Christopher Hitchens e Martin Amis, nei primi anni Settanta, lo chiavano "terrore del barbonismo". Anche io nel mio piccolo ho il terrore di finire male. Di non guadagnare mai abbastanza per vivere. Di invecchiare come quelle streghe ai bordi delle strade con i capelli lunghi e grigi che danno da mangiare ai gatti. E se volete saperlo ho anche il sospetto che quando nessuno le vede dividano il desco con i loro piccoli rognosi protetti a quattro zampe.
A Vercelli c'è una vecchia signora un pò strega un pò befana un pò barbona che da 30 anni è uguale, non invecchia più.
RispondiEliminaHa la caratteristica di girare con una bici dell'anteguerra, fermarsi davanti a ogni chiesa e rotolarsi per terra per lodare il Signore.
Io la chiamo Rotowash.
Rovista anche nei cassonetti.
Eppure si dice possegga diversi appartamenti.
Chissà... in ogni caso se invecchierai in povertà chiamami che un pasto caldo te lo offro volentieri!
...so che non dovrei ridere di queste cose, ma il soprannome che dato??? uhahahahahahah.
RispondiEliminaTorno seria. Poverina, andrebbe seguita dai servizi sanitari...
è un ansia abbastanza comune,sai!?
RispondiEliminaIo al contrario sono animato spesso dalla voglia di lasciar tutto e vivere per strada.
mi consolo... davvero vivresti per strada? lo capisco, ma al momento mi terrorizza. grazie per la visita :))
RispondiEliminain un mondo migliore sarebbe attuabile in totale serenità..
RispondiElimina(arrivato da twitter ero convinto che fosse un post recente,c'ho messo n'oretta a notare la data! ^^)
hehe sì, il post è vecchio, ma il terrore è attualissimo!!!
RispondiEliminaSì comunque è vero, in un mondo diverso saremmo tutti liberi di girare dove e come vogliamo.