lunedì 27 ottobre 2008

Filippo/7.

Era troppo tardi per pensare a qualsiasi cosa. Ma anche per muoversi. Filippo l'aveva afferrata al braccio e stringeva così forte da far cadere a terra il telefonino. Che si era aperto in due sul pavimento come il guscio nero di una cozza.

- ah.

Era riuscita a dire Celeste. Ma Filippo aveva preso dalla tasca un boccetto simile a quelli di un profumo da viaggio, un campioncino, e aveva spruzzato una sostanza acida nei suoi occhi. In un momento che non finiva mai, sono rimasti in silenzio a guardarsi.
Celeste aveva la nausea e non capiva più bene dove si trovasse. Filippo aveva nello sguardo il vuoto scuro di chi esegue un semplice lavoretto come fosse al tempo stesso molto importante e di nessun peso. Con precisione e indifferenza. Con professionalità seriale e noia estrema. MTV proseguiva la sua estenuante rotazione estiva. Nessuno in strada si accorgeva di nulla.

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