Ciao a tutti!
Senza tante premesse, volevo dire che il blog Tazzina-di-caffè, sul quale siete capitati or ora, o per caso o per volontà, così come è stato fino ad adesso, oggi chiude.
Questa è stata l'avventura più emozionante della mia vita, e sono grata ai lettori, parecchi dei quali sono diventati amici, che hanno dimostrato curiosità verso ciò che avevo da scrivere. Si è trattato di molto più di un blog, Tazzina-di-caffè è diventato il mio mondo, e mi ha permesso di "uscire dal guscio" della timidezza. Mi ha permesso di viaggiare anche un po', conoscere scrittori ed editori e di leggere libri che altrimenti forse non avrei mai scoperto.
Ringrazio quindi anche tutte le persone che si sono affezionate a me tramite le mie parole e le idee espresse in questo spazio.
Come in tutte le migliori avventure, ci sono stati anche momenti difficili. Il blog stesso nasceva proprio dalle ceneri di un periodo problematico. Tazzina-di-caffè è stato perciò anche utile per affrontare tutte le piccole o grandi fatiche che mi si presentavano, e vedere il lato positivo della faccenda.
Come spesso accade a chi fa qualche cosa, qualsiasi cosa, mi sono esposta, mi dicono alcuni amici, fin troppo ingenuamente a critiche e inciampi. Ma sono ancora viva! Per via anche dei complimenti e gli incoraggiamenti che, senza falsa modestia, sono stati più numerosi, e autorevoli e gentili delle suddette critiche che valgono solo quando sono costruttive.
Ho deciso di chiudere questa esperienza, per come si stava configurando, perché tutto ha un tempo, e il tempo di questo progetto è finito qui.
Prima scrivevo per restare in contatto con il mondo. Successivamente mi sono accorta che cercavo anche una visibilità che ora, grazie ai lettori, nella piccola nicchia che è il mondo dell'editoria, ho raggiunto. Sento che più di questo non è possibile fare. Speravo che potesse essere anche un trampolino di lancio per nuove prospettive di lavoro, e qualche volta è accaduto, e ne sono stata felice. Purtroppo però ora non posso più permettermi di vivere di lavoretti.
Mi tocca, come a moltissimi di voi, cercare un lavoro vero, con le garanzie, i vincoli e le soddisfazioni che questo comporta. Gestire questo blog, e tutte le attività a esso relative, stava diventando oneroso quanto o più di un impiego a tempo indeterminato a tutti gli effetti. Ma senza la sicurezza e le speranze che ciò comporta.
E voi mi insegnate che lavorare gratis è sinonimo di lavorare male.
Da tempo riflettevo sull'autenticità e sulla credibilità della mia scrittura. Rispettare i lettori può voler dire anche compiere scelte un po' dolorose, ma utili e sincere.
Il link di questo blog resterà però sempre vivo, così, se mi capiterà di voler condividere con voi ancora qualche lettura, soprattutto se ne avrò il tempo (e le energie mentali), saprete dove trovarmi.
Contestualmente, chiedo a editori o altre aziende di cercarmi privatamente per qualsiasi chiarimento, proposta editoriale (intendo di pubblicazione dei miei scritti) o di lavoro strutturato e retribuito dignitosamente.
Grazie ancora e prima di tutti a LiberAria, che è stata la casa editrice giovanissima che davvero ha scelto di spendere soldi, tempo, pazienza, affetto ed entusiasmo per me (come per tutti i suoi autori)! Sto lavorando al secondo romanzo, sempre con loro e grazie a loro.
E grazie di vero cuore a @Einaudieditore che è stato il primo editore-bot ad ascoltarmi su twitter, dove mi trovate sempre come @tazzinadi.
Dulcis in fundo. Avevo già aperto altri blog in passato, paralleli a "tazzina".
Hanno avuto un tempo lampo, nascevano da esigenze momentanee. Questa volta invece c'è una forte continuità, per così dire, liquida... nel senso di bevande. E nel senso che mi dedicherò solo a questo blog. Ho aperto uno spazio nuovo, dove inserirò piccoli racconti.
(Se cercate il tag "raccon-tiny" scoprirete che non è una novità per me. Oppure potete trovarne altri qui o qui.)
Il nuovo blog si chiama Acqua Naturale.
Lo trovate qui. Perché desidero che la lettura di questi brevi testi narrativi sia leggera, fresca e piacevole, nonché facile come bere un bicchiere d'acqua. Perché l'acqua è la cosa più preziosa che c'è e che paradossalmente rischiamo (inteso come umanità) di perdere se non ci prestiamo attenzione.
Nell'acqua nascono i bambini, da lì arriviamo tutti noi.
E insomma. Questo è il tempo per me di crescere, diminuendo la caffeina, che è meravigliosa ma può far travisare la realtà, in favore di qualcosa di più semplice magari, ma reale e di vitale importanza.
Per leggere i raccontini, cliccate sul tondino che vi comparirà sul blog. Non credo che potrò leggere i commenti, per motivi di posta. Ma forse non è il caso aspettarseli. Se però volete parlarmi, sapete dove trovarmi.
Ringrazio infine questo blog, e anche questo e questo e questo libro di un'amica per le ispirazioni.
GRAZIE di cuore ancora a tutti, ma proprio tutti. Credeteci o no, mentre scrivo mi è scesa una lacrimuccia, che infatti è composta di acqua naturale.