domenica 29 gennaio 2017

Latte macchiato

David Almond, Skellig, Salani Editore


Con l'anno nuovo cominciano alcune rubriche nuove e ne tornano di vecchie, nuova vita per me e spero anche per voi. Questa nello specifico è nuova nel senso che ho parlato spesso su questo blog di libri per bambini e ragazzi e vorrei che diventasse un'abitudine più stabile. 

La rubrica si chiama Latte macchiato e insomma sì questo blog si sta trasformando pian piano in un bar: tra caffè, tazze, latte e biscotti. Sarà che ce l'ho nel DNA il discorso del dare del cibo: i miei bisnonni piemontesi erano fornai e quelli siciliani tenutari di una locanda. Il destino ha voluto che non ereditassi nel concreto purtroppo quelle attività ma a voler credere a queste strane corrispondenze, è possibile che l'istinto di ristorare mi sia passato nel sangue, chissà.

Ma bando alle ciance: questa rubrica si chiama così perché si vuole occupare di quei libri che possono leggere i ragazzi che già mettono una goccia di caffè nel loro latte, insomma young adult ma a modo mio, nel senso che non sono un'espertona del genere, per cui vi propongo ciò che leggo e ciò che secondo me può cambiarvi la giornata.

Ho letto questo libro nelle vacanze di Natale e consiglio per la lettura proprio un momento così, un po' in bilico, che possa favorire una riconnessione con i momenti più ispirati, gioiosi e autentici della vostra infanzia. 

Skellig è una storia che diventa subito la vostra storia-guida. Siamo in inverno, la primavera un lontano miraggio. Una famiglia composta da mamma, papà, Michael e una bambina appena nata si trasferisce in una casa nuova, in Falconer Road. Lo fanno perché c'è un bel giardino, peccato che al momento sia più simile a un foresta ostile e piena di spettri. E c'è un garage diroccato pieno di robacce appartenenti ancora al precedente proprietario. 

Il papà si dà un gran daffare per mettere tutto a posto, ma la sua sfida è molto più grande: sopportare, insieme alla moglie e al figlio, la malattia gravissima della piccolina. La sorellina di Michael infatti sta per parecchi giorni tra la vita e la morte e tutti non possono fare altro che aspettare e avere fiducia. 

In questo percorso difficile però ci sono degli aspetti interessanti, incontri memorabili. C'è Mina, una bimba sveglia, intelligente e piena di idee. E soprattutto c'è Skellig. Un essere a metà tra l'uomo e qualcosa di misterioso. Tanto misterioso come le strane ossa che gli spuntano sulla schiena, simili ad ali. Una creatura rassegnata, dalle apparenze di un homeless che vive di nascosto nel garage e si nutre di birra e di insetti e avanzi cibi del vicino ristorante cinese. 

Da questi incontri infine nasce qualcosa di nuovo, delicato ed emozionante. La scrittura costruisce dettagli così giusti e profondi che sembrano stati scritti con legnetti e foglie anziché sui tasti di un computer, e forse possiamo immaginare che sia così. Non so nulla di questo autore, senz'altro mi andrò a informare, ma questa lettura è arrivata un po' per caso, dopo tanti anni che se ne stava lì ad attendere. 

E merita davvero, perché questo è uno di quei libri della vita. Magari siete già adulti, ma Skellig compie il miracolo di trasportarvi lontano dove la vostra curiosità e la scintilla che si è accesa alle origini delle prime letture è nata e depositarsi proprio lì, a comporre la struttura del vostro mondo interiore. Mi chiedo se si possa volere di più da un libro. La risposta è che questo racconto lungo vi dà anche quel di più, di qualsiasi cosa abbiate bisogno, lì dentro ci sono alcune fondamentali risposte.

Buona lettura! 

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho sentito molto parlare di Skelling, mi sa che lo recupererò.
Bellissima la foto ❤

noemi ha detto...

Grazie di cuore Ari!

Camilla P. ha detto...

Anche io ho sentito parlare tanto, e bene, di Skellig. Di Almond però ho letto Occhi di cielo, e molti sentimenti e sensazioni di cui hai scritto in questo post si potrebbero riportare anche a questo titolo. Mi era piaciuto molto :)

PS. Mi piacciono molto l'idea e la storia dietro al nome Latte macchiato!

noemi ha detto...

@CamillaP grazie di cuore :)