martedì 7 settembre 2010

Alveare.

La mia mente è sempre stata come un alveare ronzante di pensieri, dubbi, sensi di colpa, inquietanti percezioni, terrori, paure di varia entità, pungenti dolori e spazi vuoti. Era complicato. Agire, in qualsiasi direzione, rasentava l'impossibile.

Oggi no, ed è un po' come se le api avessero tolto il disturbo.

Quello che mi auguro, chiaramente, è che abbiano lasciato qualcosa di buono, almeno, dopo tutti questi anni di convivenza forzata. Ad esempio il miele. Mi sto quindi occupando di cercare questo miele, e se c'è, di usarlo quando serve - a me piace metterlo nel caffè, al posto dello zucchero, ma solo in rare occasioni e in inverno.

Si capisce qualcosa? In ogni caso, buona giornata anche a voi :)



6 commenti:

  1. Certi giorni tutto si placa, tutto si svuota.
    Come se un palloncino si gonfiasse dentro alla testa spingendo fuori pensieri, dubbi, ansie e paure.
    Il cuore rallenta e i rumori sono ovattati e tutto, intorno a noi, sembra irreale.
    Qualcosa di buono, da qualche parte, sta aspettando di uscire allo scoperto.

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  2. Già! Grazie per queste parole! :)

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  3. Bello il paragone mente-alveare!
    vedrai che lo troverai presto il miele che hanno lasciato le api!
    Baci Baci

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  4. certo che si capisce. E' molto profondo e si capisce benissimo.
    Mi fa piacere che il ronzio si sia placato ... ed il miele è buono e fa bene.
    Ciao
    PS: ho iniziato nuovamente a correre ... anche questo fa andare via le api ... spero che la pigrizia non mi colga.

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  5. Ma grazie, di cuore. P.S. mi fa piacere che corri, e vedrai che la pigrizia non ti coglierà :D

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