giovedì 16 febbraio 2017

Chicchi di caffè

Harry Parker, Anatomia di un soldato, Big Sur - Daniele Derossi, Nel cuore dell'anatomista, Bompiani


Torna la rubrica di comparazioni letterarie altrimenti detta Chicchi di caffè!

Questi due libri sono molto differenti tra loro e l'appiglio iniziale per compararli in questa rubrica è stato solo il titolo e nello specifico il concetto di anatomia.

[Capita infatti spesso nella vita di un lettore di trovare copertine identiche, titoli analoghi, trame paragonabili. Ciò che affascina me in particolare però non è solo trovare una somiglianza estetica ma anche un po' di corrispondenza di senso e di significato].

E qui, con qualche capriola cognitiva, temporale e stilistica, vi dico che succede. 

Anatomia di un soldato è un libro di rara profondità psicologica e di rara bellezza narrativa. Il suo autore, arruolato giovanissimo nell'esercito britannico, ha perso entrambe le gambe in un'esplosione di un ordigno in Afghanistan nel 2009. Parker - che ho ascoltato presentare il suo libro qualche tempo fa alla Scuola Holden a Torino - è un ragazzo come tanti che però ha un trascorso di esperienza totalmente eccezionale, dunque da raccontare con le dovute cautele. E nel romanzo, trapela tutta questa storia vista però però dal punto di osservazione degli oggetti che hanno toccato la vita di tre personaggi tra cui uno che ricorda proprio l'autore. Dire che è una avventura emozionante e difficile è poco. Si tratta di un impegno grosso come lettori, ricompensato tuttavia da un arricchimento importante.

Anche Nel cuore dell'anatomista il protagonista è un giovane. Un ragazzo di sedici anni che lascia la sua città natale in Val di Susa per studiare medicina a Padova. Siamo però nel '500 e il giovane Giovanni si trova ad assistere alle lezioni di anatomia di Vesalio. Diventa in seguito assistente di un anatomista dall'etica discutibile e capita letteralmente in mezzo a esperimenti cruenti e inenarrabili.

In entrambi i casi si parla di corpi, di guerra, di oggetti e oggettificazioni. E in entrambe le storie, emerge tra le righe il cuore in tutte le sue forme e valenze.

Da leggere con il giusto distacco degli anatomisti-lettori. Sapendo di andare incontro a perle di bella letteratura ed emozioni talvolta assai forti. 

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