lunedì 30 marzo 2009

Esercizi di sopravvivenza/3.

Tutti hanno credo, consapevolmente oppure no, il proprio posto segreto, quel punto della città in cui inspiegabilmente si sentono un po' più allegri o speranzosi. Il mio è Piazza Robilant. Una piazzetta piccola e tonda di passaggio dove non c'è nulla di significativo da ricordare, salvo forse una vecchia giostrina dei cavalli che gira indefessa d'estate e d'inverno. Quattro panchine in croce e un bar-gelateria all'angolo dove ogni tanto mi prendo un caffè o un gelato quando ne ho realmente bisogno. Girare per quella piazza e in quelle vie che ci si immettono mi fa sentire come un globulo rosso che si mette a circolare nelle vene e nelle arterie della città riprendendo vita e rivitalizzando la circolazione bloccata e svaporata. Se prima i pensieri e le sensazioni sembravano sgonfiati e privi di una direzione, dopo una passeggiata lì riprendono la retta via e scopro sempre qualcosa che avevo dimenticato.

2 commenti:

  1. CIAO, SCRIVI TROPPO DIFFICILE, ANCHE SE HO CAPITO COSA VUOI DIRE,
    HAI VISTO CHE PAROLA BRUTTA CHE HANNO SCRITTO "VA DUCE". VERIFICA PAROLA.

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  2. Ma se hai capito allora non è troppo difficile...peppia :)

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