domenica 11 novembre 2012

Siria I Care - Blogging Day.


Questa immagine è di Stefania Spanò e arriva da Era Superba. 



Buongiorno: oggi sono in partenza per Milano, per una cosa che vi racconterò volentieri e presto. 

Prima di partire però voglio aderire anche io, con i miei mezzi, al Blogging Day Siria I Care. Come era accaduto già per Rossella Urru, anche questa iniziativa è nata da un'idea di Sabrina Ancarola e potete trovare tutte le informazioni qui. 

Dal maggio scorso, dopo questo post, cerco di tenermi informata su ciò che sta accadendo in quei luoghi. 

Cito dal blog di Sabrina che in questa materia è senz'altro più competente di me: 

"Questa guerra è forse scomoda da raccontare, molte organizzazioni, tra cui La Scuola di Pace, c'invitano a rompere il silenzio, possiamo raccogliere questo invito e sostenere concretamente la Missione gioia e colore per i bambini siriani  possiamo divulgare le immagini di questa sconfitta per l’umanità come quelle che Fabio Bucciarelli e Elio Colavolpe raccolgono, informarci e condividere le notizie dei reporter che con coraggio documentano quel che accade per mostrare a tutti noi gli orrori di questa guerra e una popolazione che piange,vive, resiste, muore. Riconosciamo di non avere nessuna influenza nei riguardi dei governi e dei grandi interessi economici che ci sono dietro questo conflitto ma riteniamo doveroso il mandare un segnale di solidarietà alla popolazione siriana. Don Milani negli anni 50-60 aveva insegnato ai bambini della sua scuola di Barbiana il motto: “I care” (m’importa) affinché imparassero ad avere cura degli altri".

Il resto potete leggerlo direttamente sul suo blog, dove spiega bene le ragioni di questa iniziativa a blog unificati. 

Su twitter invece si può seguire l'hashtag #SiriaICare per restare informati sia sull'iniziativa sia sui fatti che si susseguono rapidamente in Siria. Ovvero un conflitto che non sembra arrestarsi dal marzo scorso e che continua a fare vittime a un ritmo impressionante. Una stima di 165 al giorno da agosto a oggi. Sono cifre difficili anche solo da concepire.

Come sempre in queste circostanze ho paura che le voci della rete vadano incontro a silenzi e buchi neri, ma al tempo stesso sono convinta che la paura in qualsiasi momento della vita sia un grande ostacolo a tutto, specialmente al miglioramento e alla civiltà. Quello che posso fare oggi nel mio piccolo spazio è allora non abbassare la guardia e tenere sempre gli occhi aperti su ciò che accade, sperando che sia utile a qualcuno anche solo per qualche informazione in più. 

Grazie a chi ha letto questo post.

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