Faccio outing: sono un orso, non una peppia torinese (di Borgo Sanpaolo) di 29 anni, come credevano alcuni. No, no, io sono un orso Grizzly dei più grossi, cattivi e minacciosi. Mangio gli alveari con il miele e le api dentro, non mi fa paura niente. Vivo in una grotta in solitudine, come si conviene a un vero orso. Mi gratto la schiena contro gli alberi.
Però al tempo stesso amo certe persone con tutto il mio cuore e la loro compagnia, quando ce la faccio a uscire dalla mia tana, mi illumina gli occhi solitamente sbarrati, appunto da orso in letargo.
Mi chiedo allora: si può essere orsi delle foreste, come me, e al tempo stesso amare gli amici e i parenti così tanto da avere le lacrime in tasca e sperare tutto il bene per loro sempre, e da sempre senza dubbi e senza arretrare?
Ai posteri l'ardua sentenza.
Però al tempo stesso amo certe persone con tutto il mio cuore e la loro compagnia, quando ce la faccio a uscire dalla mia tana, mi illumina gli occhi solitamente sbarrati, appunto da orso in letargo.
Mi chiedo allora: si può essere orsi delle foreste, come me, e al tempo stesso amare gli amici e i parenti così tanto da avere le lacrime in tasca e sperare tutto il bene per loro sempre, e da sempre senza dubbi e senza arretrare?
Ai posteri l'ardua sentenza.
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