mercoledì 13 gennaio 2010

Caffettiera.




Caffettierina mia, rossa, tu sei il faro nell'oceano scuro delle nove del mattino. Arrivo da te con la mia zattera ancora popolata dai personaggi strani e crudeli dei sogni (questa notte: un tizio tremendo con la faccia e le braccia tutte blu). Man mano che mi avvicino alla tua mite e fiera postazione in cucina, trovo il coraggio di spingerli giù nell'acqua mossa e fredda e di nuotare fino a te, che mi tiri su, che mi aiuti a svegliarmi per bene, che mi aiuti a ritornare, come si suol dire, con i piedi per terra. Una volta un brutto ceffo mi aveva definita "una tazzina di porcellana". Ma aveva ragione: quella tazzina sono sempre io, ogni giorno, alle nove e dieci diventiamo una cosa sola. A me non dispiace: inizia la mia giornata, inizia la mia vita.

6 commenti:

  1. Il brutto ceffo ora è in galera.
    Altra buona ragione per brindare col caffè.
    Hugs,
    d

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  2. e in galera c'è ancora qualcuno che ci deve andare ...e quanto è vero Iddio, ci andrà
    il fer

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  3. sembra un citazione di un film con Al Pacino! eheheheheheheh

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