Goliarda Sapienza, L'arte della gioia, Einaudi - Edna O'Brien, Ragazze di campagna, Elliot |
Sono contenta di poter dire del talento puro di queste due scrittrici lontane nello spazio (meno nel tempo) eppure vicine nel sentire, nel raccontare la vita dei loro personaggi.
Edna O' Brien e Goliarda Sapienza sono i miei chicchi di caffè del mese e nella mia mente di lettrice ho deciso di giustapporle e compararle come fossero colleghe di un sentire assai comune.
Questi due romanzi mi sono letteralmente capitati sotto mano durante il trasloco e li ho letti quasi contemporaneamente, rimanendone colpita.
Uno - Ragazze di campagna - mi è stato consigliato da una amica editor e scrittrice a sua volta, molto in gamba, Laura Salvai (a proposito, seguite i suoi viaggi qui!), l'altro l'ho comprato (insieme alla Scopa del sistema di David Foster Wallace, che mi mancava, per poter così avere l'ambito telo mare dell'Einaudi con la citazione di Moby Dick! Insomma, le ragioni di ogni acquisto di ogni singolo libro seguono i percorsi più diversi).
Dell'Arte della gioia comunque avevo sempre sentito parlare e sempre bene, così ho deciso di leggerlo anche io.
Dunque, analogie: in entrambi i libri seguiamo la storia di ragazze che si trovano a vivere in un collegio di suore, provenendo dalla campagna povera; quella siciliana nel caso di Sapienza, quella irlandese nel caso di O' Brien. Seguiranno poi tragitti differenti, più o meno confusi, più o meno dolorosi e più o meno felici.
Seguiamo le protagoniste - Modesta nel primo libro, Caithleen e Baba nel secondo - dall'infanzia all'età adulta attraverso la propria sensibilità che trafigge un secolo, il Novecento (Modesta nasce proprio l'1/1/1900), talmente denso di cambiamenti da destabilizzare tutti - personaggi e lettori.
Le tre ragazze nei due romanzi si ritrovano alle prese con le proprie esigenze di libertà in contrasto con le rigide regola di una società in evoluzione vertiginosa e poco gentile con la vulnerabilità.
Modesta è un personaggio di una robustezza che raramente ho incontrato prima. Seguiamo la sua vita interiore ed esteriore come al microscopio, seguiamo le sue convulse e variegate esperienze sessuali e seguiamo la sua folle, galvanizzante lotta per la vita e per la felicità, che lei chiama gioia. L'abbassarsi delle temperature emotive che segnano il passare del tempo tra una visione del mondo ancora ottocentesca e il pieno Novecento lascia il passo però a un'enfatica cavalcata della Storia e della guerra che travolge i percorsi di vita di tutti i molti personaggi che costellano il romanzo. Le abilissime tecniche narrative di un'autrice dalla vita controverse vi conducono in un'avventura che senz'altro trasforma, entusiasma talvolta, assorbe completamente. Dunque consiglio di leggerlo se avete del tempo davanti solo per metabolizzarlo.
Caithleen e Baba invece mi hanno ricordato un po' le protagoniste della saga della Ferrante, due amiche pervase da amore e odio reciproco che crescono insieme e si scontrano e si sopportano e si aiutano, affamate di vita come Modesta e molto diverse tra di loro, avendo in comune solo l'ingenuità spietata della giovinezza. Capillare e meticolosa è la scrittura di Edna O' Brien, che merita esplorare anche nei racconti usciti da poco in libreria.
Come se ne esce da questi due libri?
Con gli attrezzi dell'intelligenza un po' più affilati, come per aver intrapreso una revisione dentro se stessi. Migliorati e più vivi osservatori delle esperienze e dell'animo. Consigliati entrambi. E buona lettura!
4 commenti:
L'Arte della gioia è uno dei libri più belli che abbia letto ultimamente. Modesta è un personaggio così "femmineo" e puro che non può lasciare indifferenti. Mi incuriosisce il parallelo con l'altro libro, che non conosco: magari ci faccio un pensierino...
@La Ely: grazie del commento, mi aggiorni poi sulla tua lettura? Ciao!
Anch'io sto leggendo un libro di una brava scrittrice che mi offre tante perle d'ispirazione. Guarda un po', Noemi! http://heddigoodrich.blogspot.co.nz/2016/08/one-two-blue_14.html (guarda la foto di sotto, scattata proprio ieri a casa). Mi vanto di essere la tua prima lettrice in Nuova Zelanda (?)
Grazie di cuore Heddi!! <3
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