure le suole delle scarpe da trekking, serpenti pronti a fagocitarti come un topolino, meduse microscopiche ma in grado, con un solo tocco, di lasciarti due ore di vita, in taluni casi anche meno. Coccodrilli che sarebbero potuti spuntare da ogni angolo e sbranarci. E addirittura ci hanno messi in guardia dall'impulsiva, ingestibile aggressività dei canguri nonché dal pessimo carattere (e lo scarso amore per l'igiene) dei - solo in apparenza - tenerissimi koala. </div>
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Nulla di tutto questo però è accaduto. Non abbiamo incontrato nessuna di queste belve ma solo adorabili pesciolini tipo Nemo, splendidi pennuti simpatici, aggraziate giraffe, pappagalli intelligenti, cavalli e cammelli che correvano liberi sulla terra rossa del deserto.</div>
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E su quella terra rossa (dove, più che altrove, per davvero vivono gli animali velenosi) ci abbiamo anche dormito, all'aria aperta, senza nemmeno una tenda a ripararci. Un incredibile cielo stellato ci faceva da soffitto e la sensazione di meraviglia e incredulità di essere lì, che stesse succedendo nella realtà e non in un sogno, ha reso pian piano vicino allo zero la paura di perire per il morso di qualsivoglia essere crudele. </div>
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Siamo stati di certo fortunati ma c'è da dire che, naturalmente, il nostro viaggio non è stato perfetto e come in ogni viaggio ci sono stati degli imprevisti. Influenze, mal di denti, bancomat impazziti, orari da incastrare, gente strana. In ogni caso, ora che è finito, posso affermare con certezza che la tragedia che ci paventavano tutti, causata dalla micidiale fauna australiana, infine, non si è verificata. </div>
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Una cosa però è successa ed è stata infinitamente più spaventosa di mille morsi di serpente. A funestare il viaggio, quando mi connettevo a internet, la sera, è stata la lettura sul web delle storie racchiuse sotto gli hashtag #quellavoltache e #metoo. </div>
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A partire dal caso di Asia Argento (per chi se lo fosse perso, basta una breve ricerca su google relativa al caso Weistein), moltissime donne hanno cominciato a raccontare delle violenze subite dagli uomini e la cosa ha preso proporzioni enormi. Ben presto si è chiarita l'entità del problema: riguarda davvero tutti. Leggere da lì, immersa negli scenari incantevoli australiani, in luna di miele per di più, mi ha scatenato sensazioni ambivalenti. Da un lato il sollievo, la gratitudine di essere in quei luoghi con l'uomo buono, sano di mente e rispettoso con cui mi sono appena sposata, dall'altro lato il disgusto e la pena per chi in quello stesso momento stava subendo cose orribili. </div>
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Neanche a dirlo, infatti, anche io, come tutte le altre donne, ho subito molestie e abusi in ogni fase della mia vita. A differenza di molte altre, però, non ho usato gli hashtag per raccontare i particolari di questi episodi perché proprio non ci riesco in pubblico. Ed è questo l'unico dubbio che ho su un'iniziativa che altrimenti mi pare necessaria, giusta e benemerita.<b> </b></div>
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<b>I social network, secondo il mio punto di vista, sono tutt'altro che uno spazio sicuro e protetto.</b> Possono essere efficaci per farsi conoscere, fare carriera etc. Ma se si è emotivamente fragili, sono territori minati. </div>
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Mi chiedo, alla luce di ciò, se abbia senso usarli per una causa così importante e delicata. Non certo parlare del fatto che moltissime persone - e non solo donne, ma anche uomini, bambine e bambini - subiscono abusi da uomini (e da donne, è giusto sottolinearlo) nel corso della loro esistenza: questo anzi è sacrosanto dirlo, affermarlo, prendersene cura. Ma, di contro, l'indugio nella narrazione dei particolari su internet mi lascia nel limbo dell'incertezza: è giusto? Ha una vera utilità? Più in generale il racconto dettagliato del dolore, di quel dolore, così, senza supporti psicologici, senza tutele, senza struttura, ci fa del bene come collettività e come singoli? Fa bene alle vittime? Risveglia i carnefici, li rende consapevoli? Previene futuri abusi? Di sicuro fa sentir bene chi è già forte, chi è a posto nella vita, con le spalle coperte, ma tutti gli altri (che sono la maggioranza)? C'è dell'altro oltre all'esigenza dello sfogo? Ne segue una vera guarigione o cade nel vuoto e amplifica infine solo l'eco del silenzio? Si tratta di scelte consapevoli o di inconsapevole compiacimento, disperata speranza di ricevere un amore che, sui social, nove volte su dieci è inautentico, enfatico, effimero? Ci vorrebbe forse uno psicoterapeuta a rispondere, io non ho risposte in merito, solo domande.</div>
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La percezione, comunque, dal canto mio è quella di alzarsi in piedi, poniamo in una piazza piena di persone sia conosciute che sconosciute e non sempre, non necessariamente benevole, e dire i dettagli del proprio male più profondo. Si riceveranno senz'altro abbracci, ammirazione per il coraggio, manifesto odio per i carnefici, ma anche altro. Anche reazioni inaspettate, indifferenza, accuse, forse un nuovo, più subdolo, carico di molestie (come è successo proprio ad Asia Argento che sembra non ne stia venendo fuori se non con l'intenzione, addirittura, di espatriare). Posto che maggiore è la gravità, maggiore anche è la difficoltà ad esporre l'accaduto, in generale quando si tratta di qualsiasi tipo di dolore, mi domando davvero se non possa diventare alla lunga un progetto spurio e controproducente. Non vorrei essere fraintesa: trovo ignorante e abominevole accusare le donne che stanno parlando adesso degli abusi subiti da quell'orco di Weistein di aver taciuto perché è ben noto il meccanismo "invischiante" che si crea in questi casi e hanno sempre ragione i più vulnerabili, sempre. Le mie perplessità riguardano la valanga di dettagli. Tra lo sfogo liberatorio e l'espropriazione di parti di sé delicate, doloranti, qual è il confine? Al termine di quelle letture io ad esempio mi sentivo destabilizzata, impotente e magari è successo anche ad altre persone che, leggendo in silenzio, non sanno come gestire questo conflitto interiore. </div>
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E così tornando al discorso degli animali pericolosi dell'Australia, ripenso a due cose. Una è che in viaggio leggevo<i> Vedi alla voce: amore </i>di David Grossman, e in quelle pagine il piccolo Momik, provando a immaginare cosa fosse la "Belva Nazista", se la figura come un animale feroce, simile a un dinosauro. La seconda cosa è che qualche giorno prima di partire per l'Australia, in casa mia, tra le mura immacolate di un appartamento qualsiasi di una qualsiasi città civilizzata europea, ho trovato il ragno più grande della mia vita. Un essere gigante, rispetto ai ragnetti d'appartamento cui siamo abituati. Abbiamo fatto una certa fatica a rimuoverlo e ci è rimasto molto impresso.</div>
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A volerci vedere un senso, in tutto questo, mi viene da dedurre che a volte spostiamo l'attenzione sull'esterno: diamo agli animali feroci o a chissà che altro di cattivissimo fuori da noi il ruolo del nemico perché non ci pare possibile che il vero pericolo provenga da dentro, stia proprio lì, nelle nostre case, nei nostri ambienti di lavoro, nei nostri bar, supermercati, strade, mercati, palazzi. Tutti posti in cui una donna (e un uomo) dovrebbero sentirsi bene, al sicuro e invece no, invece, stando a tutti questi racconti, sappiamo ora che sono quelli i veri deserti pieni di belve da cui stare alla larga. Con la differenza che l'animale attacca se attaccato, questi umani invece agiscono in sé e per sé, come mossi da una forza innata.</div>
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Insomma, non c'è alcun bisogno di andare nel centro dell'Australia per incontrare le bestie feroci. La bestia è nel nostro cuore, per citare il romanzo di Cristina Comencini che parla proprio di queste tematiche. </div>
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Un primo passo allora potrebbe essere, adesso, farsene qualcosa di tutte queste testimonianze. Partire da qui per guarire le ferite delle vittime e, a monte, dei carnefici, io credo che sia possibile. </div>
noemihttp://www.blogger.com/profile/00302409229536695180noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5170934046721548050.post-37873734313700014552017-09-13T13:45:00.001+02:002017-09-13T14:08:09.983+02:00#GiorniSelvaggi a Torino - Norman Manea. <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDqVOGXinDitg33oa5dIEIJi-l5hi5woEqTlkem2gIzzZvdiGoesyVP4kSKwu9sWUJHunC74ol1cbAoVQYNoPG1QzDcTbjcKRgrNHXqkd7Tf353k72N74Qlm6-PvaL_mdMMUlzVn7DEHv8/s1600/onda.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><i><img border="0" data-original-height="564" data-original-width="1010" height="356" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDqVOGXinDitg33oa5dIEIJi-l5hi5woEqTlkem2gIzzZvdiGoesyVP4kSKwu9sWUJHunC74ol1cbAoVQYNoPG1QzDcTbjcKRgrNHXqkd7Tf353k72N74Qlm6-PvaL_mdMMUlzVn7DEHv8/s640/onda.jpg" width="640" /></i></a></div>
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A Torino, forse voi che leggete ve ne sarete accorti, stanno succedendo cose selvagge.</div>
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Una di queste è proprio il mega evento letterario <a href="http://www.circololettori.it/giorni-selvaggi/"><b>#GiorniSelvaggi. </b></a></div>
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Ovvero: una serie di incontri con autori internazionali a totale beneficio del lettori italiani. Un'idea del <i>Circolo dei Lettori</i> insieme al <i>Salone del Libro di Torino</i> (aka #SalTo) con diversi partner importanti.</div>
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Si sono già susseguiti, per capirci, scrittori del calibro di Elizabeth Strout, Richard Mason, William Finnegan, Fernando Aramburu e molti altri ne arriveranno.</div>
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Tra questi, e a proposito di partnership belle, ci tengo a segnalarvi un interessante incontro con Norman Manea in dialogo, <u>sabato 16 settembre</u>, con Andrea Bajani. Sono contenta di poter, infatti, confermare la mia media partnership con l'<i><b><a href="https://roma.mae.ro/it/node/686">Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica</a> </b></i>di Venezia che patrocina questo evento dal titolo: <a href="http://www.circololettori.it/corriere-dellest/"><i>Corriere dell'Est</i>,</a> che poi è il titolo anche dell'ultima fatica di Manea. </div>
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Appuntamento, allora, per chi può a Torino <u>alle 18</u> al <i>Circolo dei Lettori </i>di via Bogino 9. </div>
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E naturalmente il pensiero va alle letture autunnali, le più fragranti come questa bella aria di settembre, buone pagine nuove della vostra vita. </div>
noemihttp://www.blogger.com/profile/00302409229536695180noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5170934046721548050.post-89581209756025544332017-08-21T18:37:00.002+02:002017-08-21T18:51:30.518+02:00Estate 2017. Libri letti e da leggere. <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgG1Sxpvb26fEJXyP3GXMlKo0Dit8Gs5Su6KhIg-usImlGO19WaAuDCYDKrWuQfa-Y6qYQBTrreq5kO6YozCvwdGXExWyavXkNZCP8wjcs7qa3xPZlgP9Rtn9PE_U4MU3IHNvWDNowU_uzD/s1600/tazzinaestate2017.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="714" data-original-width="960" height="476" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgG1Sxpvb26fEJXyP3GXMlKo0Dit8Gs5Su6KhIg-usImlGO19WaAuDCYDKrWuQfa-Y6qYQBTrreq5kO6YozCvwdGXExWyavXkNZCP8wjcs7qa3xPZlgP9Rtn9PE_U4MU3IHNvWDNowU_uzD/s640/tazzinaestate2017.jpg" width="640" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglkp3ZcxssWCQF7Un0VgEiqkbiLXx5tqeA-4rmlRF1BcF9ijtEeRPbEo_J4uvk6ueZaEEQPBDEqZYLHK6qh093GAmwUdhhjKq4JoO3Sq4_Lu0y10ZVjJqmb0sKNpyivAHKo-A6vhAUpu_j/s1600/tazzinaestate2017Cosimo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="539" data-original-width="960" height="358" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglkp3ZcxssWCQF7Un0VgEiqkbiLXx5tqeA-4rmlRF1BcF9ijtEeRPbEo_J4uvk6ueZaEEQPBDEqZYLHK6qh093GAmwUdhhjKq4JoO3Sq4_Lu0y10ZVjJqmb0sKNpyivAHKo-A6vhAUpu_j/s640/tazzinaestate2017Cosimo.jpg" width="640" /></a></div>
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<span style="text-align: justify;">Certo che nell'estate in cui </span><a href="http://www.rivistastudio.com/standard/michiko-kakutani/" style="text-align: justify;">Michiko Kakutani va in pensione</a><span style="text-align: justify;"> e il web letteralmente pullula di blog letterari e profili social a tema libresco e i giornali e le riviste sono pieni di consigli di lettura e in generale l'accesso a qualsiasi tipo di suggerimento sui libri è totale, libero e incondizionato molto più, tanto per dire, del wi fi nelle nostre città, mi chiedo se abbia senso dare qualche ulteriore e forse già visto spunto di lettura o per lo meno più semplicemente dirvi (oh voi che leggete) che cosa ho letto a mia volta, iniziato o progettato di leggere in questa estate 2017.</span><br />
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Magari tuttavia a qualcuno importa: in fondo il mare è pieno di pesci - per restare in tema estivo - e non per questo si smette di pescare. Posto che questo proverbio improvvisato abbia un significato logico. Insomma, ecco allora i libri che accompagnano me questa estate, spero vi incuriosiscano e che anche voi sperimenterete le buone sensazioni, le intuizioni e gli apprendimenti che così tanto hanno dato giovamento alla mia testa in queste settimane. Non so se è un caso, ma molte delle copertine delle mie letture è azzurra, un colore calmante che può fare molto bene a chi lo osserva.</div>
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<b><a href="https://bookabook.it/libri/esemplare-uno/"><i>Esemplare uno</i> di Veronica Balocco</a> - <i>bookabook narrativa</i></b></div>
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Considerate le temperature allucinatorie di questa estate italiana (alzi la mano chi, superati tutti gli step del delirio psicologico, con un ghiaccino del freezer sulle tempie, è arrivato a ipotizzare, come me, un rapimento alieno in giustificazione ai 40 gradi perenni del proprio corpo?), il primo libro che mi ha dato refrigerio mentale a luglio è stato questo. Uno dei personaggi principali è un pesce e ci troviamo immersi nelle gelide acque dei mari norvegesi. Veronica Balocco è una giornalista molto seria che scrive narrativa per passione. Quel che vorrei farvi conoscere, se già non lo avete incontrato sulla vostra strada, è poi anche il progetto editoriale legato a <a href="https://bookabook.it/">bookabook</a>. Faccio parte della squadra di lettori per questo editore innovativo e autorevole, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate voi.</div>
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<br /></div>
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<b><a href="http://www.slowfoodeditore.it/it/piccola-biblioteca-di-cucina-letteraria/l-ultima-osteria-9788884994189-727.html">L'ultima osteria di Giovanni Arpino</a> -<i> Slow Food Editore</i></b></div>
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<i><br /></i></div>
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Mi piace la filosofia alla base di <i>Slow Food</i> e per una qualche sorte fausta, sembra che la cosa sia ricambiata perché mi hanno donato all'inizio dell'estate questo piccolo libro di una collana tutta dedicata al rapporto tra letteratura e cibo. Giovanni Arpino è un autore che personalmente leggo dal liceo e che di tanto in tanto dovrebbe essere riscoperto e apprezzato per le sue invenzioni letterarie e il suo acume. A trent'anni dalla morte di un piemontese doc, il mio consiglio è di leggere queste storie anche in apprezzamento della pregevolezza culinaria del territorio.</div>
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<b><br /></b></div>
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<b><a href="http://www.feltrinellieditore.it/opera/opera/il-giro-del-mondo-in-80-giorni/">Il giro del mondo in 80 giorni di Jules Verne</a> - <i>Gribaudo (Trad. Stefano Valenti)</i></b></div>
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<i><br /></i></div>
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Ho comprato questo delizioso libro per ragazzi in un'edicola torinese. Il sovracopertina si stacca e diventa una mappa del giro del mondo in 80 giorni di Phileas Fogg e Passepartout. Sarà retorica ma per leggere bene tocca tornare piccoli. Adolescenti, bambini. Tornare piccoli e avere fantasia e amare il mondo per quel che è. </div>
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<br /></div>
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<b><a href="https://fazieditore.it/catalogo-libri/il-nido/">Il nido di Tim Winton </a>- <i>Fazi (Trad. Stefano Tummolini) </i></b></div>
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<i><br /></i></div>
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Questo romanzo, invece, l'ho comprato al <i>Salone del Libro</i> di maggio. Non sono arrivata ancora a metà, ma vorrei spezzare una lancia in favore della nuova letteratura australiana. E in generale in favore delle letterature dell'altrove (in tutto simile però a noi in modi inaspettati). Se ne stava in un angolo, questo libro, superato in interesse e hype da mille altri titoli. E in effetti questa è la perfetta storia di un loser, un perdente dei nostri giorni. Ex avvocato ambientalista, Tom Keely perde (!) tutto: il lavoro, la famiglia e l'identità. Chi di noi non si è mai sentito ai margini di qualche cosa, presto o tardi? Se a voi non è mai successo, scoprite allora come si sente invece Tom, credo che vi sarà utile a sviluppare la più scarsa risorsa del nostro tempo: l'empatia. </div>
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<a href="http://www.nneditore.it/autori/kent-haruf/"><br /></a></div>
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<b><a href="http://www.nneditore.it/autori/kent-haruf/">La trilogia di Holt di Kent Haruf </a>- <i>NNEditore (Trad. Fabio Cremonesi)</i></b></div>
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<i><br /></i></div>
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Ringrazio la casa editrice <i>NN </i>che mi ha spedito questa trilogia. <i>Benedizione - </i>profezia di un titolo azzeccato - fa proprio quel che promette il nome. Benedice il lettore. Una promessa mantenuta. Una scrittura luminosa che con amorevolezza (quella che scaturisce dalla dedizione) descrive personaggi strutturati e complessi. Balsamo per chi ama entrare nelle storie umane che si declinano in tutto ciò che è coerente con la natura e le sue ferite. Anche <i>Canto della pianura</i> va così in profondità e da un punto di vista stilistico si innalza di un po', c'è una cura diversa per il linguaggio. Stesso dicasi per <i>Crepuscolo</i>. </div>
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<br /></div>
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<b><a href="http://www.einaudi.it/libri/libro/donatella-di-pietrantonio/l-arminuta/978880623210">L'Arminuta di Donatella di Pietrantonio </a>- <i>Einaudi</i></b></div>
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<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
Appena comprato (ieri) per un motivo che tengo a condividere con voi. Dopo tanti anni passati a "consigliare" libri e a far parte - a fasi alterne e per logiche a me ignote - della schiera degli <strike>influencer</strike> o che dir si voglia soggetti del web che si presume siano ascoltati da un numero variabile di lettori pronti a comprare i titoli da essi, appunto, suggeriti, questa volta sono stata io influenzata e volontariamente influenzabile. Questo romanzo, con la sua bellissima copertina, è il libro che più spesso ho visto "postare" sui social in questi mesi e l'ho visto consigliare con motivazioni forti, talvolta emotive talvolta razionali, da parecchie persone che stimo. Come stimo in modo particolare la riservata autrice di cui ho già raccontato su queste pagine <a href="http://eccomimi.blogspot.it/2014/04/bella-mia-e-pensieri-sul-terremoto.html">qualche anno fa. </a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Mi fermo qui ma avrei dei titoli bonus relativi ad altri libri ricevuti e altri ancora presi in un bookcrossing nelle mie vacanze a Marina di Massa (in Toscana) ma spero di parlarne nei prossimi post. Grazie a chi ha letto fino a qui e buone letture di fine estate. </div>
noemihttp://www.blogger.com/profile/00302409229536695180noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5170934046721548050.post-68391014351073668592017-07-21T16:07:00.000+02:002017-07-21T16:34:52.212+02:00Maria accanto - Intervista a Matteo B. Bianchi.<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhx-BbT7VBBLZ8G1F5uN7thMbQk18SygNbZ176fCyWyj5efBmYyYIYBE5pNoZmRY_TI1rCE_AGkxtFVD5cKL7ch2twxVar8WxJ-hQlGxfs8XMB5zIqUYUwSyvT6pVcTrzTfZFluShyphenhyphenhve7e/s1600/mariaOK.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="960" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhx-BbT7VBBLZ8G1F5uN7thMbQk18SygNbZ176fCyWyj5efBmYyYIYBE5pNoZmRY_TI1rCE_AGkxtFVD5cKL7ch2twxVar8WxJ-hQlGxfs8XMB5zIqUYUwSyvT6pVcTrzTfZFluShyphenhyphenhve7e/s640/mariaOK.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><a href="https://www.ibs.it/maria-accanto-libro-matteo-b-bianchi/e/9788860445049">Matteo B. Bianchi, <i>Maria accanto</i>, Fandango</a></td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<br />
A maggio al <i>Salone del Libro di Torino </i>(per gli amici #SalTo30), ho avuto l'occasione di incontrare e conoscere lo scrittore Matteo B. Bianchi.<br />
<br />
Per i pochi stolti che non conoscessero Matteo, lui pubblica romanzi dai primi anni 2000, è autore televisivo ed è il glorioso fondatore di<i><a href="http://www.matteobb.com/tina/"> 'tina - la rivistina di Matteo. B. Bianchi. </a></i><br />
<br />
Già solo dalla sua rivista si possono notare le diverse anime di Matteo come scrittore, una di quelle che più mi hanno colpita e che ho ritrovato nella bella conversazione che abbiamo avuto è una sorta di inedita e autentica umiltà. Merce rara nel mondo delle sacre lettere.<br />
<br />
E, a proposito di sacro, il suo ultimo romanzo, <i>Maria accanto</i>, racconta una storia speciale. Pulita, disarmante. La storia di una ragazza qualunque dei nostri giorni, assistente alla poltrona presso uno studio dentistico, alle prese con le problematiche della società, cui letteralmente un giorno appare Maria. Proprio <i>quella </i>Maria, la madre di Gesù.<br />
<br />
Lo so, a scriverla questa trama pare bizzarra ma a leggere il libro la parola d'ordine è credibilità. Ogni dettaglio, ogni reazione, ogni cosa appare (per restare in tema) perfettamente coerente. Che poi è il compito di ogni romanzo riuscito: farci entrare in un mondo con le sue regole e con i suoi meccanismi inconfutabili.<br />
<br />
Ma non finisce qui perché poi ci ho ragionato un po' e ho ben pensato di scrivere a Matteo qualche domanda. E queste infine sono le sue risposte. Spero che vi incuriosiranno quanto hanno incuriosito me.<br />
<br />
E se arrivate alla fine dell'intervista vi anticipo che no, non manderò la mia parcella di psicanalista :) a Matteo ma gli manderò un "grazie" grande e sincero per la disponibilità quanto la stima che ho per lui. Buona lettura!<br />
<br />
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm;">
<i> Maria accanto è
una storia semplice e insieme complessa. A me ha ricordato in uno
strano modo le storie di Kent Haruf. Apparentemente quotidiane ma
intrise di una qualche eccezionalità che le rende uniche e diverse
dalle altre narrazioni. Almeno, questo è l'effetto che hanno fatto a
me. Nella tua storia "normale" (Betty è una ragazza
qualsiasi, impiegata in uno studio dentistico) a un certo punto,
infatti, fa irruzione un elemento per così dire irreale.
Un'apparizione di Maria, la Madonna in carne e ossa, anzi in spirito,
che diventa amica e confidente di Betty. Maria apparentemente non
porta nessun messaggio ma leggendo meglio tra le righe a me è parso
che invece sia lì per aiutarla ad affrontare momenti molto difficili
e a superarli. In definitiva, è come se Maria volesse dire a Betty
che la vera felicità è a portata di mano, è accanto, appunto, a
lei. Questo è senz'altro quello che ha suggerito la tua storia a me.
Confermi questa lettura? Ti suona corretta?</i></div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #454545;"><span style="font-family: "arial" , serif;">Intanto
grazie per il riferimento a Kent Haruf, è un grande complimento che
probabilmente non mi merito. </span></span><span style="color: #454545; font-family: "arial" , serif;">Per
quanto riguarda la tua interpretazione, trovo che sia del tutto
legittima anche se non era quello che avevo in mente io scrivendo il
romanzo. Mi sto rendendo conto che questo libro si presta moltissimo
a essere decifrato in modo molto diverso a seconda della sensibilità
di chi lo legge. La Madonna del romanzo non è sulla terra per
dare dei messaggi e non appare per aiutare Betty in qualcosa,
quanto per seguirla nelle sue attività di tutti giorni, per
osservare come vivono le ragazze di oggi. È inevitabile che la
presenza di Maria comporti dei cambiamenti molto forti nella vita di
Betty, ma non è Maria a spingerla, in nessun modo. Betty cambia
perché questa esperienza la segna molto e nessuno esce indenne dalle
prove della vita. Come autore l'ho inteso alla stregua di un percorso
personale, un cammino individuale di crescita non spirituale ma molto
terreno. Chiaramente poi il lettore può intenderlo nel modo gli
sembra più consono.</span></div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm;">
<i>A un certo punto
Betty tempesta Maria di domande importanti sull'Universo, la vita
etc. Questa storia nasce anche da un'esigenza di risposta a domande
filosofiche ed esistenziali che la vita quotidiana ci obbliga a
mettere da parte? </i>
</div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #454545;"><span style="font-family: "arial" , serif;">Il
romanzo ha un tono molto leggero, perché praticamente in tutte le
cose che faccio pratico la leggerezza, che per me non corrisponde mai
alla vacuità. Avendo per protagonista la figura di Maria è
inevitabile che vengano toccati temi molto profondi. Maria non ha la
possibilità di rispondere alle domande di Betty e però lei non può
trattenersi dal fargliele. La figura di Betty è quella di ragazza
del tutto ordinaria, tuttavia non è affatto banale. La presenza di
Maria la stimola a riflettere moltissimo ciò che la circonda,
sulla felicità o l'infelicità degli altri e anche su questioni
esistenziali fondamentali. Fa tutto parte di un processo di
maturazione che vive nel corso del libro. Ho scelto una frase
particolare di un loro dialogo da mettere come citazione in quarta di
copertina che dice: <i>“Siamo tutte ragazze qualsiasi, sono
esperienze a renderci speciali”</i>, il che in pratica sintetizza
il percorso di Betty. </span></span>
</div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm;">
<i>Al tempo stesso,
Maria pone invece a Betty domande molto più facili: cos'è Twitter?,
ad esempio. E porta però, in questa immediatezza, lei e il lettore
inevitabilmente a osservare la contemporaneità con occhi diversi,
nuovi. Maria è come se tutto potesse ma nulla sapesse di noi e delle
fatiche che facciamo. Forse una storia come quella di </i>Maria
accanto<i> è utile in un'epoca in cui abbiamo tutto: noi stessi,
internet, connessioni ma ci manca forse quel legame con la
spiritualità che per secoli ha, volente o nolente, determinato
l'andamento della società. Pensi che il tuo romanzo possa essere
letto anche in questa luce (divina)?</i></div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #454545;"><span style="font-family: "arial" , serif;">Maria
in realtà conosce tutto della condizione umana: conosce il dolore,
la sofferenza, la felicità, il travaglio che ogni individuo è
chiamato a vivere. Quello che invece non conosce (perlomeno in questo
romanzo) riguarda gli aspetti effimeri e mutevoli della società,
cioè che musica ascoltano i ragazzi di oggi, come si vestono, che
cosa fanno nel loro tempo libero e quindi è questo il motivo per
cui vuole essere accanto alla Betty e seguirla ovunque. È una Maria
osservatrice, attenta e curiosissima. Le modalità di relazione
attraverso i social network per esempio la disorientano abbastanza e
Betty ha anche una certa difficoltà a spiegargliele, ed è evidente
che mi sono divertito a inserire dei confronti fra di loro su questi
aspetti del tutto contemporanei. </span></span><span style="color: #454545; font-family: "arial" , serif;">Il
rapporto che si instaura fra Maria e Betty ai miei occhi è quello di
un’amicizia pura. Più si avvicina a un rapporto di amicizia
standard, con tanto di silenzi, litigi e riappacificazioni, più
diventa significativo e concreto.</span></div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #454545;"><span style="font-family: "arial" , serif;">Mi
rendo conto che si tratti di un’operazione letteraria azzardata e
per certi persino incredibile: che una ragazza arrivi a trattare una
divinità come se fosse una sua semplice amica. È la vera sfida
(anche per il lettore) contenuta in questo libro. </span></span>
</div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm;">
<i>L'amicizia è un
tema costante nei tuoi romanzi. In questo, poi, sembra essere un
nucleo fondamentale. Luchino, Veronica e Maria stessa sono
protagonisti di un legame con Betty molto saldo e determinante.
Sembra quasi che sia proprio l'amicizia a dettare i passaggi della
trama e gli snodi delle vicende. Cosa ti affascina tanto
dell'amicizia da averla resa così centrale nei tuoi romanzi e in
particolare in </i>Maria accanto<i>?</i></div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #454545;"><span style="font-family: "arial" , serif;">A
dire la verità fino all'uscita di quest’ultimo non mi ero reso
conto di quanto i miei romanzi fossero incentrati sull'amicizia, ma
in verità riconosco a posteriori che forse è il tema portante di
tutto quello che ho scritto. Per certi versi trovo più interessante
da raccontare l'amicizia rispetto all'amore perché è una sfida
maggiore per uno scrittore, nel senso che nelle storie d'amore ci
sono degli eventi fondamentali, molto significativi ed emozionanti:
c'è l'incontro, l'innamoramento, la tensione del desiderio, il
bisogno di conquistare una persona che magari appare irraggiungibile…
Le amicizie invece sono molto più sfumate. Un'amicizia nasce anche
per vicende casuali e fortuite, è fatta di piccole cose, minimi
gesti. Con un amico stai bene anche solo passando una serata a
chiacchierare o anche restando in silenzio e queste sono cose
chiaramente più difficili da raccontare. Forse per questo scelgo
sempre delle storie di amicizie alternative. In “Esperimenti di
felicità provvisoria” avevo raccontato di amicizie che sfociano in
rapporti sentimentali, nel racconto “Al sangue” (che era stato
pubblicato come allegato al <i>Corriere della sera</i>) l’amicizia
fra una donna e uno zombie, nel volumetto “Gatta gatta” quella
fra una donna e una tigre, nella favola “Tu Cher dalle stelle”
del rapporto magico che si crea fra un bambino e la cantante Cher…
Le amicizie assurde sono il mio pane, a quanto pare. </span></span>
</div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #454545;"><span style="font-family: "arial" , serif;">In
“Maria accanto” proseguo questo percorso. Mi affascinava come
scrittore raccontare l'ipotesi che anche un essere divino dovesse in
qualche modo subire quello che è l'andamento di un'amicizia reale e
quindi momenti piacevoli ma anche le difficoltà, gli scontri.
All’inizio della loro relazione Maria è assolutamente consapevole
che non sarà facile e mette in guardia Betty, le dice che per lei
sarà una responsabilità pesante, ma la ragazza non se ne rende
conto.</span></span></div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #454545;"><span style="font-family: "arial" , serif;">E
tutti i rapporti di Betty (con il suo migliore amico Luchino, con
quella che considera una sua sorella, Veronica, col suo ragazzo Diego
e con tutti i componenti della sua compagnia) sono influenzati
pesantemente dalla presenza di Maria. Betty è l’unica a vederla,
ma cambia in maniera così palese che tutti si accorgono che c’è
qualcosa di strano. </span></span>
</div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #454545;"><span style="font-family: "arial" , serif;">Penso
che in qualche modo ci sia qualcosa di più silenzioso ma più epico
nell'amicizia. Per esempio io ho sempre pensato che il mio primo
romanzo, “Generations of love” che racconta della mia prima
esperienza sentimentale e quindi il primo innamoramento, il primo
tradimento e la capacità di superarlo, è basato sulla figura di
Clelia (la mia migliore amica) e non quella di Sergio (il ragazzo per
il quale avevo perso la testa). Come dico a un certo punto, di
ragazzi ce ne sarebbero stati altri, ma lei sarebbe rimasta la sola.
È su quel tradimento il romanzo, mentre tutti lo leggono come una
storia d’amore gay. </span></span></div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm;">
<a href="https://www.blogger.com/null" name="_GoBack"></a>
<span style="color: #454545;"><span style="font-family: "arial" , serif;">Aiuto,
questa intervista sta diventando una seduta di analisi psicanalitica!
Temo che adesso mi manderai una parcella salatissima.</span></span></div>
<br />
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
noemihttp://www.blogger.com/profile/00302409229536695180noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5170934046721548050.post-69073746974152589692017-07-06T23:10:00.002+02:002017-07-06T23:19:56.068+02:00Il libro del mese - Memoria di ragazza<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivwwqYqBpBnDqPlqjay8TtZryKcb45mgDMekDR-nW9tkNH4bc2CCCw_wxAQfuai_F3nQ5t7N7oBAYhAiuABVxyxPL4zmkAEDKWLrzvptjqAqJCIoAjsBbM_JFW4wo4e37KOGG7aoTA9Nj6/s1600/ernaux.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="601" data-original-width="960" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivwwqYqBpBnDqPlqjay8TtZryKcb45mgDMekDR-nW9tkNH4bc2CCCw_wxAQfuai_F3nQ5t7N7oBAYhAiuABVxyxPL4zmkAEDKWLrzvptjqAqJCIoAjsBbM_JFW4wo4e37KOGG7aoTA9Nj6/s640/ernaux.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><a href="https://www.lormaeditore.it/libro/9788899793067">Annie Ernaux,<i> Memoria di ragazza</i>, L'orma editore</a></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Bando alle tazze, la vera (e giusta) moda del momento - nella piccola nicchia del mondo editoriale - sembrerebbe consistere in un tema tanto semplice quanto complesso: le ragazze. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Dalle ragazze di Emma Cline a quelle di Concita De Gregorio, negli ultimi tempi si sono susseguiti libri che sviscerano questo argomento da molti punti di vista e tutti molto ricchi. C'è da dire che le ragazze, nei titoli e nei libri, sono da sempre un nucleo molto importante. Come dimenticare le <a href="http://www.sartoriautopia.it/shop/poesie-damore-per-ragazze-kamikaze/">ragazze kamikaze</a> di Francesca Genti? Che nel 2009 ha anticipato due elementi che oggi (per fortuna) affollano gli scaffali delle librerie (per lo meno più che nel recente passato) ovvero le poesie d'amore e, appunto, le ragazze. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Chiusa questa parentesi sulle presunte mode letterarie, ecco il libro che più mi ha colpita negli ultimi giorni. L'ho comprato alla libreria <i><a href="http://www.lunastorta.eu/wordpress/">Luna's Torta</a> </i>(dove domani sera parteciperò a uno Speakers Corner leggendo dei miei piccoli racconti: se siete a Torino, passate a farmi coraggio!) e in pochi giorni l'ho finito. Di solito leggo molto più lentamente e c'è da dire che la scrittura della Ernaux è per me proprio un catalizzatore, una sostanza attivante che mi rende veloce e sveglia.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Questa storia, in particolare, mi ha avvinta più degli altri suoi libri (non ne ha scritti molti a dire il vero). Più del suo <i>Gli anni</i>, ad esempio, <i>Memoria di ragazza</i> ha rappresentato una svolta nel mio personale sentire come lettrice della Ernaux. Se, infatti, <i>Gli </i>a<i>nni </i>risulta universale, totalizzante, <i>Memoria di ragazza </i>è piuttosto una storia minima, osservata al microscopio. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Tutti i giochi di questa narrazione, infatti, e, si lascia intendere, di molta parte della vita interiore dell'autrice, si giocano in un unico anno, il 1958. Anno attorno al quale ruotano, appunto, le memorie di Annie che è voce narrante e demiurga di ogni cosa. Tutti gli anni di una vita, dunque, versus un unico anno decisivo. Un annus horribilis, a essere precisi, peculiare, rivelatore. Un anno che avrebbe potuto vivere solo una persona, tanto appaiono dettagliate le sue esperienze e le sue elucubrazioni ma che, e in questo tutte le narrazioni della Ernaux invece convergono, tutti si possono ritrovare. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Cosa succede? Succede che la diciassettenne Annie nell'estate del 1958 trova un lavoretto come apprendista educatrice per bambini presso una colonia estiva. Qui, vive i suoi primi effettivi incontri con il mondo maschile e la cosa accade secondo una modalità fredda eppure incendiaria e molto complessa. Le cose con H., il primo uomo della sua vita e capo educatore ventiduenne, vanno storte per ragioni ingarbugliate che tanto hanno a che fare con la superficialità di lui quanto con l'ingenuità di Annie. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Mentre dunque scopre la forza e la disperazione che possono dare, a quell'età, i sentimenti e il desiderio, si muovono però anche altri meccanismi attorno a lei. Si crea un branco di ragazzi poco più grandi dei bambini cui dovrebbero fare da educatori ed emergono alcune classiche dinamiche di questo tipo di ambienti (compresi gli esempi virtuosi che però Annie non riesce a emulare, troppo presa dai propri inconsapevoli impulsi). E in questo contesto, lei non sa crearsi un ruolo positivo e rispettato, diventando di fatto lo zimbello del gruppo fino ad arrivare a una forma che oggi si potrebbe collocare tra il bullismo e il mobbing e rendersi addirittura indesiderabile dalla direzione della colonia che sceglie di non accoglierla più per lavorare l'anno successivo. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Le prese in giro, dunque, diventano pian piano giudizi, la goliardia si trasforma in scherno e queste cose la portano all'isolamento, al senso di solitudine che però agisce all'interno della compagnia, come se non riuscisse a staccarsene, a prendere le distanze e ripararsi, in una parola a proteggersi. Ma sarà ancora un altro senso a cambiare le prospettive di Annie qualche tempo dopo: quello della vergogna. Sperimentata prima in modo astratto, attraverso lo studio della filosofia e della sua amata Simone De Beauvoir, che la risveglia e riempie di concetti nuovi un vuoto esistenziale profondo e poi attraverso il corpo. Annie, infatti, comincia a soffrire di disturbi alimentari e a vivere sulla propria pelle tutti i conflitti che la abitano forse da sempre, aggravati dalla rilettura in prospettiva di quel terribile 1958.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Succedono, infine, molte altre cose che vanno a comporre queste memorie e si arriva fino al presente, ma non voglio togliervi il gusto di leggere. Di mio posso dire che questo lavoro di introspezione sottile, eppure resa con un linguaggio tanto pulito, può davvero cementare la fiducia nel valore della scrittura, nel suo senso autentico.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>A che scopo scrivere, d'altronde, se non per disseppellire cose, magari anche una soltanto, irriducibile a ogni sorta di spiegazione - psicologica, sociologica o quant'altro - , una cosa che sia il risultato del racconto stesso e non di un'idea precostituita o di una dimostrazione, una cosa che provenga dal dispiegamento delle increspature della narrazione, che possa aiutare a comprendere - a sopportare - ciò che accade e ciò che facciamo. </i></div>
noemihttp://www.blogger.com/profile/00302409229536695180noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5170934046721548050.post-91898280105309384542017-06-30T09:45:00.002+02:002017-06-30T09:45:44.844+02:00Eventi estivi libreschi imperdibili in Italia. <table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJkXijoez-8dR_OTrqLx05pTOOJWmcbig5ZhOtJPGzt9SK8ywjanRLD-fpebhJCiJ4Ukh68ml1epMRlRrxKZEEoMgpx-9U5kSdd01Da2w9re5WrP9I_pdH-pPnIu4aY-acyK9EeTbt2WO1/s1600/estate.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="372" data-original-width="560" height="424" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJkXijoez-8dR_OTrqLx05pTOOJWmcbig5ZhOtJPGzt9SK8ywjanRLD-fpebhJCiJ4Ukh68ml1epMRlRrxKZEEoMgpx-9U5kSdd01Da2w9re5WrP9I_pdH-pPnIu4aY-acyK9EeTbt2WO1/s640/estate.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Immagine presa da <a href="http://catania.liveuniversity.it/2014/07/22/studiare-destate-come-organizzare-le-giornate-senza-rinunciare-a-sole-mare-e-amici/">qui</a>. </td></tr>
</tbody></table>
<br />
<div style="text-align: justify;">
[Alert. Questo post lo avevo programmato da un po', mentre quello precedente è stato estemporaneo e pubblicato più d'istinto, per cui non vorrei sembrarvi troppo singhiozzante nella pubblicazione dei miei post]. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ma per arrivare al dunque, vorrei segnalare, un po' come ho fatto il mese scorso per i concorsi e premi letterari per esordienti e non, tre eventi estivi letterari. Secondo me, partecipare a eventi letterari è una bellissima idea. Non va bene, sempre a mio parere, ubriacarsene, nel senso che, seppure con formule diverse, i festival hanno molto in comune e l'"ubriacatura" di persone, paesaggi, idee e confronti è giusto farla ma a piccole dosi. L'ideale è allora forse partecipare a un evento importante all'anno (se si può), scegliendolo tra la marea di possibilità esistenti. Importante non vuol dire necessariamente "grande" perché esistono piccoli festival magari in città meno esposte e in provincia che sono meravigliosi. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Segnalo qui tre eventi con un criterio: ci vorrei partecipare io per prima (o ritornare). La scelta però è davvero vasta per cui spero che ognuno possa trovare il suo festival estivo ideale e andarci con fiducia e soprattutto divertirsi. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
- <a href="http://www.leconversazioni.it/">LE CONVERSAZIONI</a> - Comincia oggi a Capri l'edizione 2017 di un evento al quale ogni anno sogno di partecipare e non riesco mai. Ideato da Antonio Monda e Davide Azzolini, questo festival conta parecchi ospiti internazionali - in particolare statunitensi - di grande valore. Il focus dell'evento è la conversazione su un tema che, questa volta, è <i>Bugie/Lies. </i>Il bello delle <i>Conversazioni </i>è che la formula è un po' più elaborata e pensata di qualsiasi altro festival perché i dialoghi vanno in profondità sui temi per cui ci troviamo al limite tra l'evento estivo e il convegno internazionale dove però si respira l'aria estiva di Capri: immaginate qualcosa di meglio per i prossimi giorni di sole?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
- <a href="http://www.libropossibile.com/festival/programma.html">IL LIBRO POSSIBILE</a> - Questo è uno dei festival letterari più belli d'Italia. Ci sono stata qualche anno fa e non lo posso dimenticare. Questa è la XVI edizione. Lo scenario è molto suggestivo: Polignano a mare in provincia di Bari. Una delle cittadine più incantevoli che io abbia mai visto. Fino all'8 luglio ci saranno incontri e serate con autori interessanti.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
- <a href="https://www.isoladellestorie.it/">L'ISOLA DELLE STORIE (Festival letterario della Sardegna)</a> - Giunto alla XIV edizione, questo festival legato a Gavoi e ha un fascino unico. Ne sento sempre parlare, lo vedo descritto sui giornali e social network. Vi consiglio di sbirciare il programma e scoprire qualche appuntamento adatto a voi. La grafica è molto curata e ci sono anche alcune mostre d'arte da visitare in contemporanea.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Se avete qualche spunto sarei felice di scoprire altri festival e spero che qualcuno di voi potrà partecipare a questi tre fantastici appuntamenti estivi e letterari. </div>
<br />
<br />noemihttp://www.blogger.com/profile/00302409229536695180noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5170934046721548050.post-87732570685094806652017-06-28T10:50:00.002+02:002017-06-28T16:14:34.578+02:00Libri e tazze. <div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
In questi giorni di caldo, come spesso accade in estate, in mancanza di argomenti più importanti, si sono diffuse piccole "polemiche" su twitter. Di base, per nulla interessanti, queste polemiche però un po' mi riguardano perché mi sento toccata sul vivo. </div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Il tema è: le foto di libri con le tazze e /o le colazioni. Tutto è partito da un tweet di @Einaudieditore che sostiene siano ormai un po' noiose queste foto di libri con le colazioni. Ma più che altro, il tweet pone questo dubbio: sono le colazioni a far da "supporto" al libro o viceversa? </div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Moltissime persone sono insorte e hanno cominciato a rispondere. Chi piccate chi invece d'accordo con lui. E addirittura si è diffuso un hashtag, proposto da una blogger che stimo, <span class="username u-dir" dir="ltr" style="background-color: white; direction: ltr; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; font-weight: bold; outline: 0px; unicode-bidi: embed;"><a class="ProfileHeaderCard-screennameLink u-linkComplex js-nav" href="https://twitter.com/DianaDi87" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; font-weight: bold; outline: 0px; text-decoration-line: none !important;"><span style="font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; font-weight: bold; outline: 0px;">@</span><span class="u-linkComplex-target" style="font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; font-weight: normal; outline: 0px;">DianaDi87</span></a>. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span class="username u-dir" dir="ltr" style="background: rgb(230 , 236 , 240); color: #657786; direction: ltr; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; font-weight: bold; outline: 0px; unicode-bidi: embed;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">L'hashtag è #LibriAColazione e propone di postare oggi le proprie foto di libri a colazione appunto. La polemica riguarda una annosa questione: le copie in omaggio, il farsi notare da parte dei "blogger" per ottenere copie in omaggio, chi riceve copie in omaggio e chi no. Etc. </span></span><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px;">Quanto a me, ho scritto un tweet in cui dico che da tempo fotografo libri con tazze e non immaginavo questa "deriva". </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px;">Parallelamente a questa querelle, mi è anche successa una cosa curiosa. Da qualche anno, ho diminuito il mio intervenire su twitter perché mi stava un po' annoiando e per proteggermi da vaghe forme di leonismo da tastiera. Ma l</span><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px;">'altro giorno ho deciso di scrivere un tweet in cui domandavo a @laeffetv perché nel loro programma televisivo sui libri - #UnLibroPerDue dove persone più o meno famose del web si scontrano su un libro, seduti sul divano di un caffè - il perno fosse il litigio.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">Questo perché io personalmente patisco i litigi e quelli televisivi oltretutto mi stroncano i timpani. Credo che si possa stare insieme e parlare dei temi senza arrivare allo scontro, al "con me o contro di me", ma evidentemente non sono in molti a pensarlo.</span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">Loro tuttavia mi rispondono che il perno è il dibattito (Nanni Moretti docet) e non il litigio. Ok, io rispondo che "mi vanto" (il tono è ironico) di aver creato il primo blog letterario italiano con tazze e libri e che perciò abbiamo qualcosa in comune (loro mi invitano a seguirli ancora). Posto che non amo la TV specialmente da quando ho partecipato a un programma di Frizzi in cui hanno tagliato le parti più importanti del mio intervento facendomi risultare una persona diversa da quella che sono, sicuramente loro invece li seguirò perché comunque l'idea dei libri in TV è bella e mi piace.</span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">Per arrivare al dunque, nel mezzo della mia conversazione con loro, si inserisce Letizia Sechi in questo modo:</span></span></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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</div>
<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it">
<div dir="ltr" lang="it">
<a href="https://twitter.com/tazzinadi">@tazzinadi</a> il perno non è il litigio, ma il dibattito, il punto di vista, a volte diverso, altre simile o complementare :) Seguici ancora!</div>
— laeffe (@laeffetv) <a href="https://twitter.com/laeffetv/status/879371790446993409">26 giugno 2017</a></blockquote>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<script async="" charset="utf-8" src="//platform.twitter.com/widgets.js"></script></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it">
<div dir="ltr" lang="it">
Temo che <a href="https://twitter.com/gg">@gg</a> potrebbe dire qualcosa su questo "primato" (e persino lui parla al plurale...) <a href="https://t.co/BNnFd2guiF">https://t.co/BNnFd2guiF</a> 😆</div>
— Letizia Sechi (@letiziasechi) <a href="https://twitter.com/letiziasechi/status/879377569228967937">26 giugno 2017</a></blockquote>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<script async="" charset="utf-8" src="//platform.twitter.com/widgets.js"></script></div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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Letizia Sechi non è un troll ma una persona che lavora in Rizzoli e dunque una stimata addetta ai lavori editoriali. Le ho risposto che ero ironica e che se vogliamo l'accostamento libri e caffè lo hanno inventato i fratelli Verri e Cesare Beccaria nel 1764, come si evince <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Il_Caff%C3%A8_(Verri)">qui</a>. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Questi episodi, cioè la polemica sui libri a colazione e l'intervento di Letizia mi hanno fatto riflettere molto su alcuni punti. Uno è l'approccio degli editori verso gli utenti del web, blogger, instagrammer etc. Che secondo me è nevrotico. </div>
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<br /></div>
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Parlo in generale, ovviamente, ma affermo che se da un lato c'è una sana curiosità e stima per le idee originali nonché una possibile apertura nel collaborare alla promozione dei libri, dall'altro si nota una sorta di svalutazione intrinseca quasi come se la categoria "blogger" (da qui in poi per intendere tutti i fruitori del web che non lavorano stabilmente presso un editore) fosse una classe sociale inferiore e aliena. Ci vorrebbe un sociologo o un antropologo o un economista o tutti e tre per sciogliere questo nodo, ma mi pare che a occhio e croce sia un po' così. </div>
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<br /></div>
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A me è capitato spesso, ad esempio, di veder buttare il bambino con l'acqua sporca. Nel mondo editoriale, credo che nessuno sappia che io (si parla tanto di me su questo blog, perdonate l'autoreferenzialità) sia laureata a pieni voti in letteratura americana, abbia vinto una borsa per merito (sic) per un master in progettazione editoriale, abbia pubblicato racconti su riviste come Nuovi Argomenti, abbia scritto un romanzo etc. </div>
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<br /></div>
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Di me si sa però che sono una delle tante "blogger di tazze". </div>
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<br /></div>
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L'altro punto è il mio "primato" temporale. L'istanza, cioè, che ha turbato Letizia Sechi tanto da spingerla a intervenire a gamba tesa nella conversazione che stavo avendo su twitter con un'altra persona. </div>
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<br /></div>
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Quando mi sono resa conto, infatti, che le foto di libri con tazze abbinate a uno stile di scrittura (quando c'è, perché molti "blogger" non scrivono ma scattano solo fotografie) si stavano diffondendo a macchia di caffè sul web, ho deciso di segnalare il più possibile il fatto che l'idea originaria fosse mia. Beninteso, non l'idea del caffè associato alla letteratura (!) bensì la formula specifica e inconfondibile delle fotografie che, vi piaccia o no, ho cominciato a scattare io sul web. </div>
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<br /></div>
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Insomma, ho fatto come le aziende che mettono sull'insegna la data della loro nascita: come <b>Vergnano 1882. </b></div>
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<b><br /></b></div>
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Perché si fa così? Perché qualsiasi persona decida di creare un "Vergnano" (o Pergnano o Mergano o Vergnano - a - colazione) dopo il 1882 è chiaro che ha copiato, mutuato, ripreso, rivisitato, ampliato e forse anche migliorato, per carità, l'idea inventata da Vergnano, appunto nel 1882. Bon. Semplice, no?</div>
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<br /></div>
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Sembra che invece questa normale prassi - per gli addetti ai lavori in editoria - sia considerata un gesto da mitomani o una vanteria egoriferita. </div>
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<br /></div>
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In realtà, qualcuno che si ricorda del fatto che sono stata io per lo più a importare questa abitudine sul web c'è eccome e ringrazio queste persone (ad esempio Francesca Rodella che ha raccontato la mia case history in un convegno all'Università Cattolica di Milano). Per capirci, comunque, questa non è spocchia, antipatia o arroganza o chissà che: la mia è una normalissima specificazione di un fatto. </div>
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<br /></div>
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Dopodiché, per quanto mi riguarda, tutto il mondo può e deve (ci mancherebbe altro) fotografare libri e caffè come più lo aggrada, questo non sarebbe neanche da dire. </div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Comunque, per farvi una cronistoria di ciò che ho appena argomentato, vi lascio i link del mio percorso per sommi capi. Tutto l'archivio comunque si trova qui in basso a destra.</div>
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<br /></div>
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Una delle spinte più nascoste eppure importanti a chiamare questo blog proprio "Tazzina-di-caffè", che prima aveva un altro nome, nasce da <a href="http://eccomimi.blogspot.it/2009/02/sei-una-tazzina-di-porcellana.html">qui</a>. Siamo al 16 febbraio 2009. </div>
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<br /></div>
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Nel gennaio 2010 questo blog prende definitivamente il nome che ha adesso. </div>
<br />
Questa è la<b> <a href="http://eccomimi.blogspot.it/2010/02/tazze-pazze-crazy-cups.html">prima foto di una tazza</a></b> su questo blog: mi divertivo a impartire improbabili "lezioni di economia domestica" in tono ironico. Per inciso, scrivevo anche <a href="https://www.blogger.com/dialoghetti%20http://eccomimi.blogspot.it/2010/04/dialoghetti.html">dialoghetti</a> e <a href="http://raccontini./">raccontini.</a><br />
<br />
In principio furono <b>le descrizioni di colazioni</b>: nel 2010 <u>descrivevo a parole</u> la tazzina che accompagnava la lettura del libro di cui facevo la recensione, <a href="http://eccomimi.blogspot.it/2010/05/letture-domenicalitazzinadicaffe_30.html">qui</a> un esempio di colazione in cui parlo di una torta alle fragole.<br />
<br />
Infine, ho cominciato a fare la foto del libro e della tazzina, <a href="http://eccomimi.blogspot.it/2010/10/"><b>questa è la prima</b></a> ed è atrocemente brutta, ma tant'è.<br />
<br />
Le foto, per me, erano il pretesto per raccontare di libri in modo empatico. Benché, come laureata in Lettere, avessi alcuni strumenti della critica, non mi sono mai posta come tale perché la mia ambizione, dichiarata e autentica, era di fare la scrittrice (al di là dei risultati, sia chiaro).<br />
<br />
Da quel momento in poi, editori, lettori, amici e sconosciuti hanno cominciato a interessarsi a questo blog: molti dicevano di essere attirati dalle foto, benché brutte o forse proprio per questo, che evocavano il profumo del caffè (e della carta) perché questa cosa, prima, volente o nolente, non esisteva.<br />
<br />
Badate che non voglio ottenere nulla più che il riconoscimento di un dato di realtà. E sono felice che altri abbiano utilizzato le formule da me proposte (sia fotografiche che di approccio alla scrittura e al bookblogging) e in moltissimi casi le abbiano rese interessantissime e belle.<br />
<br />
E ora, in ordine sparso, ecco le testimonianze fotografiche di ciò che vi ho appena scritto.<br />
<br />
[Una conclusione: non ho idea di cosa accadrà in futuro a proposito del bookblogging personale e del rapporto con le case editrici. Non so che tipo di foto o forme di divulgazione prenderà piede. Quel che posso dirvi è quello che ho fatto io e vi sono grata perché molte persone mi hanno accompagnata in questa avventura che spero sia ancora lunga e piena di cose belle].<br />
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<br /></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhN77QumDEo3sq28WhIV5XEElWJ0aZRB1upeH7E81SE3aO14WRtF6qYSwFlM3b-G2rLq7yBfR7f0ycrDNsFgRvRCxVOwcUqdxwoVgjp2StsB9ikAF7qxizEj2yeqFbk7ce5iY8dftEGhQFt/s1600/unboxing.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhN77QumDEo3sq28WhIV5XEElWJ0aZRB1upeH7E81SE3aO14WRtF6qYSwFlM3b-G2rLq7yBfR7f0ycrDNsFgRvRCxVOwcUqdxwoVgjp2StsB9ikAF7qxizEj2yeqFbk7ce5iY8dftEGhQFt/s640/unboxing.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Non solo libri: ecco un "unboxing" ante litteram, con piantina. </td></tr>
</tbody></table>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3ymJtWhLIoKhnmjzvIxlDa1Gqa-jaYkHGqqBRSJnCcxRf_Lviy91OtVz6o3l8D6eMrD4XHyteQXYrNdbv9-ZMaT2dwemCsiOEZHfnFUXK5l7TnrAgpYyLQtjfo1O6Xf2IZc6mW73kLGgR/s1600/piantine.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3ymJtWhLIoKhnmjzvIxlDa1Gqa-jaYkHGqqBRSJnCcxRf_Lviy91OtVz6o3l8D6eMrD4XHyteQXYrNdbv9-ZMaT2dwemCsiOEZHfnFUXK5l7TnrAgpYyLQtjfo1O6Xf2IZc6mW73kLGgR/s640/piantine.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVhxsFq6DJUnmhajc7Mv0CpoYlXjI3-cKFfvCl1ceKAZr_sT2mHCqxwxJFbGawGjtr5JbVldcvFsUW6r7BxTBN_qF-aH8VKVIzTQWP05YnZeHU6ecGLQIPZdL3oZl7UaTk974omPYz1CgW/s1600/piedi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVhxsFq6DJUnmhajc7Mv0CpoYlXjI3-cKFfvCl1ceKAZr_sT2mHCqxwxJFbGawGjtr5JbVldcvFsUW6r7BxTBN_qF-aH8VKVIzTQWP05YnZeHU6ecGLQIPZdL3oZl7UaTk974omPYz1CgW/s640/piedi.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Correva l'anno 2013. Tazzine e piedi. Qui ero nella sede di <a href="http://hub09.it/blog/">Hub09</a> proprio per un' intervista a proposito di questo blog. </td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_SFnDA2F-JI343uJ7TZcmRpjRF-T8nzHEVash3tsSjsWFp8uFAoduyylCtg1ifKmMX9B_tjXFwe2K1pXN9yOrQSaT-6SdBNLPlsHxQBUsYQoYru_DJOCZKUJ7b5DMUCGt5E1E9ckUZunG/s1600/hotel.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_SFnDA2F-JI343uJ7TZcmRpjRF-T8nzHEVash3tsSjsWFp8uFAoduyylCtg1ifKmMX9B_tjXFwe2K1pXN9yOrQSaT-6SdBNLPlsHxQBUsYQoYru_DJOCZKUJ7b5DMUCGt5E1E9ckUZunG/s640/hotel.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Caffè e marmellate in un hotel. </td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipSA1l_4eR8Jedk69Lg5r0DtyxKJ-Wh1xCpfEsJ9kt1MfXWVOkvIX0K6xC_vJ7gojTjtauibVMuHK-vtu-JqTbQzaxWNxIBDT0yvbDKVp1ANOTa5nYF-whzgCeItsUeWfEPvnt1GRy_jvF/s1600/starbucks.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipSA1l_4eR8Jedk69Lg5r0DtyxKJ-Wh1xCpfEsJ9kt1MfXWVOkvIX0K6xC_vJ7gojTjtauibVMuHK-vtu-JqTbQzaxWNxIBDT0yvbDKVp1ANOTa5nYF-whzgCeItsUeWfEPvnt1GRy_jvF/s640/starbucks.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">In stile starbucks.</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1rTs-GGl966aCpe3i59OE4QCMcOecaeoQBgVUATG00RYUHbjmlsLdfYEBcQFsBhczLpdlYd7z241Lp4sMt70eGL_eYY24WZsJGm6VXgky1i8HBX8JMeGDkanSZTjRwMr4U3BH58sXU9F4/s1600/t%25C3%25A8.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1rTs-GGl966aCpe3i59OE4QCMcOecaeoQBgVUATG00RYUHbjmlsLdfYEBcQFsBhczLpdlYd7z241Lp4sMt70eGL_eYY24WZsJGm6VXgky1i8HBX8JMeGDkanSZTjRwMr4U3BH58sXU9F4/s640/t%25C3%25A8.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Sempre 2013, la variante con il tè. </td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg17hvtmT_msjqivRwZmuqIMPpmk7oVqSwiUPgxAkX41S-kg0Ghi5xAn6uTrKhrhs3CDrdkTdm8dpEbzzAd_7_IQiNDUtQs9UtUij2R9o5-9_YcRGpytBiexhR2nM5Gd2WTMsrANGYVJM6D/s1600/effetti.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg17hvtmT_msjqivRwZmuqIMPpmk7oVqSwiUPgxAkX41S-kg0Ghi5xAn6uTrKhrhs3CDrdkTdm8dpEbzzAd_7_IQiNDUtQs9UtUij2R9o5-9_YcRGpytBiexhR2nM5Gd2WTMsrANGYVJM6D/s640/effetti.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Potevano mancare gli effettoni? </td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIsezW8hFbU5VsDLQuDsySy7T_8poJmgkrmJ2YiIRZLICsu2chD1dyUEi8mRmH6smw89SypzRx8T20Fw2rZNhqFcR0EbG1eIZMSjDVBw8mB_z9ghWF-syyxSnjb14-b8vymSRy-rl1Fy6O/s1600/beatles.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="708" data-original-width="550" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIsezW8hFbU5VsDLQuDsySy7T_8poJmgkrmJ2YiIRZLICsu2chD1dyUEi8mRmH6smw89SypzRx8T20Fw2rZNhqFcR0EbG1eIZMSjDVBw8mB_z9ghWF-syyxSnjb14-b8vymSRy-rl1Fy6O/s640/beatles.jpg" width="496" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Sì, ho avuto testimonial importanti. </td></tr>
</tbody></table>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2GDo5ddvtw5ucx7O7gRV3CDAxKD4est8GVIubo4W2fnfoQWWNHVNhRz3tK1gFfir0TPrJa9I0d_PE_cMqJ5RqZ4-4cnPhKc5UaYSapUWPGHznpjjnrEulUVaTY6Duj6ofxuM90U8ZGRWx/s1600/cioccolato.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2GDo5ddvtw5ucx7O7gRV3CDAxKD4est8GVIubo4W2fnfoQWWNHVNhRz3tK1gFfir0TPrJa9I0d_PE_cMqJ5RqZ4-4cnPhKc5UaYSapUWPGHznpjjnrEulUVaTY6Duj6ofxuM90U8ZGRWx/s640/cioccolato.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Qui siamo nel 2011... cioccolato rosa ne abbiamo?<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3S6NfEu_ncgmacYjkeWAq5_c_uGVV5ua5nCXvkGyxpqpZ3oI7QC0OjUpQvRHqZch2eepazTvbnt8j9a3O6ivhwwadKNjxYkbdEyi8GHcTr2tbUF3M54Dn0gKGXlDJbE_d1v99teKUaXMw/s1600/ebook.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="540" data-original-width="720" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3S6NfEu_ncgmacYjkeWAq5_c_uGVV5ua5nCXvkGyxpqpZ3oI7QC0OjUpQvRHqZch2eepazTvbnt8j9a3O6ivhwwadKNjxYkbdEyi8GHcTr2tbUF3M54Dn0gKGXlDJbE_d1v99teKUaXMw/s640/ebook.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixU2M8gjUXEqUGhBcz86QMCEhHTpJHAmkFmo0zF6I-U0Ir6nMCtHvY0H7PARZ8SMRbqSOOdVe-CRiNdK6fwcaw7UVn6bceWgMjMUyDAaXYgXkd8_aBD-Te442ngsuP_Npc0LwJd0qSaRZk/s1600/ilcaff%25C3%25A8.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="540" data-original-width="720" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixU2M8gjUXEqUGhBcz86QMCEhHTpJHAmkFmo0zF6I-U0Ir6nMCtHvY0H7PARZ8SMRbqSOOdVe-CRiNdK6fwcaw7UVn6bceWgMjMUyDAaXYgXkd8_aBD-Te442ngsuP_Npc0LwJd0qSaRZk/s640/ilcaff%25C3%25A8.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBVBLYQYcTXd1Pw40XQ4UQ0sDLNJP6WFPnqYd4_nBfzJPeOavXXCijGPQ58eXWWUlVrRmnHyAJNREuPmHXebZEazDAo3FzjnYhPIphFqwkazD6vZyQU6vDxl5Slj7r-oOZxvRYiF57WfdV/s1600/mecornice.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="613" data-original-width="414" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBVBLYQYcTXd1Pw40XQ4UQ0sDLNJP6WFPnqYd4_nBfzJPeOavXXCijGPQ58eXWWUlVrRmnHyAJNREuPmHXebZEazDAo3FzjnYhPIphFqwkazD6vZyQU6vDxl5Slj7r-oOZxvRYiF57WfdV/s640/mecornice.jpg" width="432" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlg410bOVXXtOfUwtl__URQN5y5jw7kI-YBFgIERrW9T4D7git2t9kabxxHvoCYDRFcAjVjetUdWp383JlS1Y0OcAqzZPPld4pFcyIZhNCKN7Ktv2UheYzrqF1pqQ3Gcaz_pYkybF6KQBp/s1600/rosa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="540" data-original-width="720" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlg410bOVXXtOfUwtl__URQN5y5jw7kI-YBFgIERrW9T4D7git2t9kabxxHvoCYDRFcAjVjetUdWp383JlS1Y0OcAqzZPPld4pFcyIZhNCKN7Ktv2UheYzrqF1pqQ3Gcaz_pYkybF6KQBp/s640/rosa.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgX6xqoMG33lTG2CiK6hlIUmpC_J-QZIRZNGwmJ2hJXw1-SupEVI_gcPnhSAlzsIeTmz3uMvaigUFabmKDzY7ksxlsh1f-GkKcV_CniSz7j6IZbbq5X_3pg4R8RmBggkk-WKuVsQPK2aILe/s1600/matite.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgX6xqoMG33lTG2CiK6hlIUmpC_J-QZIRZNGwmJ2hJXw1-SupEVI_gcPnhSAlzsIeTmz3uMvaigUFabmKDzY7ksxlsh1f-GkKcV_CniSz7j6IZbbq5X_3pg4R8RmBggkk-WKuVsQPK2aILe/s640/matite.jpg" width="640" /></a></div>
</td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGCoLjlT-r_occvLjC1Wbc006A5D3DausVaJ4ndH-KhN_2kHLJNeO0NKbSTuPRpX2Pgb6pgR8GSdBqF0Cy-LCwV9UNvgiUFteCW3sNcCYsZBVgKt4QWWOt8PpYPjqUlw7PDgIjP_ImehV-/s1600/brand.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="360" data-original-width="640" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGCoLjlT-r_occvLjC1Wbc006A5D3DausVaJ4ndH-KhN_2kHLJNeO0NKbSTuPRpX2Pgb6pgR8GSdBqF0Cy-LCwV9UNvgiUFteCW3sNcCYsZBVgKt4QWWOt8PpYPjqUlw7PDgIjP_ImehV-/s640/brand.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Brandizzata.</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEic8wmyEOBMHmZaIYxC1_l2lswtZ6rZyFoz1znTolAj_P3AVDHvxze6AkF_hP5inUp49uf9b2b4V2GnDnCW08JGZVpHuAxkotorvq0qNfXzSOWigMxnTU5pYjP43usVmbghML0uGD-sScmx/s1600/spiaggia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEic8wmyEOBMHmZaIYxC1_l2lswtZ6rZyFoz1znTolAj_P3AVDHvxze6AkF_hP5inUp49uf9b2b4V2GnDnCW08JGZVpHuAxkotorvq0qNfXzSOWigMxnTU5pYjP43usVmbghML0uGD-sScmx/s640/spiaggia.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Tazzine e mare (2013). </td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtmZfrlNzJTf6qqo3vSFmHjZVnlAw4u6gmNH2ClY3gYjVg9ORk6LsPlPj-UhYmn2-yD8n2NF_0VzwAmZcnFk6eZc4gO1NxXTRvdj8EQWXpsRC5zurGNsJceCNuM-IoHDgS4jiB6uRDFfOm/s1600/albar.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="600" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtmZfrlNzJTf6qqo3vSFmHjZVnlAw4u6gmNH2ClY3gYjVg9ORk6LsPlPj-UhYmn2-yD8n2NF_0VzwAmZcnFk6eZc4gO1NxXTRvdj8EQWXpsRC5zurGNsJceCNuM-IoHDgS4jiB6uRDFfOm/s640/albar.jpg" width="480" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">#LibriAColazione </td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglCQ7PtQ50Sy2_oe-ge0AJirNoqiP9-ouOOzVXTCJuN1UeNxCY6d5flmdeMdZpSy1S-hin1FNp5LcY9iM1B6Xx15TJLmI6ulPXMzQspyCTsC_Fxkji_VcpiwDZvfFQWrYFLWiviL0XB2YE/s1600/elisagrego.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="698" data-original-width="960" height="464" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglCQ7PtQ50Sy2_oe-ge0AJirNoqiP9-ouOOzVXTCJuN1UeNxCY6d5flmdeMdZpSy1S-hin1FNp5LcY9iM1B6Xx15TJLmI6ulPXMzQspyCTsC_Fxkji_VcpiwDZvfFQWrYFLWiviL0XB2YE/s640/elisagrego.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Le persone mi mandavano le foto delle loro tazzine, questa è di Elisa Grego. 2012.</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhESbVsQ71ywY1NZ0Vn4S-bNE0Jd01bvhoA0ysbxsFvDRbMdUP7xErYgR5QDcgv7BdJlDlLFkczWZLIUo27Fy0PASAJhG1PfpIshzr8THrREvyvm8aYKdFpkRKD7IgGJAxctLTHm8SQP88/s1600/composizione.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhESbVsQ71ywY1NZ0Vn4S-bNE0Jd01bvhoA0ysbxsFvDRbMdUP7xErYgR5QDcgv7BdJlDlLFkczWZLIUo27Fy0PASAJhG1PfpIshzr8THrREvyvm8aYKdFpkRKD7IgGJAxctLTHm8SQP88/s640/composizione.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Compsizioni ne abbiamo (2012).</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6e0L1LKyP5_ONjxT85OG124LAF3U0oq85HnX0cKSEgvOskQgWS2yqkfocun8nR4OdSDwYXLOxyNxqYpXN84O4IMvIB5VuY7_ko2n1LetfsDdM5ye4XniK_p1joKCIytHJ-CuVZkwxJKgB/s1600/vergnano1882.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6e0L1LKyP5_ONjxT85OG124LAF3U0oq85HnX0cKSEgvOskQgWS2yqkfocun8nR4OdSDwYXLOxyNxqYpXN84O4IMvIB5VuY7_ko2n1LetfsDdM5ye4XniK_p1joKCIytHJ-CuVZkwxJKgB/s640/vergnano1882.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Vergnano 1882 (questo è un quaderno che mi hanno regalato proprio loro)</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiT9F86gtGH6Z4WgNSoCLNYxQrIdHwKibh94FBFZfsdvkATYrqpc_0CYuenXMcWErA0PlX1t4VJ8oTTAU83-mCoHoJ5YiUDRYSeTxfqWZzDE4Rjcft7OzGVEUUlO8SR_l-6LoaiOxBzh8Tr/s1600/colazionehalloween.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="539" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiT9F86gtGH6Z4WgNSoCLNYxQrIdHwKibh94FBFZfsdvkATYrqpc_0CYuenXMcWErA0PlX1t4VJ8oTTAU83-mCoHoJ5YiUDRYSeTxfqWZzDE4Rjcft7OzGVEUUlO8SR_l-6LoaiOxBzh8Tr/s640/colazionehalloween.jpg" width="358" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Colazione con libro e caffè. 2014.</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAgHInTPUeMJHCSVBAEGF29ft-rBnSqnEOdFEAUlg9V6f3xkrvTl8kAwjr_aKqRbgxhYLBnbHIn2tYmQzOIKUlV6Yw19dXSu_-NP2TaHm_I2zvZ6rUCdAqhpQlf_KzGHcdOaOhQ6zmUC0y/s1600/pose.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAgHInTPUeMJHCSVBAEGF29ft-rBnSqnEOdFEAUlg9V6f3xkrvTl8kAwjr_aKqRbgxhYLBnbHIn2tYmQzOIKUlV6Yw19dXSu_-NP2TaHm_I2zvZ6rUCdAqhpQlf_KzGHcdOaOhQ6zmUC0y/s640/pose.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Facevo queste terribili selfie artistiche lo ammetto. </td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZ-0ffIN8MFv5hDZ3ycgN9b8xBrg1zgFSKLnyIwsngAZTmECogF7GAP1vsbtJdrljX27tn-zucqQKx8p-h3HhsvmJuG3DUjZHtZgWVCqa1Q5vcIzrhXV-axKgreftP5Mvb8WzBdDaork-Q/s1600/conifiori.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZ-0ffIN8MFv5hDZ3ycgN9b8xBrg1zgFSKLnyIwsngAZTmECogF7GAP1vsbtJdrljX27tn-zucqQKx8p-h3HhsvmJuG3DUjZHtZgWVCqa1Q5vcIzrhXV-axKgreftP5Mvb8WzBdDaork-Q/s640/conifiori.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Hanna Arendt. </td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />noemihttp://www.blogger.com/profile/00302409229536695180noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-5170934046721548050.post-46291573150066214012017-06-03T10:55:00.001+02:002017-06-04T12:24:59.232+02:00Gita al Santuario del Valinotto con la Compagnia di San Paolo. <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6HaOUTUWS_XXEFzN3bjqcsTIP5EDF4NmX2yxHWkblnY6l7xuMlu5pfVbLWPvI1kLUQ4aZ5DJvT-y7zplV3ykicYRnLLrkfLzizcvbp7tKEEerO1VfDyzIdi05bCnt-QSJpjeWE4b4p3O1/s1600/Valinottoone.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="726" data-original-width="726" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6HaOUTUWS_XXEFzN3bjqcsTIP5EDF4NmX2yxHWkblnY6l7xuMlu5pfVbLWPvI1kLUQ4aZ5DJvT-y7zplV3ykicYRnLLrkfLzizcvbp7tKEEerO1VfDyzIdi05bCnt-QSJpjeWE4b4p3O1/s640/Valinottoone.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
La settimana scorsa, grazie a un invito della <a href="http://www.compagniadisanpaolo.it/"><b><i>Compagnia di San Paolo</i></b></a>, ho avuto la possibilità di partecipare a alla conferenza stampa di presentazione e celebrazione dei lavori di restauro svolti e visitare il <i style="font-weight: bold;"><a href="http://www.compagniadisanpaolo.it/ita/Interventi-Principali/Torino/Santuario-del-Valinotto">Santuario del Valinotto</a> </i>- una magnifica cappella campestre costruita negli anni 1738-39. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La realizzazione è stata progettata dall'architetto Bernardo Antonio Vittone su una cappella precedente che era un pilone votivo, di cui resta testimonianza attraverso un affresco del XVI secolo che rappresenta la Madonna del latte.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Gli affreschi invece relativi alla costruzione settecentesca sono attribuiti a Pier Francesco Guala. E proprio questi ultimi sono stati oggetto di un'importante opera di restauro, oggi arrivata a compimento e resa possibile proprio dalla <i>Compagnia di San Paolo. </i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
Sono grata alla <i>Compagnia </i>per le iniziative nelle quali, insieme ad altri colleghi, vengo coinvolta come testimone partecipe. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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Questa gita, in particolare, ha avuto un significato per me. Oltre all'ammirazione per la bellezza degli affreschi e delle architetture del Santuario, ho potuto apprezzare il fatto che questa chiesa sia stata costruita a beneficio dei contadini del posto e che adesso il territorio ha di nuovo il suo luogo di culto nel pieno della sua integrità. </div>
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Siete sul mio blog, dunque vi dico sovente cose di me: sono una ragazza di campagna, nel senso che è dalla campagna canavesana che proviene parte della mia famiglia e dove sono cresciuta (nelle lunghe estati infantili, e pure qualche inverno). Per me la campagna riconnette in modo intenso con i ritmi autentici della natura ed è qui che le persone sono a contatto, bene o male, con il creato, con il mondo, in modo più diretto. Le comunità che, in campagna più che altrove, si stringono intorno alla chiesa locale sono dei mondi ricchissimi per me sia come essere umano che come persona interessata alle storie. Mi viene in mente l'universo di vite che ha creato Kent Haruf nella sua immaginaria Holt. Secondo me, nei nostri territori italiani ci sono vicende altrettanto interessanti ed emozionanti.</div>
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Vi dico anche che questa gita cade in un periodo specifico della mia vita: dieci anni fa a quest'ora un fatto molto difficile ha cambiato la vita della mia famiglia e mia in modi tanto trasformativi quanto dolorosi. Dieci anni fa non avevo le risorse, o non credevo di averle, per far fronte a fatti che, nella mia percezione, erano più grandi di me. Osservavo le vite degli altri su facebook (che esisteva già) e mi sentivo ai margini della felicità, priva di speranze, mentre tutti costruivano e ne davano testimonianza visiva sui social network, io nuotavo affannosamente in acque alte, senza vedere la fine del guado. Se mi avessero detto, allora, che dopo dieci anni avrei avuto le energie anche solo per accudire un gattino, come mi sta succedendo ora, o per fare qualcosa di molto bello o semplicemente una gita come quella di sabato scorso, avrei fatto spallucce, rassegnata. </div>
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Invece, e questo post, l'avrete capito, vuole esulare un po' dalla gita in sé. lancio un messaggio nella bottiglia a chi, proprio in questo momento, si sente come ero io allora. Le risorse le abbiamo tutti davvero. In quel momento piano piano ho fatto fronte alle cose, ho avuto degli aiuti, in particolare un'amica che oggi non c'è più che si chiamava Beniamina, un nome da buoni, e sono sicura che tutti voi avete una Beniamina nella vostra vita, basta saperla vedere, che mi ha aiutata in senso pratico a sbrogliare le faccende burocratiche in cui ero un disastro totale. </div>
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Infine adesso è accaduta questa piccola bella opportunità della gita - che descrivo qui a titolo di esempio tra altri e metafora - e dico a te che leggi e magari sei giovane o pensi di essere meno degli altri che può accadere qualcosa di analogo, più o meno simile, in base alla tua vita, e che sarà il segno che la possibilità di stare bene e di sperimentare sentimenti di felicità esiste per tutti.</div>
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Non dico che sia facile, ma senz'altro si può. Questi blog servono anche a questo. A dire questo genere di parole a chi non pensa di farcela. </div>
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A tutti gli altri, invece, consiglio comunque di salire in macchina e di fare una visita a questo gioiello architettonico e lasciarsi ispirare da un momento di silenzio e meraviglia. </div>
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCggN3f2y0q70xZwfxAHozfY6ym2TYukehrLYwubukCo8d8eyD7hUz1QPTLi4CBQ2PZrMVT4LRUfApgq_bf8oaPz1hWE4fa_xsD5WQnW43Wp6V-X0HDyUv18b-ZXjnWS3P_VZWqUiT7ndy/s1600/Valinottotrhee.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="726" data-original-width="726" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCggN3f2y0q70xZwfxAHozfY6ym2TYukehrLYwubukCo8d8eyD7hUz1QPTLi4CBQ2PZrMVT4LRUfApgq_bf8oaPz1hWE4fa_xsD5WQnW43Wp6V-X0HDyUv18b-ZXjnWS3P_VZWqUiT7ndy/s640/Valinottotrhee.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRZonUmxmidlwdg002hAYgmdhfimK-VEjEXF1kn3E5Tqh_sFcaZnLvWCRJSv2kLGAvypA1hWSLDaEnCTcMSvR_TNsOy87UEIe-Zd_kDIlIETxcB2UJNlVJvQZ5RgbdruWA45Y_uvuy6j5O/s1600/Valinottotwo.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="726" data-original-width="726" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRZonUmxmidlwdg002hAYgmdhfimK-VEjEXF1kn3E5Tqh_sFcaZnLvWCRJSv2kLGAvypA1hWSLDaEnCTcMSvR_TNsOy87UEIe-Zd_kDIlIETxcB2UJNlVJvQZ5RgbdruWA45Y_uvuy6j5O/s640/Valinottotwo.jpg" width="640" /></a><img border="0" data-original-height="726" data-original-width="726" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEsbeHXT5hVYVOn_j2NfZqauOQgBd8tkE1WSqOA1j1fujSCQgraCggnb_YepqVoZvyGrtyPdD1Ndul-zaayL6H0-4tZlP3az_4bwnCJmS7nnOyImwigvNbUWDXKkKtYOceoqDZwbLAonem/s640/Valinottofour.jpg" width="640" /></div>
<br />noemihttp://www.blogger.com/profile/00302409229536695180noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5170934046721548050.post-56323168900051143772017-05-27T09:08:00.000+02:002017-05-27T09:08:01.833+02:00Concorsi e premi letterari (post del cuore).<div class="" style="clear: both; text-align: justify;">
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Il <i>Salone del Libro</i> è ormai un ricordo ma c'è una cosa che mi resta in mente e che mi lavora dentro da un po'. C'è un argomento di cui da tempo volevo dire qualche parola qui. </div>
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Da un po' di anni ricevo tante proposte di diversa natura letteraria. Moltissime delle mail che ricevo contengono manoscritti inediti oppure romanzi da poco usciti per piccoli editori. Gli autori o editori di queste opere mi chiedono di aiutarli o a trovare una casa editrice o a promuovere il loro lavoro. Sono per la maggior parte dei casi persone che non conosco e mi scuso qui pubblicamente se non riesco a rispondere a tutti ma le richieste sono davvero tante e le ore del giorno, come si suol dire, solo ventiquattro.</div>
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Ci tengo tanto a specificare che contestualmente alle aspettative e alla fiducia in me riposte, non sempre posso essere davvero utile o per lo meno corrispondere alle attese così elevate.</div>
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Si dice che se non siamo a posto noi, possiamo fare ben poco per gli altri. Per questo vi dico qui e spero che leggiate, che senz'altro mi potrò spendere e dedicare a voi quando sarò più sicura di potervi davvero aiutare. Al momento, sto lavorando anche io ai miei stessi manoscritti e alla ricerca di un rapporto di fiducia con gli editori. Quando la mia "casa" sarà costruita su ancora più solide fondamenta, voi esordienti o aspiranti autori sarete i primi a essere invitati per un caffè. Per il momento, vi chiedo un po' di pazienza: è davvero la virtù dei forti.</div>
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Però, però c'è un però. Se io personalmente posso fare davvero poco, credetemi, per i vostri manoscritti o romanzi appena pubblicati, almeno in questo esatto momento, una possibilità per voi c'è. Ed è rappresentata dai <b>premi e dai concorsi letterari.</b> Ricevo quotidianamente parecchie segnalazioni anche da questi ultimi e ne conto davvero tantissimi. La gran parte, mi sembrano affidabili. E sono convinta che possa fare bene, a un autore esordiente o aspirante tale, partecipare. </div>
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Può far bene perché l'impresa di spedire il vostro lavoro <u>vi obbliga a rileggerlo</u> (cosa che per ansia a volte non si fa o lo si fa male, lo so per esperienza mia). Vi obbliga a <u>rispettare una scadenza</u> (che è una grandissima competenza) e vi aiuta ad <u>esercitare il senso della speranza</u>. Se non vincete, vi aiuta, infine, a esercitare il senso del <u>sapersi rialzare dopo una caduta.</u> E questa ultima è davvero la qualità più grande che deve necessariamente uno scrittore che sia tale.</div>
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Quindi adesso ve ne propongo tre che sono quelli che ritengo più interessanti e affidabili. </div>
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<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: justify;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFcmzXhSGJYNpw7hz0oPtBdAPdQlfICIGttArrn0tgEBjJKSY3TRUvsDIcIKz3ken8mBAaQsj98ztqM4-i3HTa2iXSqFpzwh3ra4W-lAk30I9Yz-fXc01hHxs0TfKrKWSQLeEXZVPM_JYj/s1600/leggi+in+salute.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="196" data-original-width="300" height="261" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFcmzXhSGJYNpw7hz0oPtBdAPdQlfICIGttArrn0tgEBjJKSY3TRUvsDIcIKz3ken8mBAaQsj98ztqM4-i3HTa2iXSqFpzwh3ra4W-lAk30I9Yz-fXc01hHxs0TfKrKWSQLeEXZVPM_JYj/s400/leggi+in+salute.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: justify;"><span style="font-size: small;"><b><u><br />Leggi in Salute - Premio Letterario Angelo Zanibelli</u></b> è un premio che secondo me merita di essere conosciuto soprattutto per i valori che porta avanti. Lo avevo già segnalato nella mia newsletter, <i><a href="https://tinyletter.com/tazzina">Taccuino di Caffè</a></i>, ma ci ritorno su volentieri. Questo concorso è aperto a opere edite e <b>inedite</b> e il premio prevede la pubblicazione per <b>Cairo </b>editore. Il tema è quello della narrazione della malattia: il concorso infatti è promosso dalla ditta <b>Sanofi e</b> si basa sul<b> valore terapeutico della narrazione. </b>La scadenza è il 30 giugno, vi lascio<b> <a href="http://www.sanofi.it/l/it/it/layout.jsp?scat=643A028D-8558-4909-A73A-38AC398A2ED6">qui</a></b> il link al sito. Spero parteciperete in tanti. </span></td></tr>
</tbody></table>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGpFf5peNSfYUInaGiGNmQ0X9jYFDz-8V58RbVKw9-aNCXRqNcmx9BI70EnkJC-jsw4cmFMbgAkAtRRmL8pgGzPdZTT-x9ynQeIlnvg98_rtviOBIc4CbXZlhdbplkAW58oURQqdnt9uXZ/s1600/logobattello.png" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="332" data-original-width="351" height="377" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGpFf5peNSfYUInaGiGNmQ0X9jYFDz-8V58RbVKw9-aNCXRqNcmx9BI70EnkJC-jsw4cmFMbgAkAtRRmL8pgGzPdZTT-x9ynQeIlnvg98_rtviOBIc4CbXZlhdbplkAW58oURQqdnt9uXZ/s400/logobattello.png" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: justify;"><span style="font-size: small;"><br />Questo premio va bene sia per autori che per illustratori e secondo me è una bella opportunità per entrambi. La scadenza anche in questo caso è il 30 giugno e i lavori si riferiscono alla <b>narrativa per bambini e ragazzi </b>che è un ambito che personalmente amo molto. Ecco tutte le info, <a href="http://qui./">qui.</a> </span></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVuBxoGIxD6lAnxPPis7i9imkC00X_MnzVRqjSC7fS51iPPjr735_7wT23Yd0W52ysPeW2DqtiZIW9W2L9XJqH2ulNCUoMVqdcepCYFJwMlgkNQcafoI7-jMdSGkHuUMa4oJvuspFKAtDV/s1600/POP.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="162" data-original-width="600" height="107" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVuBxoGIxD6lAnxPPis7i9imkC00X_MnzVRqjSC7fS51iPPjr735_7wT23Yd0W52ysPeW2DqtiZIW9W2L9XJqH2ulNCUoMVqdcepCYFJwMlgkNQcafoI7-jMdSGkHuUMa4oJvuspFKAtDV/s400/POP.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: justify;"><span style="font-size: small;"><br />Questo premio è promosso dal <i><b>Master in Editoria della Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori. </b></i>Ha un respiro fresco e pop, appunto, e lo segnalo perché credo molto nei master e nelle possibilità che possono aprire. Questo premio è per opere edite e al momento sono già state selezionate: vi lascio <a href="http://www.fondazionemondadori.it/cms/chisiamo/837/premio-opera-prima-edizione-2017">qui</a> il link per tutte le info. </span></td></tr>
</tbody></table>
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<br /></div>
noemihttp://www.blogger.com/profile/00302409229536695180noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5170934046721548050.post-38729286918808029272017-05-22T11:09:00.004+02:002017-05-22T11:09:58.606+02:00Piccolo bilancio a caldo del #SalTo30. <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiU-elptXMaY1v6-E_WKdMfXn7zgy53BZA5txt401beW87Fd_5_4tIAme2twJdKSaOylUe5MxdM8jpCglQGeyUfvDAFKKipP8AsJOqommUGRA32ORbpCMTGFQESrEsYfaXEIOWSSNyBOx_V/s1600/salto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="196" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiU-elptXMaY1v6-E_WKdMfXn7zgy53BZA5txt401beW87Fd_5_4tIAme2twJdKSaOylUe5MxdM8jpCglQGeyUfvDAFKKipP8AsJOqommUGRA32ORbpCMTGFQESrEsYfaXEIOWSSNyBOx_V/s640/salto.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
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Il mio <i>#SalTo30</i> finisce oggi ed è stato complessivamente molto bello. </div>
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Ma ecco il mio bilancio. Ho girato troppo poco tra gli stand, come facevo da ragazzina, fantasticando. Ma è forse anche giusto così, evolversi. E l'evoluzione di questo Salone in generale è stata notevole. Fare un'analisi a caldo non è facile, ma senz'altro sembrerebbe una delle edizioni più partecipate di sempre. Vorrei solo sperare che non sia stata la bieca "competizione" con Milano a far confluire così tante persone al Lingotto. La speranza è che invece siano davvero tutti più interessati a leggere e che tutto sommato la crisi stia passando. La crisi economica e culturale che ha segnato gli ultimi dieci anni. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVslgf_u6T4YMqytKdEcIA814i0fR9JlyzRHc4lkJNP4XjN8SxLeyZFrM4zeD6i-TTYX42MKGlZQmKTw-wJzoBQTaw2VPR38Cxg5Cl1-GA3tb4XNENOpTsGtsfp0kNTbUtKq7ygrHI2MjH/s1600/matteo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVslgf_u6T4YMqytKdEcIA814i0fR9JlyzRHc4lkJNP4XjN8SxLeyZFrM4zeD6i-TTYX42MKGlZQmKTw-wJzoBQTaw2VPR38Cxg5Cl1-GA3tb4XNENOpTsGtsfp0kNTbUtKq7ygrHI2MjH/s640/matteo.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
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Ieri ho avuto un solo appuntamento, con Matteo B. Bianchi, per chiacchierare informalmente del suo <i>Maria accanto</i>, nuovo romanzo pubblicato con Fandango. Conoscevo Matteo da tanti anni come uno dei più attivi promotori della scrittura sul web e non solo. Lui ha creato, ad esempio, <a href="http://www.matteobb.com/tina/"><i>Tina</i></a>, una rivista letteraria pioniera e bellissima. Avrò senz'altro modo di approfondire questo romanzo, ma posso dirvi che è stata una bella occasione di dialogo vero, meno enfatico e ingessato di quello che si può avere durante una presentazione ufficiale. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_MIyveixMtD6h5LnRcYLq4ashJkwm4MOXWBnB9TLFHGeLPgx3WdWisFwzve0yqqsjt0QPxP57cGvb8K_dCC_k30Vvc90pGTGRNzaPAfz8aauC3o5XMleEa6IOFSCdwCDFQ7N055Iijv_Q/s1600/three.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="478" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_MIyveixMtD6h5LnRcYLq4ashJkwm4MOXWBnB9TLFHGeLPgx3WdWisFwzve0yqqsjt0QPxP57cGvb8K_dCC_k30Vvc90pGTGRNzaPAfz8aauC3o5XMleEa6IOFSCdwCDFQ7N055Iijv_Q/s640/three.jpg" width="640" /></a></div>
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<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
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Ogni volta che passavo dalla Sala Romania e vedevo il mio logo, mi coglievano attimi di gioia e soddisfazione. </div>
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Vi ricordo che oggi alle 13.30 in Arena Piemonte si premierà la vincitrice romena del <i>Concorso Lingua Madre,</i> <b style="background-color: white; color: #666666; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; text-align: justify;"><span style="color: #222222;"><span style="font-family: garamond, serif;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Roxana Laz</span></span></span></b><b style="background-color: white; color: #666666; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; text-align: justify;"><span style="color: #222222;"><span style="font-family: "times new roman", serif;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">ă</span></span></span></b><b style="background-color: white; color: #666666; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; text-align: justify;"><span style="color: #222222;"><span style="font-family: garamond, serif;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">r. </span></span></span></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b style="background-color: white; color: #666666; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 15.4px; text-align: justify;"><span style="color: #222222;"><span style="font-family: garamond, serif;"><span style="font-size: 12pt;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><br /></span></span></span></span></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrPhfa3FBDH7mOgaNoMEMDGu9wbfUw6IT14I9onsk8EmgRDI9prQRjZvYwYdjm0733kAmsho35enuC4kaUp8XoZRoQOKoXanDaPBnkejP-SCKsutHripU5vo9cgNLmUYmlMW4OAZQaVJTs/s1600/4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="344" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrPhfa3FBDH7mOgaNoMEMDGu9wbfUw6IT14I9onsk8EmgRDI9prQRjZvYwYdjm0733kAmsho35enuC4kaUp8XoZRoQOKoXanDaPBnkejP-SCKsutHripU5vo9cgNLmUYmlMW4OAZQaVJTs/s640/4.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
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E proprio in questo momento, al <i><b>Superfestival</b></i>, si sta svolgendo il superlancio di presentazione di<i> <b>Borgate dal Vivo</b></i><b><i> 2017</i></b>. Edizione che si prospetta fantastica, accorrete a conoscere i creatori e partecipanti al festival letterario dei borghi più belli d'Italia. </div>
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<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmC9QHVKnpLne2JYbwJLRh3iHxNcMDhA8nxvBGwzsehHFJyIHW9jZ36GK8zygof4IxLkX3x51MISY6-Q7RwnAQxG7GK7PYRGseh0tloDKqBw2JIrWOPYjhhROYrsvz9QaniM2TFT63Mtf-/s1600/bottinosalone.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="444" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmC9QHVKnpLne2JYbwJLRh3iHxNcMDhA8nxvBGwzsehHFJyIHW9jZ36GK8zygof4IxLkX3x51MISY6-Q7RwnAQxG7GK7PYRGseh0tloDKqBw2JIrWOPYjhhROYrsvz9QaniM2TFT63Mtf-/s640/bottinosalone.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Ed ecco il mio piccolo bottino. </td></tr>
</tbody></table>
<br />noemihttp://www.blogger.com/profile/00302409229536695180noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5170934046721548050.post-22746619653244424792017-05-21T11:09:00.002+02:002017-05-21T11:32:51.731+02:00Un #SalTo nel passato, nel presente e nel futuro. <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2sbD8CtNl1WsZUegQSiBjzUNK_ZJRH_Q5aBl_9QMW5UP2RdYkXZxiueTi-Yedi9kfGY9xbhynY_ZkAtVsEOQUw8-7EHuOzye5kQhXc0njiUP_YSk-lhPIvO7oIEDq-jBsNH1eKV-HEC0p/s1600/salto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="196" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2sbD8CtNl1WsZUegQSiBjzUNK_ZJRH_Q5aBl_9QMW5UP2RdYkXZxiueTi-Yedi9kfGY9xbhynY_ZkAtVsEOQUw8-7EHuOzye5kQhXc0njiUP_YSk-lhPIvO7oIEDq-jBsNH1eKV-HEC0p/s640/salto.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Ieri al <i>#SalTo30</i> la mia giornata è iniziata con una lunga e intensa presentazione di <span style="font-family: "times new roman" , serif;"><i>È giusto obbedire alla notte</i> di Matteo Nucci - <a href="http://www.ponteallegrazie.it/">Ponte alle grazie.</a> </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif;">Mi rendo conto dei limiti dei social, e anche di blog dallo spirito "agile" come il mio. Ormai mi è chiaro: questi media non possono esprimere tutte le caratteristiche, le implicazioni, le scoperte umane, morali ed estetiche, né l'emozione più autentica di un'opera d'arte. L'arte, forse precedendoci in una qualche scala di valore, vince su di noi e i nostri piccoli mezzi. In ogni caso, vince sulla descrizione o rendicontazione che affannosamente da qualche anno in tanti proviamo a darle sui cosiddetti "social". Non che non vada fatto, per carità. Tocca leggerli, però, questi libri, per capire e sentire cosa intendo. E uscire e andare ad ascoltare (quando possibile) cosa ne dicono gli autori e gli artisti. Quanto a me, posso dire di aver imparato qualcosa da questa esperienza</span>, ma i tempi del web mi impongono di tagliare, ahimè, proprio la fetta più importante. Immaginate la lettura come una torta nuziale, qui posso mostrarvi solo il cake topper, e nemmeno per intero!</div>
<div>
<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIFSEkICE9fmW4_rJUm4kKnuNgveKPuVKlqxvseB_fLZbrQoInm4KN3UfHL-PDWDi1ZAte190_cTQ6vYZ4DHcwej-GrCncGqSGxGPVuHzL-YY6Axd7S4aq7qt3ORN9c5OWpc8YzH3JXE8O/s1600/nucci.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="352" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIFSEkICE9fmW4_rJUm4kKnuNgveKPuVKlqxvseB_fLZbrQoInm4KN3UfHL-PDWDi1ZAte190_cTQ6vYZ4DHcwej-GrCncGqSGxGPVuHzL-YY6Axd7S4aq7qt3ORN9c5OWpc8YzH3JXE8O/s640/nucci.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td class="tr-caption" style="font-size: 12.8px;">Ph. by<b> <i><a href="http://www.lunastorta.eu/wordpress/">Luna's Torta</a> </i></b>- la libreria con cucina migliore di Torino e del mondo. E che fa parte anche del consorzio <b><a href="http://www.confesercenti-to.it/generale/a-torino-nasce-colti-il-consorzio-delle-librerie-indipendenti/">COLTI</a> </b>dei librai indipendenti. </td></tr>
</tbody></table>
<div style="font-size: medium; text-align: start;">
<br /></div>
<div style="font-size: medium; text-align: start;">
<div style="text-align: left;">
<span style="text-align: justify;">E, giusto per rimanere in tema ineffabilità, l'unico ma strepitoso evento al quale sono riuscita ad assistere all'interno di una delle sale del Salone è stato quello di Paolo Nori. Ho tentato altre volte di entrare a una sala. Quella con Annie Ernaux, ad esempio, era impenetrabile dalla folla che c'era. Un'altra volta, ho visto una coda kilometrica e ho chiesto a ben due persone per che cosa stessero facendo la fila e in entrambi i casi è successo questo:</span></div>
</div>
</td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif;"></span></div>
<div style="text-align: justify;">
- Mi scusi, per cosa è questa fila?</div>
<div style="text-align: justify;">
- Per la Sala Azzurra.</div>
<div style="text-align: justify;">
- E cosa c'è nella Sala Azzurra?</div>
<div style="text-align: justify;">
- mh... non lo so... ah sì sugli alieni.</div>
<div style="text-align: justify;">
- Grazie.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La variante alla risposta è stata: - forse la cosa su se c'è vita nello spazio.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Molto bene. Quando si dice "italieni" :)</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
No, intendo dire: è fantastica tutta questa affluenza al <i>#SalTo30</i> ma qualche volta, c'è da ammetterlo, il pubblico è un tantino "televisivo" e, forse, poco consapevole. Ma chi sono io per giudicare? La consapevolezza di cosa si fa e dove si è è un dono e comunque un dono che si raggiunge a gran fatica, secondo me.</div>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfsLK8E6yx8shAvFHUj_VhihyadAYGMO041mv3tAmVDqmS09vBDsni0NXq3lpzLUQMTeGs3xnI7MHZ7z2XSUVaHSFeQ1b_DsyaZNjUYhUDP6gnlS-IF2c-F2wmcISV6nOVdLnQrVW11sRL/s1600/2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfsLK8E6yx8shAvFHUj_VhihyadAYGMO041mv3tAmVDqmS09vBDsni0NXq3lpzLUQMTeGs3xnI7MHZ7z2XSUVaHSFeQ1b_DsyaZNjUYhUDP6gnlS-IF2c-F2wmcISV6nOVdLnQrVW11sRL/s640/2.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Paolo Nori e il racconto dei matti delle città italiane. </td></tr>
</tbody></table>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Una partership di questa edizione cui tengo particolarmente è quella con l'<i><b>I<a href="https://roma.mae.ro/it/node/686">stituto Romeno di Cultura Umanistica di Venezia </a></b></i>che, alla Sala Romania, sta proponendo una serie di eventi fantastici. E che ha scelto di apporre anche il mio logo: una delle gioie di questo Salone, per me!</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTD3XrUoA-jLyB-UHrtuEkaCbSEymOGkd7jK87NDl9HS0Da7QTkTLZWhz3Ik_MqNMIkO6S2fptR7hozJ51NHm4WyVtrbOcXlYubhG_8aplcyjqf12pYsBfTtIrtPKJXB71htxMeJEw3FYr/s1600/3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTD3XrUoA-jLyB-UHrtuEkaCbSEymOGkd7jK87NDl9HS0Da7QTkTLZWhz3Ik_MqNMIkO6S2fptR7hozJ51NHm4WyVtrbOcXlYubhG_8aplcyjqf12pYsBfTtIrtPKJXB71htxMeJEw3FYr/s640/3.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Vi segnalo dunque gli appuntamenti secondo me più significativi promossi proprio da l'Istutito:</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
- Alle 12 - <b style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Diario
della felicità. Incontro con Vasile Igna</b></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "garamond" , serif;"><span style="font-size: 12pt;">In
occasione della presentazione della ristampa del </span></span><span style="font-family: "garamond" , serif;"><span style="font-size: 12pt;"><i>Diario</i></span></span><span style="font-family: "garamond" , serif;"><span style="font-size: 12pt;">
di </span></span><span style="font-family: "garamond" , serif;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Nicolae
Steinhardt</b></span></span><span style="font-family: "garamond" , serif;"><span style="font-size: 12pt;">
e del romanzo </span></span><span style="font-family: "garamond" , serif;"><span style="font-size: 12pt;"><i>Andante</i></span></span><span style="font-family: "garamond" , serif;"><span style="font-size: 12pt;">
di </span></span><span style="font-family: "garamond" , serif;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Vasile
Igna </b></span></span><span style="font-family: "garamond" , serif;"><span style="font-size: 12pt;">(Rediviva) </span></span><span style="font-family: "garamond" , serif;"><span style="font-size: 12pt;">i</span></span><span style="font-family: "garamond" , serif;"><span style="font-size: 12pt;">n
collaborazione con il Centro Culturale Italo-Romeno di Milano</span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "garamond" , serif;"><span style="font-size: 12pt;"><i>Con</i></span></span><span style="font-family: "garamond" , serif;"><span style="font-size: 12pt;">
Vasile Igna </span></span><span style="font-family: "garamond" , serif;"><span style="font-size: 12pt;"><i>intervengono</i></span></span><span style="font-family: "garamond" , serif;"><span style="font-size: 12pt;">
Antonio Buozzi, Maria Floarea Pop, Violeta Popescu, Gabriel Popescu </span></span>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
- Alle 16 - <b style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Elegie
Nordiche</b></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "garamond" , serif;"><span style="font-size: 12pt;"><span lang="ro-RO">Incontro
con </span></span></span><span style="font-family: "garamond" , serif;"><span style="font-size: 12pt;"><span lang="ro-RO"><b>Aura
Christi</b></span></span></span><span style="font-family: "garamond" , serif;"><span style="font-size: 12pt;"><span lang="ro-RO">
in occasione della pubblicazione del suo nuovo volume di poesie
(Aracne). </span></span></span><span style="font-family: "garamond" , serif;"><span style="font-size: 12pt;"><span lang="ro-RO"><i>Con</i></span></span></span><span style="font-family: "garamond" , serif;"><span style="font-size: 12pt;"><span lang="ro-RO">
l’autrice </span></span></span><span style="font-family: "garamond" , serif;"><span style="font-size: 12pt;"><span lang="ro-RO"><i>intervengono</i></span></span></span><span style="font-family: "garamond" , serif;"><span style="font-size: 12pt;"><span lang="ro-RO">
Violeta Popescu e Maria Floarea Pop</span></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
- Alle 17 - <b style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Il
progetto Pop Drama</b></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "garamond" , serif;"><span style="font-size: 12pt;">Letture
drammatiche da </span></span><span style="font-family: "garamond" , serif;"><span style="font-size: 12pt;"><i>Cl</i></span></span><span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 12pt;"><i>ă</i></span></span><span style="font-family: "garamond" , serif;"><span style="font-size: 12pt;"><i>tite</i></span></span><span style="font-family: "garamond" , serif;"><span style="font-size: 12pt;"> di
</span></span><span style="font-family: "garamond" , serif;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Radu
Popescu</b></span></span><span style="font-family: "garamond" , serif;"><span style="font-size: 12pt;">,
finalista al concorso di drammaturgia Pop Drama</span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "garamond" , serif; font-size: 12pt;">In
collaborazione con il Centro Diego Fabbri</span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "garamond" , serif;"><span style="font-size: 12pt;"><i>Con </i></span></span><span style="font-family: "garamond" , serif;"><span style="font-size: 12pt;">l’autore </span></span><span style="font-family: "garamond" , serif;"><span style="font-size: 12pt;"><i>interviene</i></span></span><span style="font-family: "garamond" , serif;"><span style="font-size: 12pt;">
Paolo de Lorenzi</span></span><span style="font-family: "garamond" , serif;"><span style="font-size: 12pt;">.
</span></span>
</div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "garamond" , serif;"><span style="font-size: 12pt;">Letture
drammatiche a cura di Giampiero Bartolini. Traduce Oana Bo</span></span><span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 12pt;">ş</span></span><span style="font-family: "garamond" , serif;"><span style="font-size: 12pt;">ca-M</span></span><span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 12pt;">ă</span></span><span style="font-family: "garamond" , serif;"><span style="font-size: 12pt;">lin.
</span></span>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "garamond" , serif;"><span style="font-size: 12pt;"><i>Conduce</i></span></span><span style="font-family: "garamond" , serif;"><span style="font-size: 12pt;">
Bruno Mazzoni</span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
E, dulcis in fundo, domani 22 maggio:</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
- Alle 13.30 Arena Piemonte - <b style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;"><a href="http://concorsolinguamadre.it/">ConcorsoLingua Madre</a></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "garamond" , serif;"><span style="font-size: 12pt;">Premiazione
delle vincitrici.</span></span><span style="font-family: "garamond" , serif;"><span style="font-size: 12pt;"><b>
</b></span></span><b><span style="color: #222222;"><span style="font-family: "garamond" , serif;"><span style="font-size: 12pt;"><span style="background: #ffffff;">Roxana
Laz</span></span></span></span></b><b><span style="color: #222222;"><span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 12pt;"><span style="background: #ffffff;">ă</span></span></span></span></b><b><span style="color: #222222;"><span style="font-family: "garamond" , serif;"><span style="font-size: 12pt;"><span style="background: #ffffff;">r</span></span></span></span></b><span style="color: #222222;"><span style="font-family: "garamond" , serif;"><span style="font-size: 12pt;"><span style="background: #ffffff;"> che vince il Primo Premio! </span></span></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Non potete mancare!</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqHkanq3yJK9Mr2VAoYqIOVPKxTRDVB4J8cVr_7o2ddPI9S2ddy36vgq9ayCaYzzQaN2bJ9mRLDfJHIy9Yosz-YWfL2K9t5_MwOAtxOjaddIxHbFo0FnClA3l_eNeggjsuEvGy5vT-ZM0G/s1600/4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="344" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqHkanq3yJK9Mr2VAoYqIOVPKxTRDVB4J8cVr_7o2ddPI9S2ddy36vgq9ayCaYzzQaN2bJ9mRLDfJHIy9Yosz-YWfL2K9t5_MwOAtxOjaddIxHbFo0FnClA3l_eNeggjsuEvGy5vT-ZM0G/s640/4.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
E infine, last but not least, vi segnalo un incontro cui tengo molto perché negli ultimi mesi ho collaborato con questo bel festival! L'evento è segnalato sul mio sito, ma voglio ricordarvelo anche qui, con tutti i dettagli:</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
- Lunedì 22 maggio - alle 10.30, nell'ambito del <b><i><a href="http://www.salonelibro.it/it/news/16651-al-xxx-salone-nasce-il-superfestival-torino-sara-la-casa-vetrina-dei-festival-culturali-italiani.html">Superfestival</a></i></b> (pad. 2) Dario Benedetto (mitico) conduce l'evento di lancio dell'edizione 2017 di #BdV17. Tra gli ospiti presenti, Alberto Milesi, che dirige e ha creato <b><i><a href="https://www.facebook.com/events/1926752250901787/?fref=ts">Borgate dal Vivo</a></i></b> e Giuseppe Culicchia che è il presidente onorario.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Qui proprio davvero non mancate perché poi <u>da giugno a settembre</u> più di venticinque borghi alpini si popoleranno di scrittori, musicisti e artisti che porteranno energie e voci e bellezza in luoghi altrettanto belli che non aspettano altro che rinascere.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E ora, non mi resta che augurarvi buon <i>#SalTo30</i> e buone letture con caffè!</div>
</div>
noemihttp://www.blogger.com/profile/00302409229536695180noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5170934046721548050.post-10242165134045281042017-05-19T19:59:00.003+02:002017-05-19T20:05:00.351+02:00#SalTo30 - eventi e appuntamenti. <table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtcLvW778sYceFQD_tqQqOz5BZxQltOWk9qVpHk9-KQIPg3jZp85m34lTN3-UNoyAv0B0koXvqSXvqP1-yj3ro729-beOFAAeFsw4xXyAzkzT85t7SfQRrhYQ54K2Xko29blYyqRhEdUmJ/s1600/salto.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><img border="0" height="196" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtcLvW778sYceFQD_tqQqOz5BZxQltOWk9qVpHk9-KQIPg3jZp85m34lTN3-UNoyAv0B0koXvqSXvqP1-yj3ro729-beOFAAeFsw4xXyAzkzT85t7SfQRrhYQ54K2Xko29blYyqRhEdUmJ/s640/salto.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4mEjqQ2By4YKyKAjZKIjFgmnSEZJCmJqQkW8XS7pZjx3qnY6P09EmTGcY1dbQ4OYoRgbH24W3Rj95YKcX3zyQY5AA7f1fgsaiu39-29F1BpRJi2qLm5UMWHf_pvwQDT2DHB-Gl0DJjjzg/s1600/%2523SalTo301.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="298" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4mEjqQ2By4YKyKAjZKIjFgmnSEZJCmJqQkW8XS7pZjx3qnY6P09EmTGcY1dbQ4OYoRgbH24W3Rj95YKcX3zyQY5AA7f1fgsaiu39-29F1BpRJi2qLm5UMWHf_pvwQDT2DHB-Gl0DJjjzg/s400/%2523SalTo301.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: justify;"><span style="font-size: small;"><br />Eccomi al primo giorno (per me) del #SalTo30. Una bella soddisfazione è vedere il mio logo, realizzato da <a href="https://ondestudio.com/chi-siamo/">Gerald Bala</a> di <a href="https://ondestudio.com/chi-siamo/">Onde Studio</a>, accanto a loghi importanti e storici. Il motivo è che sono media partner dell' <i>Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.</i> Più sotto, trovate qualche notazione al riguardo. </span></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBQzfHPzSQ0_lCqwY7i8Y8-r_3ZrFxX8au16WOJxQ_Og9tZU67wijmOUQ7Wz2ciZZnfhzzjfdcZOr8UflCISl_oTFYt1u2HgpgyWtO6_a45przgo2zLR-A1LVnuJfjJGkrq4PsI2IFvLoL/s1600/%2523SalTo302.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBQzfHPzSQ0_lCqwY7i8Y8-r_3ZrFxX8au16WOJxQ_Og9tZU67wijmOUQ7Wz2ciZZnfhzzjfdcZOr8UflCISl_oTFYt1u2HgpgyWtO6_a45przgo2zLR-A1LVnuJfjJGkrq4PsI2IFvLoL/s640/%2523SalTo302.jpg" width="478" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br />
<span style="font-size: small;">Al #SalTo30, come a ogni #SalTo, si trova sempre gente che #salta a tempo di musica. </span></td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtcLvW778sYceFQD_tqQqOz5BZxQltOWk9qVpHk9-KQIPg3jZp85m34lTN3-UNoyAv0B0koXvqSXvqP1-yj3ro729-beOFAAeFsw4xXyAzkzT85t7SfQRrhYQ54K2Xko29blYyqRhEdUmJ/s1600/salto.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><br /></a></div>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAEB08pWaS3JkFe2PpGbgLXV7UuNzA3LLTpny5PTou6eWH20E_9DV6shTPWSs6cRj0H4QCNtFqmwqOGp51IsbQ4yTg2fwM7OuHJRVgYnPHf-uSLdVhFKCrXVnJDtu8kCXL9lw1stD9Vq_b/s1600/%2523SalTo303.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAEB08pWaS3JkFe2PpGbgLXV7UuNzA3LLTpny5PTou6eWH20E_9DV6shTPWSs6cRj0H4QCNtFqmwqOGp51IsbQ4yTg2fwM7OuHJRVgYnPHf-uSLdVhFKCrXVnJDtu8kCXL9lw1stD9Vq_b/s640/%2523SalTo303.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: justify;"><span style="font-size: small;"><br />Questa è stata la prima presentazione della mia mattina. Vorrei dilungarmi di più sul libro in questione, ma per il momento vi lascio il link al sito dell'editore, <a href="http://www.pacinieditore.it/pacini-editore-al-salone-del-libro-torino/">qui</a>. Si tratta, in breve, di un progetto di scrittura, illustrazione, fotografia e arti diverse tra loro che sono confluite in diciotto mesi di narrazioni sul quartiere di Mirafiori Sud a Torino, con la guida di quattro tutor. Ne è nato un libro bellissimo. Mi sono sentita a casa, nel luogo, ideale e vero, in cui sto cercando di mettere radici reali o di carta. Sono molto grata di essere stata coinvolta. </span></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQTp-okmNuA3MvpnqJ2so3FgS6WgP0cMsPYIlLFz99SHQtEsU2yBUuryPN-fCdOAWukakSugk9ELUE856sWsKXldk3W5rJZpniZWj1dtaMj0G3hC1k7wdghcw9xqTPXM4cDJrOeLBfX0Yf/s1600/%2523SalTo304.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQTp-okmNuA3MvpnqJ2so3FgS6WgP0cMsPYIlLFz99SHQtEsU2yBUuryPN-fCdOAWukakSugk9ELUE856sWsKXldk3W5rJZpniZWj1dtaMj0G3hC1k7wdghcw9xqTPXM4cDJrOeLBfX0Yf/s640/%2523SalTo304.jpg" width="480" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: justify;"><span style="font-size: small;"><br />La seconda presentazione per me è stata con i primi autori di una casa editrice appena nata ma già con la camicia, <i><a href="http://www.lesmotslibresedizioni.it/">Les Mots Libres Edizioni</a></i> con la storia <i>Il paese di Mister Coltello</i>. Eccomi in azione con gli autori :) Questo <i>#SalTo30 </i>è senz'altro la festa dell'editoria indipendente e lottatrice, quale miglio auspicio?</span></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbVf3wX38ccwu8H359pFFAfsqrfgstzdOS7YTX204axQhWeIVhHbFRU7HiUWCD964kaP7iziVs-EHVZ7CMFM0h-J8XtnnxC1h35Qm483RhTq4XRdP29ntKg0wF9-pKkfkf90eo0kxkvXpG/s1600/%2523Salto305.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbVf3wX38ccwu8H359pFFAfsqrfgstzdOS7YTX204axQhWeIVhHbFRU7HiUWCD964kaP7iziVs-EHVZ7CMFM0h-J8XtnnxC1h35Qm483RhTq4XRdP29ntKg0wF9-pKkfkf90eo0kxkvXpG/s640/%2523Salto305.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">Ed ecco lo stand dei miei amici dell<i>'Istituto di Cultura Romeno</i>. Che gioia vedere il mio logo sullo sfondo della foto dell'incontro di ieri su </span><span style="font-family: "garamond" , serif; font-size: small;">Mihai
Eminescu e la letteratura italiana con Giuseppe Manitta e Roberto Merlo.</span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "garamond" , serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="ro-RO"><br /></span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "garamond" , serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="ro-RO"><br /></span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "garamond" , serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="ro-RO"><br /></span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "garamond" , serif; font-size: small;">Ci tengo, infine, a segnalarvi alcuni incontri di domani - sabato 20 maggio - proprio in Sala Romania (andateci, davvero, è bellissima...) e in Sala Blu:</span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "garamond" , serif; font-size: small;"><br /></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "garamond" , serif; font-size: small;"><br /></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "garamond" , serif; font-size: small;"><br /></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
- <span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: Garamond, serif; font-size: small;"> Ore 11 presentazione di: </span><b style="text-align: center;">Bucarest – la capitale immaginata (1830-1940)</b></span><br />
<div style="line-height: 12.8px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: Garamond, serif;"><span style="font-size: 12pt;">In occasione della presentazione del volume </span></span><span style="font-family: Garamond, serif;"><span style="font-size: 12pt;">di </span></span><span style="font-family: Garamond, serif;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Emanuela Costantini</b></span></span><span style="font-family: Garamond, serif;"><span style="font-size: 12pt;"><span lang="ro-RO"><i> </i></span></span></span><span style="font-family: Garamond, serif;"><span style="font-size: 12pt;">(Rubbettino)</span></span></span></div>
<div style="line-height: 12.8px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12.8px;"><span style="font-size: 12pt;"><i>Con</i></span></span><span style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12.8px;"><span style="font-size: 12pt;"> l’autrice </span></span><span style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12.8px;"><span style="font-size: 12pt;"><i>interviene</i></span></span><span style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12.8px;"><span style="font-size: 12pt;"> Marco Dogo</span></span></span></div>
<div style="line-height: 12.8px; margin-bottom: 0cm;">
</div>
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: Garamond, serif;"><span style="font-size: 12pt;"><i>Conduce</i></span></span><span style="font-family: Garamond, serif;"><span style="font-size: 12pt;">: Antonio d’Alessandri </span></span></span><br />
<span style="font-family: inherit;"><br /></span>
<span style="font-family: inherit;">- Ore 14 <b><span style="font-family: Garamond, serif;"><span style="font-size: 12pt;"><span lang="ro-RO">Ritorno
a Emil Cioran</span></span></span></b></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: Garamond, serif;"><span style="font-size: 12pt;">Presentazione
dei libri di </span></span><span style="font-family: Garamond, serif;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Emil
Cioran</b></span></span><span style="font-family: Garamond, serif;"><span style="font-size: 12pt;">:
</span></span><span style="font-family: Garamond, serif;"><span style="font-size: 12pt;"><i>I
miei paradossi. Intervista con Leonhard Reinisch</i></span></span><span style="font-family: Garamond, serif;"><span style="font-size: 12pt;"><b>
</b></span></span><span style="font-family: Garamond, serif;"><span style="font-size: 12pt;">(La
Scuola di Pitagora), </span></span><span style="font-family: Garamond, serif;"><span style="font-size: 12pt;"><i>Un’altra
verità. Lettere a Linde Birk e Dieter Schlesak</i></span></span><span style="font-family: Garamond, serif;"><span style="font-size: 12pt;">,
</span></span><span style="font-family: Garamond, serif;"><span style="font-size: 12pt;"><i>1969-1986</i></span></span><span style="font-family: Garamond, serif;"><span style="font-size: 12pt;">
(Mimesis), e di </span></span><span style="font-family: Garamond, serif;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Simone
Boué</b></span></span><span style="font-family: Garamond, serif;"><span style="font-size: 12pt;">,
</span></span><span style="font-family: Garamond, serif;"><span style="font-size: 12pt;"><i>Una
vita con Cioran</i></span></span><span style="font-family: Garamond, serif;"><span style="font-size: 12pt;">
</span></span><span style="font-family: Garamond, serif;"><span style="font-size: 12pt;">(La
Scuola di Pitagora)</span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: Garamond, serif;"><span style="font-size: 12pt;"><i>Intervengono</i></span></span><span style="font-family: Garamond, serif;"><span style="font-size: 12pt;">:
Massimo Carloni, Antonio Di Gennaro, Mattia Luigi Pozzi</span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: Garamond, serif;"><span style="font-size: 12pt;"><i>Conduce</i></span></span><span style="font-family: Garamond, serif;"><span style="font-size: 12pt;">:
Giovanni Rotiroti</span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Garamond, serif;"><span style="font-family: inherit; font-size: 12pt;"><br /></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: Garamond, serif;"><span style="font-size: 12pt;">- Ore 18.30 in Sala Blu: </span></span><span style="font-family: Garamond, serif;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Andrea
Bajani dialoga con Mircea C</b></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 12pt;"><b>ă</b></span></span><span style="font-family: Garamond, serif;"><span style="font-size: 12pt;"><b>rt</b></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 12pt;"><b>ă</b></span></span><span style="font-family: Garamond, serif;"><span style="font-size: 12pt;"><b>rescu</b></span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit;"><a href="https://www.blogger.com/null" name="m_4981281144567738894_m_-603162113629857"></a></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: Garamond, serif;"><span style="font-size: 12pt;">Autore
della trilogia </span></span><span style="font-family: Garamond, serif;"><span style="font-size: 12pt;"><i>Abbacinante - </i></span></span><span style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">a
cura di Voland e Salone del libro </span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Garamond, serif;"><span style="font-family: inherit; font-size: 12pt;">in
collaborazione con l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca
Umanistica di Venezia</span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: Garamond, serif;"><span style="font-size: 12pt;"><i>Interviene:</i></span></span><span style="font-family: Garamond, serif;"><span style="font-size: 12pt;"> Bruno
Mazzoni, traduttore di Mircea C</span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 12pt;">ă</span></span><span style="font-family: Garamond, serif;"><span style="font-size: 12pt;">rt</span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 12pt;">ă</span></span><span style="font-family: Garamond, serif;"><span style="font-size: 12pt;">rescu</span></span></span></div>
noemihttp://www.blogger.com/profile/00302409229536695180noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5170934046721548050.post-16871800482215932532017-05-18T22:51:00.003+02:002017-05-18T22:51:56.590+02:00Fai un #SalTo, fanne un altro!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4TzRmsNDEl3UB7a9Mngg4TKSAt5b9SAuzn2nKwulSq_KOwluMP0Cb8RJh6ivRrG5Qb8xqiRbFq0dBKokMNTZ0d4MyPTnp7iozNJoG8yVMtgtEIrE0_ctb5UNgETXLA4Y9zplIvDjWnOhh/s1600/salto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="196" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4TzRmsNDEl3UB7a9Mngg4TKSAt5b9SAuzn2nKwulSq_KOwluMP0Cb8RJh6ivRrG5Qb8xqiRbFq0dBKokMNTZ0d4MyPTnp7iozNJoG8yVMtgtEIrE0_ctb5UNgETXLA4Y9zplIvDjWnOhh/s640/salto.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Il <i>Salone del libro</i> per me comincia domani, il 19 maggio. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per tutti questi trenta lunghi anni, ci sono stata. Dalla prima edizione, in cui ero una bambina, attraversando tutti i cambiamenti interni, interiori, esterni ed esteriori della città. Ci sono stati anni in cui ci ho lavorato dentro, e allora ero lì alle nove del primo giorno, carica di energie ed emozioni. C'è stato l'anno in cui andavo di stand in stand con una tazzina azzurra dell'Ikea, per far conoscere il mio blog, il mio piccolo nuovo progetto che nasceva. Anni, invece, in cui ci passavo poco tempo, come questa volta, perché per mille ragioni avevo degli impegni fuori. Quest'anno, ad esempio, lavoro un po' dentro ma di più fuori e così potrò esserci solo nei momenti in cui dovrò fare qualcosa di specifico. Ci sono stati anni che credevo felici, anni che credevo tristi. Anni interlocutori, anni ricchi di eventi.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il <i>Salone </i>ha fatto parte della mia formazione umana e professionale come una sorta di scuola o corso intensivo. Ed è stato importante. Ci ho scritto fiumi di inchiostro sopra, ho confluito nel <i>Salone </i>tante aspettative e tanti, tanti, tanti sogni. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sono felice di trascorrere anche quest'anno alcune ore di questo <i>#SalTo30</i> in quel Lingotto spazioso che accoglie tutti e che per tutto questo tempo ha accolto anche me. Sono felicissima, infine, dei risultati di pubblico e di notorietà che questa edizione sta ottenendo, traggo anche io il beneficio di tutte queste nuove idee e prospettive. Non mi piacciono i campanilismi, per cui non saprei dire se è una rivincita "sui milanesi" oppure semplicemente una bella soddisfazione per Torino e tutti quelli che vengono a trovarla in questi giorni.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Tutto quello che mi viene da dire è buon <i>#SalTo</i> in alto e in lungo quei corridoi che tutti, a migliaia, amiamo così tanto. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per chi volesse passarmi a trovare, ecco i miei appuntamenti <b><a href="http://noemicuffia.it/noemi-cuffia-appuntamenti.html">qui</a>.</b> </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
noemihttp://www.blogger.com/profile/00302409229536695180noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5170934046721548050.post-23097992114540143312017-04-23T17:10:00.000+02:002017-04-23T17:35:40.840+02:00Tempo di Libri a Milano (imho). <div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhd7M1o0vZGHr4tMBWJt4o2_6H2GrXLTqXIA5bL9dbwKQwsZCXAJrXNAmU6c59PHMcclWNuSgrwLp66IsG2dJmuXY0E41QVmskafSYup0db3xuezkeEebYpP0hAjaMLToUqS82DLJIl4fVB/s1600/tempo-di-libri-fiera-milano.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="352" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhd7M1o0vZGHr4tMBWJt4o2_6H2GrXLTqXIA5bL9dbwKQwsZCXAJrXNAmU6c59PHMcclWNuSgrwLp66IsG2dJmuXY0E41QVmskafSYup0db3xuezkeEebYpP0hAjaMLToUqS82DLJIl4fVB/s640/tempo-di-libri-fiera-milano.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">Qualche pensiero su <i>Tempo di Libri</i>, in forma di pro e contro. </span></div>
<span style="font-size: small;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><br /></span></div>
<span style="font-size: small;">
</span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">In rete ho trovato questa citazione sul cambiamento, attribuita a Marcel Proust: "Gli uomini non cambiano dall'oggi al domani, e cercano in ogni nuovo regime la continuazione dell'antico". Chissà se è vera, giacché, ormai è noto, tra post verità e fake news, la credibilità delle parole online è uno dei punti interrogativi e dei crucci massimi della contemporaneità internettiana.</span></div>
<span style="font-size: small;">
</span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><br /></span></div>
<span style="font-size: small;">
</span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">Fatta questa premessa, ci tengo a scrivere qualche parola anche io visto che avevo seguito con interesse le vicende del <i>Salone del Libro</i>, tra scandali finanziari e trasformazioni, critiche e virtù. </span></div>
<span style="font-size: small;">
</span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><br /></span></div>
<span style="font-size: small;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">Al <i>Salone </i>di Torino ci sono stata tutti gli anni (trenta!) e ci ho anche lavorato dentro in diverse occasioni, ci ho presentato il mio primo romanzo, ho parlato in pubblico del mio blog, ho fotografato tantissimi stand con la mia tazzina azzurra per farmi conoscere, ho condotto eventi e trasmissioni radiofoniche, ho partecipato a tavole rotonde, convegni, incontri vari, interviste eventuali: ci sono, in una parola, cresciuta. </span></div>
<span style="font-size: small;">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E ho scritto talmente tante cose - su questo blog - che non saprei nemmeno cosa linkarvi. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Vi consiglio, se volete recuperare qualche cosa, cercare il tag "salone del libro" o <i>#SalTo (</i>hashtag di cui sono stata, tra l'altro, anche creatrice tempo orsono insieme ad altri amici su twitter). </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Un'ultima curiosità strappalacrime, pensate che addirittura il mio primo articolo, sul giornalino della scuola al liceo, parlava proprio del <i>Salone</i>. Insomma, è un tema che mi è caro e mi coinvolge da sempre. Immagino come molti di voi lì all'ascolto. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E dunque, mi è sembrato opportuno fare un (#)salto a <i>#TdL17</i> e ora rendervene conto.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Una prima considerazione è che <b>non credo sia saggio supporre di avere risposte facili in tasca</b> oppure porsi d'ufficio in una posizione di rivalità, ripicca o campanilismo sabaudo (nel mio caso, come torinese). </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Questi sentimenti, di cui pochi possono dirsi liberi, non fanno bene, anzi ottundono e si fatica poi a stare al mondo sereni. Per questo mi sono impegnata a osservare <i>Tempo di Libri</i> con occhi nuovi, prendendo per mano la "me" bimba che entrava per la prima volta al <i>Salone </i>torinese e accompagnarla in una nuova esperienza da scoprire. </div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E queste sono le piccole cose che ho notato durante la scampagnata milanese. Scampagnata durata molto poco perché lo scopo della gita era poi di assistere a un poetry slam nella sede di <i>Radio Popolare</i>, ma questa è un'altra storia. </div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Dunque, imho che in <strike>milanese </strike>inglese è l'acronimo di in my humble opinion:</div>
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<br /></div>
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<i><u>Pro. </u></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>L'accredito per blogger. </b>Una conquista pura e semplice che sono contenta si sia fatta. In cinque minuti, da casa, mi sono accreditata e in ancor meno tempo, ho ricevuto una risposta positiva. Sono entrata gratuitamente in fiera e ho potuto visitarla sentendomi riconosciuto ipso facto un ruolo, senza tanti pregiudizi fuori tempo massimo. </div>
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<br /></div>
</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><b>Il wi fi.</b> Funzionante e libero. Per diverse ragioni, non ultima una fisiologica mutazione che è giusto secondo me fare di se stessi, frequento sempre meno i social in modo propulsivo, compulsivo forse e attivissimo come qualche anno fa. Però sento che questa possibilità di un wi fi comodo e veloce in una fiera editoriale sia bella e utile.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><b>Gli incontri pubblici e privati. </b>Ho incontrato amici, lettori dei miei scritti (evento cui non mi abituo mai e mi emoziona) e persone autorevoli del settore editoriale tra cui la cara Giulia Ichino con cui è stato bello conversare per un po'. Quanto invece agli incontri organizzati dalla fiera, beh mi parevano tutti interessantissimi. Non sono riuscita a fermarmi che per qualche minuto in uno solo, ma ho fiducia nel prossimo anno.</span></div>
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<span style="font-size: small;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><b>Il cambiamento, di cui sopra. </b>Cambiare, dopo tanti anni, è una bella idea. Creare una fiera che non c'era, anche. Il fatto che sia nata una <i>nuova </i>fiera è giusto. Al punto che mi sento di equiparare questo lieto evento alla nascita di un nuovo bambino: merita sempre la fatica. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: small;"><i><u>Contro. </u></i></span></div>
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<span style="font-size: small;"><i><u><br /></u></i></span></div>
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<span style="font-size: small;"><b>Troppe analogie con Torino. </b>Mi riallaccio all'ultimo punto dei pro, perché ci troviamo su un confine frammentato. Per chi è abituato, come me, a solcare i corridoi del Lingotto, il disorientamento si è fatto sentire. Mutuare un'idea può essere bello, evolutivo. Ma applicarla, identica, con minime variazioni percettibili appena, può denotare una mancanza di fantasia.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><b>Troppo poche persone. </b>Il che, a me come Noemi Cuffia, non importa nulla. Anzi, sto imparando quanto intensamente sia falso l'assioma tanto pubblico = qualità. Sto imparando che in letteratura, e in editoria, come in altre cose della vita, non esistono assiomi così rigidi e che la quantità di qualsiasi cosa può fare rima con eccesso. Tuttavia, è pur vero che uno dei risultati che si pone l'organizzazione di un evento pubblico è quello, appunto, del numeroso pubblico. E ahimè c'era proprio da notare una scarsa affluenza, almeno quando sono andata io, al colpo d'occhio. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><b>Prossimità con le feste e, con buona pace di Monsieur Lapalisse, con il #SalTo. </b>La sensazione è che questa fiera sia troppo vicina a Pasqua, 25 aprile e 1° maggio e soprattutto con l'imminente "competitor" di maggio se così si può dire, torinese. Il che è deleterio per le energie fisiche e finanziarie per tutti i lettori di buona volontà.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">Naturalmente, tengo fuori dalle mie considerazioni tutte le questioni politiche, economiche, relazionali strategiche e commerciali relative a questa faccenda e che coinvolgono i grandi gruppi editoriali, l'editoria indipendente, i librai e tutti gli onesti operatori. Un po' mi sono espressa in passato ma a oggi, lo ammetto, non ho proprio nulla da aggiungere. Solo forse che una fiera di queste proporzioni, così come tutte le imprese umane, salvo rare eccezioni, ha bisogno di evidente rodaggio e che un'opinione più strutturata spero di poterla esprimere tra qualche anno. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">Oggi invece spero farete buone letture!</span></div>
</td></tr>
</tbody></table>
</div>
<div>
<br /></div>
<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj56hZb_6DUfuQzR_8LYWQG4MfbNXY_F4fegOay_PGV7tjliAWZI9T5wdjHjoN4Rb4FyMhQgZuFYv_A5R5RSjqumsu279jRRH6gqmuNPqIaADgsWArq2FasA6DaGwcNkH_4EdmyCMhcsFkS/s1600/18076907_10154722926792632_5415630332787835418_o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj56hZb_6DUfuQzR_8LYWQG4MfbNXY_F4fegOay_PGV7tjliAWZI9T5wdjHjoN4Rb4FyMhQgZuFYv_A5R5RSjqumsu279jRRH6gqmuNPqIaADgsWArq2FasA6DaGwcNkH_4EdmyCMhcsFkS/s640/18076907_10154722926792632_5415630332787835418_o.jpg" width="478" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7Q1vry9tKbFZTJf2sWYcPPxhVU_9GBSF58rUy8UNm2v2ZgTJ7iH8VKwaiYGBjTqPtZA5V8HXvAFIT4Gg9wKymAiSB44kMjdAt-QbmnVWRleNWkVNrz_IKAH3N9qpwh4seC8GvK0riG37V/s1600/18057890_10154722925912632_8096319424929252883_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7Q1vry9tKbFZTJf2sWYcPPxhVU_9GBSF58rUy8UNm2v2ZgTJ7iH8VKwaiYGBjTqPtZA5V8HXvAFIT4Gg9wKymAiSB44kMjdAt-QbmnVWRleNWkVNrz_IKAH3N9qpwh4seC8GvK0riG37V/s640/18057890_10154722925912632_8096319424929252883_n.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Con la mia cara amica <a href="https://inchiostroindelebile.wordpress.com/">Sara</a> Bauducco. </td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSuLtDP0DY20OCTGU_dlvXVMoOASiHnvTZtvtoN38ji1dZV0ZTvFcGqfWmeFjQLu_YnDbKdSyxlrG8c9NyWjPSsvN7-x3v1GMUNmZdaosFEUx7ksPW8ceQu1QVr081pIQgZeiO_kHTiJ77/s1600/17991962_10154722926582632_8118446210333821674_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSuLtDP0DY20OCTGU_dlvXVMoOASiHnvTZtvtoN38ji1dZV0ZTvFcGqfWmeFjQLu_YnDbKdSyxlrG8c9NyWjPSsvN7-x3v1GMUNmZdaosFEUx7ksPW8ceQu1QVr081pIQgZeiO_kHTiJ77/s640/17991962_10154722926582632_8118446210333821674_n.jpg" width="480" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Con <a href="https://curiosadinatura.com/author/aboutsabri/">Sabrina</a> Lorenzoni, che mi ha ricordato perché mi piace e ha senso scrivere qui :)</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCMX2MVu_MosuVVfTnoZm3nBuchedBo3gJn3z_TZ3sfggkSQT5z2rtxkNp3oXf8fjequUYyxzKo8pRNHapLVcY-4sizxMT9VlmxNWdr_zRebIb1hNSE4kItJ1fuMC85MfMbWSP1X_Kd_2m/s1600/burbank.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="478" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCMX2MVu_MosuVVfTnoZm3nBuchedBo3gJn3z_TZ3sfggkSQT5z2rtxkNp3oXf8fjequUYyxzKo8pRNHapLVcY-4sizxMT9VlmxNWdr_zRebIb1hNSE4kItJ1fuMC85MfMbWSP1X_Kd_2m/s640/burbank.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Con tre fantastici poeti: Alessandro Burbank, Marko Miladinovic e Francesco Deiana. Chiamatemi D'Artagnan! </td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtnPC5XY0dT7hZAzzCuzMuXpHVEuQEuOYcJIUtl0Aa5x6fbhAxKe8NT-W4Tp8ytsiSXcF42DwMAoIkfZt1xq_NoWpjyf7C6hoA0WKFhdFhaa_iWL4CiCumUiUE-xYT0EXXdor-JMuaTCnu/s1600/17991018_10154722926797632_745757366876705432_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtnPC5XY0dT7hZAzzCuzMuXpHVEuQEuOYcJIUtl0Aa5x6fbhAxKe8NT-W4Tp8ytsiSXcF42DwMAoIkfZt1xq_NoWpjyf7C6hoA0WKFhdFhaa_iWL4CiCumUiUE-xYT0EXXdor-JMuaTCnu/s640/17991018_10154722926797632_745757366876705432_n.jpg" width="478" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">E questi poeti sono Davide Passoni (mc del poetry slam) con i finalisti Filippo Balestra e Francesco Deiana (che ha vinto gloriosamente lo slam). Al<i> Leggiamo Cooperativo Poetry Slam,</i> evento <i>Fuori Tempo di Libri</i> nella sede di <i>Radio Popolare.</i> </td></tr>
</tbody></table>
<br />noemihttp://www.blogger.com/profile/00302409229536695180noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-5170934046721548050.post-56331429422435348842017-04-21T17:30:00.002+02:002017-04-21T18:41:45.152+02:00Benedizione di Kent Haruf.<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEil2YA9RlxpwCi1Cbvyzmxok2nf-0bU1xTnuiKH_iX_2fd3a6qOK1QUL_HwilMZ5-lLimntW4fXPi2LuHD1widq9_OfxSbK8qpOu3viocFjLDlzMYGsWibJr9o5aJH2ISkddRDEfAI3KwNm/s1600/haruf.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="358" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEil2YA9RlxpwCi1Cbvyzmxok2nf-0bU1xTnuiKH_iX_2fd3a6qOK1QUL_HwilMZ5-lLimntW4fXPi2LuHD1widq9_OfxSbK8qpOu3viocFjLDlzMYGsWibJr9o5aJH2ISkddRDEfAI3KwNm/s640/haruf.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Kent Haruf,<i> Benedizione</i>, NNE</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Questo libro fa parte di una trilogia che si chiama <i>Trilogia della pianura</i> e comprende anche i volumi <i>Crepuscolo </i>e <i>Canto della pianura</i>. Tutti pubblicati dalla casa editrice <i>NNE</i>. </div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Dello statunitense Kent Haruf, mancato da pochi anni, nel 2014, della sua scrittura e della controversa storia editoriale dei suoi libri hanno scritto e detto un po' tutti ultimamente. Oddio tutti, diciamo quelli della povera nicchia della letteratura, critici, appassionati, lettori e affini. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per una disamina preziosa ed esaustiva, rimando allora a una delle più ricche risorse in materia che secondo me è il dossier che lo scrittore Giacomo Verri ha curato e compilato nel tempo sul suo blog, <b><a href="https://giacomoverri.wordpress.com/category/dossier-kent-haruf/">qui</a>.</b> </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Invece per quanto mi riguarda mi unisco al coro di chi afferma senza remore che questo (e forse anche gli altri che io non ho ancora letto di Haruf) è un libro che cambia la vita.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Quando si dice che qualcosa "cambia la vita" si entra in un territorio disordinato e polveroso. Non è che ci sia qualcosa che ti cambia la vita, perché la vita è essa stessa continuo cambiamento. Eppure, questa lettura può compiere nella vita media di un lettore medio un piccolo miracolo.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Personalmente, l'ho capito un po' dopo averlo finito di leggere. Avevo - proprio per via del grande hype che ha coinvolto questo autore (il quale ahimè, come talvolta accade, non ne potrà mai trarre giovamento) - esagerate aspettative che, lì per lì, mi parevano, capitolo dopo capitolo, disattendersi. </div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Quando a qualcosa si gira così tanto intorno, si dedicano serate, discussioni, si elaborano dichiarazioni tanto enfatiche, ho imparato - coi libri come con tutto il resto - a diffidarne. Perché a questi libri si è prestata così tanta attenzione? Anche alle cose più dannose, la si presta. Quindi non è stato il passaparola a convincermi. Anzi lì per lì è stato d'intralcio. Tanto che a un certo punto, nel corso della lenta lettura, ricordo anche di aver pensato che si stesse trattando di un grosso equivoco. Ho pensato al vuoto di valori e di impegni che circola sul web e fuori e che porta tanti di noi a ingigantire tutto, ad, appunto, enfatizzare. </div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Invece poi è toccato anche a me riconoscere l'eccezionale diversità di queste pagine, l'incredibile pregio di questo scritto così bello, cui ci si affeziona così tanto. </div>
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<br /></div>
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Tutto parte dalla copertina di Carolyn Drake che a rimirarla più volte si entra nell'atmosfera. E si procede al dentro, ai personaggi, le storie, le trame. </div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Dalle molte recensioni, saprete anche che la scrittura di Haruf è essenziale, autentica. Nonostante i molti paragoni che ho letto con i grandi della letteratura americana, non ci ho trovato in trasparenza altre voci. Ne ho sentita davvero una nuova, come succede così di rado da non accorgersene sul momento. Destino del controtempo!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Mi sono accorta allora di questa eccezionalità leggendo altri libri di altri autori dopo <i>Benedizione</i> e di colpo quasi tutti mi parevano meno belli o meno esatti o carenti di qualcosa che non sapevo identificare. Andando ancora più in profondità, ecco cosa ho realizzato. </div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Con <i>Benedizione </i>a me è successo di ingranare la lettura dopo diversi tentativi. Nelle prime pagine si sa già che uno dei protagonisti morirà a breve e non avevo voglia di affrontare la morte. Posavo il libro, negavo il desiderio di riaprirlo o per meglio dire la necessità. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Come a volte accade, avrei preferito restare nella mia superficialità, ma ben sapevo che non funziona così, che tocca scrollarsi dal torpore. Ed è proprio questo che ti consente e ti chiede di fare il libro: affrontare. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Volendo traslitterare la morte con altro, si può anche dire che bisogna, se si vuole una vita vera, affrontare le proprie verità, il proprio vero e inconfondibile dolore. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Attraverso quindi la semplice vita piena di conflitti e benedizioni di questi personaggi, si rivive la propria, qualcosa di sé, si guardano bene le proprie sofferenze e i propri piccoli sollievi fino alle gioie pure e inattese o a lungo cercate. Ed è da questo scendere nella dannazione di ciò che ci contraddistingue, che si guarisce o, per restare con Haruf, si riceve una benedizione.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Non riesco a immaginare titolo più bello né romanzo migliore per chi è in cerca di una rivelazione. Come vi hanno già detto altri prima di me: mi raccomando, leggetelo, lasciatevi trasformare e benedire. </div>
noemihttp://www.blogger.com/profile/00302409229536695180noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5170934046721548050.post-82254840582065021952017-04-12T15:54:00.001+02:002017-04-12T15:54:14.605+02:00Letture pasquali.<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8v1RWZ-DaADM3IycTbvERuaLZzTleBQDZ4-HFXBLu_Ro4IDlzkiITulP0d5txcnkzHYgrpDMcI5KKSJcmyBAdfSuR3jOTDFkwuBnVdso1vWi228ZVXM6TtyMKuFOUl3_bSpVb10_9X20b/s1600/post_pasqua.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="308" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8v1RWZ-DaADM3IycTbvERuaLZzTleBQDZ4-HFXBLu_Ro4IDlzkiITulP0d5txcnkzHYgrpDMcI5KKSJcmyBAdfSuR3jOTDFkwuBnVdso1vWi228ZVXM6TtyMKuFOUl3_bSpVb10_9X20b/s640/post_pasqua.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Pellegrino Artusi, <i>Pranzi di magro</i> - Jean-Luc Nancy, <i>La custodia del senso</i>, EDB Lampi</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Ho ricevuto questi due libricini dall'editore, che ringrazio. Mi sembrano le letture perfette per Pasqua. Sono piccoli e belli, Uno è facilissimo nella scrittura (sono tutte ricette) ma difficile nella realizzazione: per cucinare come Pellegrino Artusi, ne converrete, ci vuole il tocco magico.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Pellegrino Artusi è stato un cuoco e scrittore di fine Ottocento e di lui si sa che provasse e riprovasse le sue preparazioni fino alla perfezione. Queste ricette sono tutte pensate per il tempo cristiano della Quaresima in cui è consigliato mangiare meno e guarda caso ne escono delle idee anche per una più laica dieta sana e disintossicante. Inoltre, sono deliziose nel modo in cui le ha scritte. Dal gelato di pistacchi, ai classici tortelli o la zuppa di <i>fagiuoli </i>(!)<i>: </i>è bello scoprire come si può ideare un menu elegante e semplice insieme. Poi certo tra il dire e il fare...</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L'altro piccolo libro che vedete è più complesso nello stile di scrittura, è un saggio sulla poesia scritto dal filosofo Jean-Luc Nancy. Ma alla fine - ed è qui che i libri si scambiano i ruoli - restituisce una sensazione di estrema semplicità. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Cos'è la poesia? </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
"Il fare compie ogni volta qualche cosa e al contempo compie se stesso. Il suo fine è la sua compiutezza: in ciò si pone infinitamente al di là della sua opera. Il poema è quella cosa fatta dal fare stesso".</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Quindi, sembrerebbe, in breve, che la poesia è il fare. Così come la cucina lo è.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Non so a voi, ma a me pare che il peggio della vita è quando ci si sente immobili. Non parlo di onorevole stanchezza ma di quella che Joyce chiamerebbe paralisi. Recuperare invece, anche attraverso il significato della Pasqua, che è di rinascita, un movimento bello che è quello del fare le cose che servono a stare bene, mi sembra una buona idea. Ben vengano allora i libri che portano a questo, all'industriarsi e al costruire o custodire un po' di senso.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Buona Pasqua e letture. </div>
noemihttp://www.blogger.com/profile/00302409229536695180noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5170934046721548050.post-27913277890382307062017-04-03T17:44:00.002+02:002017-04-03T17:44:36.231+02:00Tazzina di sakè.<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRJgSnCSr9BxMp-tCu_G605oSECBEeHQk5a7I0n53ijmMH_bpUNSylN-d_-v8O3ZIM_xY3InjC82PUSI4Rf-Fhu8qnT4HYus8nYz2a3cRKK1aHL2-DLLwhGxK-LEqBmBIpTGGg9ASHSprq/s1600/himalaya.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="470" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRJgSnCSr9BxMp-tCu_G605oSECBEeHQk5a7I0n53ijmMH_bpUNSylN-d_-v8O3ZIM_xY3InjC82PUSI4Rf-Fhu8qnT4HYus8nYz2a3cRKK1aHL2-DLLwhGxK-LEqBmBIpTGGg9ASHSprq/s640/himalaya.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Vikram Seth, <i>Autostop per l'Himalaya</i>, Longanesi</td></tr>
</tbody></table>
<br />
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Aprile, diceva il poeta, è il più crudele dei mesi. Lo sapete voi che lavorate e anche voi che non lavorate. Mese difficile, di corse e tante cose da fare o da sperare di fare insomma per tutti c'è un bel carico di stanchezza.</div>
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<br /></div>
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A vederci però il lato positivo, è anche il mese della primavera, mite e colorata. </div>
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Insomma, mese di allergia e di allegria al tempo stesso. Non saprei, infine, dire nemmeno bene io il perché, ma aprile per me è un mese rosso. O meglio la parola "aprile", nella mia testa, è rossa, mentre la primavera è rosa e bianca. Ma bando alle divagazioni.</div>
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Ho ricevuto in lettura questo romanzo nel 2014 da <i>Longanesi </i>(ciò può far intuire i miei tempi di lettura oltre che la mole di arretrati che, benché mi ripeta "niente panico", può mettere ansia). </div>
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<br /></div>
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Però che bello, questo libro di viaggio e chi se ne importa se è "vecchio" secondo il rigido schematismo editoriale (non me ne vogliano gli amici editori, ma tant'è).</div>
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<br /></div>
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<i>Intorno a me ci sono mucchi di escrementi secchi di yak e cespugli di fiori gialli. Nel tardo pomeriggio la grandine scende da un cielo assolato. Siamo adesso vicino a Nagqu e il panorama è di nuovo a colori rossi e verdi così accesi da sembrare innaturali. Le acque piovane ristagnano in pozzanghere rosse, i rossi canali di scolo paralleli alla strada sono pieni; la strada stessa, una striscia rossa, si stende su un tappeto verde completamente piatto. Sull'orizzonte si staglia un picco di forma elaborata ma simmetrica, coperto di neve. Dei cavalli vengono condotti verso Nagqu, forse per la fiera annuale e per le corse che vi si tengono in questo periodo dell'anno.</i></div>
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<i><br /></i></div>
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In breve, Vikram Seth è uno scrittore indiano (nato a Calcutta nel 1952). Vi lascio <a href="https://www.youtube.com/watch?v=5VMqA823lUA"><b>qui </b></a>un'intervista su you tube in cui parla di amore, perdita e blocco dello scrittore. </div>
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<br /></div>
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<i>Autostop per l'Himalaya </i>è il suo racconto di viaggio che tocca un tragitto che va dalla Cina al Nepal. </div>
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Un viaggio che l'autore ha compiuto davvero nel 1981 prima di diventare famoso e di scrivere la gran parte dei suoi libri più letti.</div>
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Lo scrittore ama la lingua cinese e la studia all'Università di Nanchino, scoprendone i segreti. Ed è durante una gita organizzata dall'Università che gli viene la folle idea di tornare a piedi attraversando il Tibet e il Nepal. Farà l'autostop su mezzi di fortuna, dovrà spesso cambiare rotta e scoprirà diverse cose di sé e della propria esigenza di avventura. </div>
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<br /></div>
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E dunque mi è parso il libro giusto per il periodo giusto. Non lasciamoci travolgere troppo - se possibile - dalle nostre incombenze quotidiane e vediamo un po' cosa c'è al di là del nostro naso e del nostro Paese. Mi sembra un buon suggerimento nato dalla lettura di questo libro rosso come il cuore e come questo mese di fatica e di risvegli. </div>
noemihttp://www.blogger.com/profile/00302409229536695180noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5170934046721548050.post-58018959280249725382017-03-28T16:14:00.001+02:002017-03-28T16:14:16.242+02:00My Book Pride.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3pkb3QoNpM0ecAOZGZmcIj1l6Jxwcv1fUvH1pBkLDmUb3SpTTvFubNcMTucXtyhLQz5EDJeCGrTZcsmk030qAFa_WuJ5VO1bknyAazkoYNfS2DI32Jrxdi6ayhjd3A_C5Vq6ZJdsGL-NK/s1600/bookpride.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="392" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3pkb3QoNpM0ecAOZGZmcIj1l6Jxwcv1fUvH1pBkLDmUb3SpTTvFubNcMTucXtyhLQz5EDJeCGrTZcsmk030qAFa_WuJ5VO1bknyAazkoYNfS2DI32Jrxdi6ayhjd3A_C5Vq6ZJdsGL-NK/s640/bookpride.jpg" width="640" /></a></div>
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Sabato scorso sono stata a <a href="http://www.bookpride.net/" style="font-weight: bold;">Book Pride. </a>La <i>fiera nazionale dell'editoria indipendente, giunta alla sua terza edizione. </i></div>
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Tema: descrivi il tuo <i>Book Pride</i>. Svolgimento:</div>
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per me è stata un'occasione per tirare le fila o seguire un vecchio filo, flebile eppure mai spezzato.</div>
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<br /></div>
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Con cosa? Con la mia passione, con una passione che, come sapete voi che leggete, accomuna molti e con qualcosa di più. Con un'anima forse, mia e di molti, che ci porta tutti lì, dentro una casa-base. E allora non è un caso che il luogo che ospita la fiera si chiami proprio così: <i>Base</i>, a Milano.</div>
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<br /></div>
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Per voi che amate i libri: ci sarà un'immagine che vi riporta indietro, alle prime volte in cui avete capito che la lettura e in qualche caso la scrittura vi avrebbero accompagnati sempre, nel bene o nel male. A me viene in mente la scena di me bambina che guardo, dopo aver letto uno dei primi libri della mia vita, il rettangolo di cielo che si vedeva dalla casa dei miei nonni in campagna. Adesso non c'è più nessuno, né casa né persone, ma lo spicchio di cielo è sempre lo stesso e lo rivedo ancora, libro dopo libro, come la mia personale finestra sulla vita e sull'immaginazione.</div>
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<br /></div>
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Questa, chiamiamola così, passione è per quanto mi riguarda la cosa più simile che conosca al nostro stesso corpo, al nostro cuore e al nostro respiro. Non ci abbandona fino all'ultimo e poi chissà, proprio come il respiro, magari passa a qualcuno di nuovo, che ci vuole bene, ci rispetta. </div>
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<br /></div>
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Ma tornando con i piedi per terra. Sabato credo di aver confermato in cuor mio perché questa faccenda dei libri, delle fiere, del lavorarci, del conoscere, scoprire, rinnovare la curiosità e l'attenzione per le storie e la cultura continui a restituirmi senso e ragione, a condurre me e tutti quelli che c'erano dietro a quel filo colorato che attraversa le parole. </div>
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<br /></div>
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Credo che il motivo sia che i libri sono simboli. </div>
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Il simbolo della parte migliore di noi. Distillati di persone. Di valori ed emozioni, e progetti. </div>
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Frutti nutrienti (anche quando raccontano il peggio e il dolore).</div>
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Ecco, è un po' questo. Muovere passo dopo passo, ancora e ancora ogni anno in questi posti nuovi o vecchi, con persone sempre uguali e sempre diverse, amici o nemici, gentili o sprezzanti, amorevoli oppure ostili. Generosi, invidiosi, squali, vulnerabili. C'è un po' di tutto.</div>
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<br /></div>
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Ma i libri sono sempre lì, come pietre preziose o pietre miliari, a lasciarsi guardare e desiderare dagli scaffali. </div>
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<br /></div>
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Quanto a me, sono fortunata: qualche volta li ricevo in regalo. Altre volte li compro. Nella foto c'è un parziale mix del mio bottino. Ma a dispetto della crisi economica, della crisi dei valori e della crisi individuale, possiamo ancora guardarli, comprarne uno ogni tanto, farceli regalare, addirittura scriverli. Belli o brutti che siano, i libri sono lì a rispecchiare qualcosa di noi.</div>
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<br /></div>
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Possiamo diventarne i peggiori critici, ignorarli, tenerli vicini sul comodino. Come piccole guide sagge, loro accettano un po' di tutto e rinascono a ogni fiera, più fieri di prima.</div>
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWwbma0tBgitZigpODY4-yT8uWkYFJzOrKbGeQRO91DH35GpdUOQbO2bCfWhnp8aUdrZR4vGVZunm3Q72jRDG1i-2Afopprxhz_SNswxFmiqj7_XwPHuYRvv1s8GHMAZkaMTaNQG_E4xwd/s1600/teaser.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWwbma0tBgitZigpODY4-yT8uWkYFJzOrKbGeQRO91DH35GpdUOQbO2bCfWhnp8aUdrZR4vGVZunm3Q72jRDG1i-2Afopprxhz_SNswxFmiqj7_XwPHuYRvv1s8GHMAZkaMTaNQG_E4xwd/s640/teaser.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Ph. <a href="http://www.officinebiancospino.com/">Officine Biancospino. </a></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />noemihttp://www.blogger.com/profile/00302409229536695180noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5170934046721548050.post-46571145585454800172017-03-24T13:13:00.002+01:002017-03-24T13:13:30.851+01:00Poetry cafè.<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3VdijL5X1jGlW0aGJfAjYOiG2eKagpiQu6hAU_jdGNCJL4a_t_iFZG5Eq91DSND7_ddgq-XugJqWilF393UDc8GnsSU1tBAw4nph71drBMxCZDalp5R_fAnZHmgy8s0DXs0buoR6486EE/s1600/honey.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="358" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3VdijL5X1jGlW0aGJfAjYOiG2eKagpiQu6hAU_jdGNCJL4a_t_iFZG5Eq91DSND7_ddgq-XugJqWilF393UDc8GnsSU1tBAw4nph71drBMxCZDalp5R_fAnZHmgy8s0DXs0buoR6486EE/s640/honey.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><a href="http://www.tre60libri.it/generi/narrativa_generale/milk_and_honey_parole_damore_di_dolore_di_perdita_e_di_rinascita_9788867024032.php">Rupi Kaur,<i> milk and honey,</i> Tre60 - Tea</a></td></tr>
</tbody></table>
<br />
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<br /></div>
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<i>Milk and honey</i> di Rupi Kaur è un libro di poesie illustrate dall'autrice stessa, che firma anche la copertina, ed è molto bello. </div>
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<br /></div>
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Intendo: un bellissimo oggetto letterario che, nella cultura dell'immagine odierna, basterebbe ad acquisire valore in sé. </div>
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<br /></div>
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Questo libro però ha diversi aspetti in più da considerare, oltre alla pura bellezza. E ringrazio la casa editrice per avermelo inviato in lettura perché è stata un'esperienza interessante.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Uno di questi aspetti è la storia particolare dell'autrice. Si tratta di una ragazza indiana naturalizzata in Canada, dove ha compiuto studi universitari.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Fino a qui, niente da rilevare. Dopodiché, Rupi Kaur, appassionata di arte e scrittura, ha cominciato a postare i suoi lavori sui social, in particolare su <i>Instagram </i>dove in poco tempo ha conquistato un milione di follower.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E fin qui, niente da rilevare. No scherzo, il particolare è proprio questo. Si tratta di un cosiddetto caso editoriale nato dal web e arrivato ovunque. A quanto si legge dal risvolto di copertina, questo suo primo libro - inizialmente auto-pubblicato - è rimasto per nove mesi ai vertici della classifica del <i>New York Times.</i> Ed è in corso di pubblicazione in tutto il mondo. </div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ma com'è il libro? E cosa c'è dentro? </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ci sono tante poesie lunghe o corte la maggior parte corredate da una bella e incisiva illustrazione in bianco e nero. Le opere letterarie, tradotte da Alessandro Storti, sono suddivise in sezioni: <i>il ferire, l'amare, lo spezzare, il guarire.</i></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il ferire è la sezione più dura: le poesie parlano di violenza sulle donne e fanno molto male, sono lucide, vere. </div>
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<br /></div>
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A me è piaciuta un po' di più l'ultima parte, ma non faccio testo: a scuola ero di quelli che preferivano il Paradiso all'Inferno (e pure adesso, lo ammetto).</div>
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<br /></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>il mondo </i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>ti dà</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>tanto dolore</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>ed ecco che tu</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>ne fai oro</i></div>
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<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>- non c'è cosa più pura</i></div>
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<i><br /></i></div>
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<br /></div>
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Questa piccola poesia appartiene alla mia sezione preferita, l'ultima, quella delle poesie più luminose, fiduciose e naif, quella che alla fine mi ha colpita, per la tenerezza e il coraggio. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
In generale, sono poesie dirette, potenti, semplici. Volendo essere cinici: ingenue. </div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
Personalmente, non so giudicare e men che meno capire se un lavoro artistico o letterario sia buono perché di successo o viceversa, insomma, non ho preconcetti. Alcune poesie le ho trovate stupende e sapienti altre stucchevoli. Il libro in generale mi ha colpita e intrattenuta: non so se resterà nella storia della letteratura mondiale o in quella del web. Ovvero non so se il numero dei follower e dei compratori decreti per davvero il successo di un libro. C'è chi lo sostiene. Non mi annovero tra questi.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ho conosciuto molti autori e spesso quelli che vendevano tanto lo meritavano (secondo il mio gusto) altrettanto spesso no. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Quello che davvero ho apprezzato in questo libro è l'audacia e la voglia di scrivere tutto, tanto, amorevolmente. L'autrice è un'artista pura, secondo me, e lo è in modo fresco e spontaneo. Sono quelle le creature con cui, letterariamente, di più mi sento affine.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Spero la lettura vi coinvolgerà come ha fatto con me!</div>
<br />
<br />
<i>la tua arte</i><br />
<i>non sta nella quantità di gente che</i><br />
<i>apprezza la tua opera</i><br />
<i>la tua arte</i><br />
<i>sta nel fatto</i><br />
<i>che il tuo cuore apprezzi la tua opera</i><br />
<i>che la tua anima apprezzi la tua opera</i><br />
<i>sta nella tua onestà</i><br />
<i>verso te stesso</i><br />
<i>e non</i><br />
<i>devi mai</i><br />
<i>barattare l'onestà</i><br />
<i>con l'immedesimazione</i><br />
<i><br /></i>
<i>- a tutti voi giovani poeti</i><br />
<br />
<br />
<br />noemihttp://www.blogger.com/profile/00302409229536695180noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5170934046721548050.post-41164312971254911682017-03-17T14:26:00.001+01:002017-03-24T12:37:31.380+01:00Chicchi di caffè.<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgf0D6zvqpeiOUDQklbAsJckYa1AXhefL_FRMgd3d3uHA4poILvKZEE_PUTVEwNDcOe5egBZ1WMQCKv6WW77-ETYU_ooqhSdFhx2q-dyCB5TJh0jJSZWX9JwafyuvD0Y_gZypdWemQKbrbR/s1600/cognettilevi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="384" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgf0D6zvqpeiOUDQklbAsJckYa1AXhefL_FRMgd3d3uHA4poILvKZEE_PUTVEwNDcOe5egBZ1WMQCKv6WW77-ETYU_ooqhSdFhx2q-dyCB5TJh0jJSZWX9JwafyuvD0Y_gZypdWemQKbrbR/s640/cognettilevi.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><a href="http://www.einaudi.it/speciali/Paolo-Cognetti-Le-otto-montagne">Paolo Cognetti, <i>Le otto montagne (copertina di Nicola Magrin)</i>, Einaudi</a> - Primo Levi, <i>Opere I</i>, Einaudi</td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Ieri sera sono stata al grattacielo <i>Intesa Sanpaolo</i> di Torino per ascoltare una delle commemorazioni per il trentennale dalla scomparsa di Primo Levi. Leggeva Fabrizio Gifuni che avevo già potuto ascoltare con interesse nel suo spettacolo su Gadda e il teatro a<a href="http://www.pordenonelegge.it/la-fondazione/donazioni?gclid=CjwKEAjwkq7GBRDun9iu2JjyhmsSJADHCD_HFhlmxfJYTK2Tsp3cwm_fq57zQn0i6o4RCeejLOrJPhoCeC_w_wcB"> </a><b><i><a href="http://www.pordenonelegge.it/la-fondazione/donazioni?gclid=CjwKEAjwkq7GBRDun9iu2JjyhmsSJADHCD_HFhlmxfJYTK2Tsp3cwm_fq57zQn0i6o4RCeejLOrJPhoCeC_w_wcB">pordenonelegge</a> </i></b>qualche anno fa e ho trovato dentro la parte in modo magistrale. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Quale parte? Quella della voce più significativa del secolo scorso a proposito di alcuni temi fondamentali per la nostra cultura internazionale: la Shoah prima di tutto (si definiva "scrittore d'occasione" in tal senso, come ha ricordato nell'introduzione all'evento Domenico Scarpa) e il lavoro, proponendo ai lettori il capolavoro più dettagliato che si possa leggere sull'argomento, ovvero <i>La chiave a stella</i>, di cui Gifuni ieri sera ha letto un brano. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Primo Levi ha una voce che molti conoscete e che ieri sera attraverso l'interpretazione di Gifuni ha divertito e incantato tante persone e continua a farlo mentre il tempo passa e sono trenta gli anni dalla sua morte. Ascoltare le parole del protagonista del libro, Libertino Faussone, battilastra originario delle valli del Canavese, a me personalmente ha riportato anche indietro alla mia infanzia. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Vengo da quelle valli lì e mi è parso di ascoltare le storie dei miei antenati. Un tuffo nel passato intimo e in quello collettivo dove l'attaccamento al mestiere e all'ironia sottotono ma a tratti folle tipica dei piemontesi rende la vita degna di essere vissuta.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Gifuni ha anche letto alcuni brani estratti da <i>Il sistema periodico</i>. <i>Idrogeno </i>e <i>Titanio </i>in particolare.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Ma la mia mente in verità è andata a <i>Ferro </i>perché ci ho visto, e <a href="http://www.laricerca.loescher.it/letteratura/1420-paolo-cognetti-e-primo-levi-la-montagna-scuola-di-amicizia.html"><b>non sono l'unica</b></a>, netti riferimenti in un libro contemporaneo che sto leggendo da mesi (seppur breve) e che oggi ho finito accumulando un importante ritardo sul resto del mondo - ma c'è da dire, a chi fosse interessato alla faccenda, che nel mio sito ho esposto personali teorie sulla lentezza libresca e dunque sono giustificata - per gli stolti che se lo fossero perso, eccolo <a href="http://www.noemicuffia.it/">qui</a>. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">In <i>Le otto montagne</i> di Paolo Cognetti c'è tanto del racconto <i>Ferro </i>di Primo Levi, in modo dichiarato, come omaggio, per quel che ne so dai racconti di amici che hanno ascoltato le presentazioni dell'autore. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Ci sono quindi due storie semplici di amici che si dividono tra la montagna e le diverse aspirazioni secondo la leggenda delle otto montagne che un trasportatore di galline nepalese nella valle dell'Everest racconta a uno dei protagonisti. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">In sintesi, c'è chi nella vita attraversa i diversi paesaggi belli o impervi di otto montagne senza mai poter tornare indietro e chi invece sale su un unico monte altissimo, il Sumeru. E la domanda è: quale dei due ha imparato di più?</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">In entrambi i racconti ci sono coppie di amici che seguono i due percorsi diversi: le peregrinazioni della città con le sue fascinazioni e ambizioni talvolta tradite e la salita impervia e solitaria di una vita tutta incentrata su un unico luogo e obiettivo, per quanto talvolta disatteso. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Bruno e Pietro, come Sandro e Primo alle prese con la crisi economica e valoriale di oggi a confronto con il fascismo e le leggi razziali di allora. Amici che lottano contro una società dura, aspra. E la montagna equanime. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Mi piacerebbe poter scrivere di più ma rimando alla lettura dei testi e al documentarvi in prima persona su questi lavori in modi diversi così puliti. Mi limito a consigliarveli, senza paura del tempo lento che, al pari di una salita in montagna, richiedono. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjblAS-8zhxOjr8S8W34yzFBvqBsEwRtZWJFZ62xYLCReRVaj92M5e1MS8h67hhqXvJbNroAGYD4Mt2OOmlIyWzvfD-geFgw2pCmywuyNmTkKwE0VlA36HcAA_RF8qEo8TqDz1lS2ZjYi7t/s1600/gifuni.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjblAS-8zhxOjr8S8W34yzFBvqBsEwRtZWJFZ62xYLCReRVaj92M5e1MS8h67hhqXvJbNroAGYD4Mt2OOmlIyWzvfD-geFgw2pCmywuyNmTkKwE0VlA36HcAA_RF8qEo8TqDz1lS2ZjYi7t/s320/gifuni.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<b>[Grazie a <i><a href="http://www.stilemarete.it/">Stilema </a></i>per l'invito a partecipare a questo evento]</b></div>
noemihttp://www.blogger.com/profile/00302409229536695180noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5170934046721548050.post-35645554044941982862017-03-10T14:01:00.003+01:002017-03-10T14:42:54.288+01:00Post del cuore: Crowdfunding mon amour<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrbdq80_QOODPgymWUWp5slh71ABtZ0t7xanQKEky7QtY5-UPXF0yliSet14fKd2hKludWjk005aGofl7nVDedWoGgMeEpGOxtfxce2XtcOdRyWBfQgP7np4QYHNrWODTDWctdjhZTi3O7/s1600/postdelcuore.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrbdq80_QOODPgymWUWp5slh71ABtZ0t7xanQKEky7QtY5-UPXF0yliSet14fKd2hKludWjk005aGofl7nVDedWoGgMeEpGOxtfxce2XtcOdRyWBfQgP7np4QYHNrWODTDWctdjhZTi3O7/s640/postdelcuore.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><a href="http://www.officinebiancospino.com/">ph Officine Biancospino</a></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Amici, amici. Se frequentate l'Internet, ma anche la vita là fuori, vi sarete forse accorti di quanti crowdfunding si stiano attivando per finanziare diversi progetti. La raccolta fondi online è una modalità di finanziamento di progetti virtuosi che mi incuriosisce molto. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ho scoperto questo metodo qualche anno fa vedendolo praticare dalla mitica Maria Popova, una delle più famose blogger letterarie del mondo con il suo <b><a href="https://www.brainpickings.org/">Brain Pickings</a>. </b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>A colpirmi fu il disclaimer, la breve frase con cui spiegò le motivazioni della scelta di farsi finanziare dai suoi lettori: "Brain Pickings rimane gratuito e privo di pubblicità e mi richiede centinaia di ore mensili di lavoro per fare ricerca e scrivere e centinaia di dollari per sostenermi"</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: justify;">
Confesso che ci ho pensato anche io qualche tempo fa: proporre a voi lettori un aiuto per portare avanti <i>Tazzina-di-caffè</i>. Al momento infatti, come molti, svolgo diversi lavori per sostenermi, anzi se volete date un'occhiata <a href="http://noemicuffia.it/"><b>al mio sito</b></a> (che ne pensate?) e se siete in cerca di servizi editoriali non esitate a contattarmi per una collaborazione :).</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ci sto ancora riflettendo e prima o poi magari mi lancio per vedere se è possibile finanziare qualche progetto editoriale che ho in mente e al quale tengo in modo particolare.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per ora però ci tengo a consigliarvi, tra le tante (davvero tante, tante e mi perdoni chi non riceve risposta nell'immediato perché tantissime notifiche e mail purtroppo mi sfuggono oppure non trovo il tempo materiale per dare una risposta degna) segnalazioni che ricevo ogni giorno, tre progetti di crowdfunding di idee bellissime che meritano secondo me tutta la nostra attenzione. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Come forse sapete, se ricordate<b><a href="http://www.cinemaitaliano.info/news/26669/serata-speciale-di-speedfunding-per-resistenza.html"> questo evento,</a> </b>ci tengo da sempre, per quanto possibile, a segnalarvi progetti di finanziamento in cui credo e che secondo me rendono il mondo un posto migliore. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Eccoli qui:</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b> - <a href="https://www.eppela.com/it/projects/11448-un-film-sulla-strada-di-oz">Il grande Oz, Storie di Supereroi</a> - </b>Questo crowdfunding riguarda la realizzazione o per meglio dire la finalizzazione di un film importante! I protagonisti sono cinque Supereroi, cioè cinque bimbi colpiti da gravi malattie e ospiti di <a href="http://www.casaoz.org/">CasaOz</a>. Per tutte le info sul progetto andate<b> -----> <a href="https://www.eppela.com/it/projects/11448-un-film-sulla-strada-di-oz">qui</a> - c'è tempo fino al 18 marzo</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b> - <a href="https://www.eppela.com/it/projects/12354-festival-slavika-2017">Festival Slavika</a> - </b>Se siete di Torino (ma anche no, considerato il pubblico assai internazionale del locale) conoscerete senz'altro il Polski Kot, uno dei punti di riferimento della cultura italo-polacca ma non solo in città. L'associazione culturale Polski Kot ha ideato Slavika, il festival delle culture slave. Concerti, libri, film, dibattiti e buon cibo meritano il nostro sostegno per promuovere sempre di più una cultura dal valore inestimabile. <b>C'è tempo fino al 16 marzo</b>. Per contribuire, andate<b> <a href="https://www.eppela.com/it/projects/12354-festival-slavika-2017">qui</a></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
- <a href="https://community-fund-italia.aviva.com/voting/progetto/schedaprogetto/16-927#">Bar Sociale Via Baltea </a><b> - </b>In Via Baltea 3 ho passato negli ultimi due anni una quantità incalcolabile di tempo. Conduco da lì la mia trasmissione radiofonica <i><a href="http://www.radiobandalarga.it/programma.php?id=469">Tazza Grande</a> </i>perché c'è una delle molte sedi itineranti di Radio Banda Larga ma non è solo questo. Ci sono tantissimi progetti di integrazione sociale, aggregazione, cultura, intrattenimento e in generale benessere psicofisico. Per questo progetto si può esprimere un voto su <i>Aviva Community Fund</i> e spero proprio darete la vostra preferenza perché Via Baltea rende la città più bella e accogliente.<b> Votate, votate fino al 10 maggio <a href="https://community-fund-italia.aviva.com/voting/progetto/schedaprogetto/16-927#">qui</a>!</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Spero che questi tre progetti vi entusiasmino quanto hanno fatto con me!</b></div>
noemihttp://www.blogger.com/profile/00302409229536695180noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5170934046721548050.post-76949284480012713652017-03-07T16:10:00.004+01:002017-03-07T16:10:55.942+01:00Il sonnellino - un racconto in collaborazione con Dompé per #fightforlight<div style="text-align: justify;">
Il racconto che state per leggere, come vi accennavo nel post precedente, è stato scritto in collaborazione con <b><a href="http://www.dompe.com/we-care/615_in-the-woods.html">Dompè</a> </b>per la campagna <i>#fighforlight. </i><b>Dompè</b>, come forse già saprete, è una delle più importanti aziende biofarmaceutiche italiane e da anni conduce - oltre ai diversi altri ambiti in cui opera - anche un'importante attività di ricerca e sviluppo sulle malattie rare dell'occhio. Ha portato avanti, inoltre, proprio gli studi per i quali, nel 1986, Rita Levi Montalcini ha vinto il Premio Nobel per la Medicina.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
La campagna <i>#fightforlight </i>in particolare vuole sensibilizzare le persone a proposito delle malattie rare dell'occhio e sono felice di potervi partecipare anche io. Come avete letto nel post sul<i> #RareDiseaseDay, </i>la giornata delle malattie rare, che cade ogni ultimo giorno di febbraio, ho preso parte all'evento di presentazione di un video che descrive in forma narrativa la ricerca della luce. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe width="320" height="266" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/YIOA9ajZ0Gw/0.jpg" src="https://www.youtube.com/embed/YIOA9ajZ0Gw?feature=player_embedded" frameborder="0" allowfullscreen></iframe></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Lo trovate sia nel post del 28 febbraio che qui, per chi se lo fosse perso!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E la mia partecipazione, come quella di altri autori e blogger coinvolti, prosegue con la scrittura di una storia ispirata al video e alla ricerca della luce nell'oscurità.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Prima di me, ha cominciato questa maratona di narrazioni, Cristiana Calilli del blog <i>100% mamma </i>con il racconto<i> La semina</i>, che trovate <b><a href="http://centopercentomamma.it/la-semina/">qui</a>. </b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Oggi invece tocca a me e sono felice di farvi leggere il mio lavoro. Se seguirete i miei canali social, vi segnalerò di volta in volta tutti i racconti che si susseguiranno in questa avventura emozionante. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Spero vi piacciano le nostre storie. Buona lettura!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div align="center" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 14pt;"><b><br /></b></span></div>
<div align="center" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 14pt;"><b>Il
sonnellino</b></span></div>
<div align="center" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="center" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="justify" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="center" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="justify" class="western" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPw-ne9CiBmf4JofQA1FvM7K-_NsVz6PaV-dHMmSblbXeqHT7o2KY5Wptbgb5ty_XOIW7YC3OMSjjvK93UuDvv1Kfj-A-QIunW7NmxZTQIYi8C0gmtxWDx1H-X7zvN9uViYhsnwMeZV9yP/s1600/sonnellino.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="277" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPw-ne9CiBmf4JofQA1FvM7K-_NsVz6PaV-dHMmSblbXeqHT7o2KY5Wptbgb5ty_XOIW7YC3OMSjjvK93UuDvv1Kfj-A-QIunW7NmxZTQIYi8C0gmtxWDx1H-X7zvN9uViYhsnwMeZV9yP/s320/sonnellino.jpg" width="320" /></a>
Oggi per la prima volta nella sua vita, mia figlia Sara è rimasta
tutto il pomeriggio all'asilo. Di solito, lavoro solo al mattino e la
bambina rimane con me. Pranziamo insieme e dopo facciamo il
sonnellino, lei nel suo lettino, io sul divano. Oggi però è diverso
e l'ho dovuta lasciare per andare a portare la macchina dal
meccanico: mio marito aveva una riunione e non poteva farlo nessuno.
L'ho accompagnata la mattina con una strana sensazione. Lei era
tranquilla, quella agitata ero io e non capivo il perché. Più tardi
però, dopo averla salutata, quando sono rimasta sola in macchina, è
tornato alla mia mente un ricordo lontano, quando anche io alla sua
età sono rimasta la prima volta a dormire all'asilo. Erano le due e
mezza. Tornati dalla mensa, la maestra ci ha fatti mettere nelle
brandine e, con un gesto per me del tutto inaspettato, ha spento la
luce. Fu uno scatto, come un portone scuro che mi si chiudeva di
fronte. Di colpo, mi misi a piangere. La maestra non parlava, diceva:
- Shhhhh. Io guardavo e non vedevo nulla. Quando, dopo qualche
secondo i contorni delle cose sembravano più nitidi, tutto mi pareva
diverso da prima. La maestra, in lontananza seduta alla cattedra con
le braccia conserte, mi pareva una strega. Ebbi un sussulto, morsi il
lenzuolo per non sentire la paura ma era inutile. Il bimbo sdraiato
accanto a me dormiva e in quella oscurità a me pareva un piccolo
lupo che ringhiava. Il cuore mi batteva forte, tutti i rumori erano
amplificati e volevo essere da un'altra parte. Quel pomeriggio non
passava mai, cominciai a sentire una musica simile a una pubblicità
della televisione: ero io stessa che cantavo per consolarmi. La
maestra si avvicinò e mi disse ancora: - Shhhhhhh. Non sapeva che a
casa dormivo con la lucina accesa e non ebbi il coraggio di
confessarlo. Affondai la fac<span lang="it-IT">c</span>ia nel cuscino
che mi sembrava avesse un cattivo odore. Rimasi così un tempo
interminabile, piena di lacrime fino a che:
</div>
<div align="justify" class="western" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="justify" class="western" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
- Click.</div>
<div align="justify" class="western" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
- Mamma?</div>
<div align="justify" class="western" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Era lei, mia madre, con il mio cappottino tra le braccia e il suo
sorriso bello, felice, profumato del vento di fuori e i capelli
perfetti, chissà, forse aveva approfittato di un'ora libera per
andare dal parrucchiere. Da quel giorno la mia vita cambiò per
sempre: la notte stessa chiesi di spegnere la lucina. Pensando a mia
madre, dopo la mia commissione, sono andata a prendere Sara. Le ho
chiesto se avesse avuto paura e mi ha risposto di no. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span id="goog_1234300369"></span>noemihttp://www.blogger.com/profile/00302409229536695180noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-5170934046721548050.post-511397959529507922017-02-28T09:17:00.001+01:002017-02-28T09:17:22.756+01:00Giornata delle malattie rare 2017 - #fightforlight<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe width="320" height="266" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/YIOA9ajZ0Gw/0.jpg" src="https://www.youtube.com/embed/YIOA9ajZ0Gw?feature=player_embedded" frameborder="0" allowfullscreen></iframe></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Oggi è il <i>#RareDiseaseDay</i> ovvero la #<i>GiornataDelleMalattieRare.</i> Ricorre l'ultimo giorno di febbraio, perché in effetti è un giorno raro e può cambiare di anno in anno.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L'anno scorso era bisestile e c'è stato un 29 febbraio, in quel giorno avevo <a href="http://eccomimi.blogspot.it/2016/02/rarediseaseday.html">scritto un post </a>sull'argomento che per diverse ragioni mi sta a cuore. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Questa volta voglio parlarvi di <i>In the Woods</i> e della campagna <b>#fightforlight.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sto facendo infatti un lavoro, insieme ad altri autori e blogger, con <a href="http://www.dompe.com/" style="font-weight: bold;">Dompé </a>che è una delle più importanti aziende biofarmaceutiche in Italia e si occupa di portare avanti la ricerca sulle malattie rare spesso orfane di cura.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
In particolare, la campagna <b>#fightforlight</b> vuole porre l'accento - accendere la luce e la sensibilità - sulle malattie rare degli occhi. Quando viene a mancare la luce siamo sperduti, la sua torcia sul mondo non ci può più guidare e rischiamo di sentirci molto male e soli.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il video che vedete in alto è stato realizzato da <a href="http://www.saatchi.it/">Saatchi & Saatchi </a>per la regia di Roberto Saku Cinardi, l'attore è Gabriele Mainetti e vuole proprio descrivere questa sensazione di smarrimento tra i bivi e gli angoli oscuri un simbolico bosco di notte.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Tuttavia, l'arte, l'attenzione, la parola possono fare qualcosa, anzi molto. Sono felice quindi di poter dare anche io il mio contributo e accendere la mia torcia: una torcia sola, si sa, è poca cosa ma tante torce accese possono davvero fare la differenza e illuminare il buio. La luce è un'entità così ricca di significati, valori, sfaccettature che rifletterci su, letteralmente, è una stupenda sfida creativa e umana.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Se mi seguite allora nei prossimi giorni potete leggere di più e in forme particolari anche il mio contributo narrativo. E vi segnalerò naturalmente i lavori degli altri partecipanti a questo progetto.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Spero che il video vi piaccia e che possiate diffonderlo e condividerlo con quante più persone possibili anche voi con l'hashtagh <b>#fightforlight </b></div>
<div>
<br /></div>
noemihttp://www.blogger.com/profile/00302409229536695180noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5170934046721548050.post-31876706379519288312017-02-21T12:38:00.000+01:002017-02-21T12:38:26.593+01:00Latte macchiato: c'era una svolta<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyT06TsX3hiD7b2OvQUtBwE1yK0-403EzLlrQwl8ouMOd1xfFIQ-sL5M3yp_B5v5mUdk6ylnLiF2MQ8CsrbNK0cPn-hTqZXxwRR794rhB95GwaXSjh_Flrpiyx9CQu3ZquEmgWpWpVdwc2/s1600/svolta.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyT06TsX3hiD7b2OvQUtBwE1yK0-403EzLlrQwl8ouMOd1xfFIQ-sL5M3yp_B5v5mUdk6ylnLiF2MQ8CsrbNK0cPn-hTqZXxwRR794rhB95GwaXSjh_Flrpiyx9CQu3ZquEmgWpWpVdwc2/s640/svolta.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><a href="http://www.quellidelsabato.it/">A.A.V.V., <i>C'era una svolta</i>, Gusti Diversi - Quelli del sabato</a></td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Torna <i>#LatteMacchiato</i>, una rubrica dedicata alla letteratura per bambini e ragazzi che possono già bere una goccia di caffè dentro il loro latte mattutino! Quella che vedete in foto in realtà è una tazza di cioccolata calda, che ho bevuto sfogliando questo bel libro. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Diciotto ragazzi del gruppo <i><a href="http://www.quellidelsabato.it/"><b>Quelli del sabato</b></a> - </i>un'associazione bellissima che dal 1992 si occupa di occasioni di incontro, crescita e perché no anche divertimento per persone con difficoltà, con sede a Bellinzago Novarese e che dal 2010 ha ampliato le proprie attività strutturandosi anche sul fronte delle problematiche del lavoro e dell'integrazione e della comunicazione - hanno preso in mano diciotto fiabe molto famose - <i>La bella addormentata</i>, <i>Peter Pan</i>, <i>Il gatto con gli stivali</i> e molte altre - e le hanno riscritte. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
[Una nota a margine: in fondo, il senso e il valore della creazione letteraria non è forse questo? La collaborazione tra chi scrive e chi legge al fine di dare una seconda o terza o quarta possibilità ai personaggi e alle trame].</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
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A completare l'opera, diciotto scrittori italiani - Ester Armanino, Emiliano Poddi, Lella Costa e molti altri - ci hanno messo lo zampino e il risultato è stata una vera svolta.</div>
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Un gioco molto arguto della mente, dell'immaginazione e anche dell'emotività è secondo me infatti quello di provare a ipotizzare finali diversi alle storie. Non solo quelle letterarie, ma anche agli accadimenti della vita. Questo gioco può essere davvero utile a rimettere le cose in prospettiva, a restare vivi e svegli e a concedersi e in questo caso a concedere a piccoli e grandi lettori, un finale diverso, qualche volta magari più felice, più opportuno. </div>
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Le storie, neanche a dirlo, sono scritte proprio bene. Ed è davvero interessante l'introduzione sentita e intelligente di Laura Pezzino. Per non parlare delle delicate e colorate illustrazioni di <a href="http://www.hikimi.it/">Hikimi</a> che fanno la differenza in questa opera che sta giustamente riscuotendo un ottimo successo di lettori e personalmente ne sono davvero contenta, augurando di raggiungere ancora tante teste e tanti cuori.</div>
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Una nota di colore e anche un po' di vanità: nella stessa domenica in cui su<a href="http://www.corriere.it/la-lettura/"> <i><b>La Lettura del Corriere della Sera </b></i></a>è uscito un bell'articolo di Alessia Rastelli proprio su <i>C'era una svolta</i>, ero presente anche io nella altrettanto bella rubrica di Nathascia Severgnini <i>I(n)stantanee. </i></div>
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-YuuP3-xG5pZ2cnjR4dXS7PANQCg7MX23n23hP5efbN0qrkD1KYI2pLYIYkP6_U9F8QqCw6TNalrlnd6RnO65EhSxN5B2AD49Ili7ghRw5G_3-qCnmxFkDrrvH14k9raHRbm0yauuD5Mu/s1600/svolta_corriere.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="310" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-YuuP3-xG5pZ2cnjR4dXS7PANQCg7MX23n23hP5efbN0qrkD1KYI2pLYIYkP6_U9F8QqCw6TNalrlnd6RnO65EhSxN5B2AD49Ili7ghRw5G_3-qCnmxFkDrrvH14k9raHRbm0yauuD5Mu/s400/svolta_corriere.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
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noemihttp://www.blogger.com/profile/00302409229536695180noreply@blogger.com0