I libri degli amici. Senza dubbio, una questione delicata. "Una questione privata", come direbbe qualcuno un tantino più autorevole di me. E così è stato che dopo questa Pasqua a suo modo per me speciale, unica e bella, ho riletto pezzi di questo libro. E ho pensato: i libri degli amici.
Colui che firma questo romanzo si chiama Mendo. Ed è un amico mio. Di quelle amicizie che nascono in radio.
(Per una che si chiama Cuffia di cognome, come me, detto tra parentesi, io ci vedo un destino, in questa cosa della radio, ma evidentemente anche su questo Qualcuno ne sa più di me e di voi messi in sieme, per restare ancora un po' in temi pasquali, dato che sarete tutti lì satolli a leggere queste righe in piena fase di spiritualità).
Le amicizie che nascono in radio sono di una natura molto particolare. Non proprio amicizie: veri sodalizi. Brevi o lunghissimi, si condividono tempi importanti, strani, diversi, inspiegabili. Ci si tende, si ride, si mangia addirittura, come nel nostro caso. Conosco Mendo da prima, ma l'occasione che ha scaturito l'amicizia è questa trasmissione giovane che va on air tutti i mercoledì e che si chiama
La Trattoria Delle Parole.
Tra le settecentomilacose, detto ancora per inciso, questo mio amico qua è anche uno chef piuttosto noto sulla scena torinese e non solo. Ed è editore, e papà di due bambini e molte altre cose.
Come spesso accade, questo amico mio è dunque, come si sarà capito, diventato anche uno scrittore.
Non credo abbia bisogno di troppe parole, questo suo romanzo. In questo periodo, c'è da dire una cosa: personalmente, leggo poco, lentamente, non ricordo neanche tanto ciò che leggo. Sarà una fase, ne sono certa.
Comunque questo è un romanzo-diario di racconti. Si capisce? Si può dire? E di superereroi. E di caffè.
"Il bar sotto casa è il quartier generale per il mio consueto risveglio a base di caffeina, il giorno in questione è uno come tanti altri ma nello stesso tempo segna per me tappe d'arrivo e di partenza. pillole quotidiane di domande e risposte".
Domande e risposte, è proprio così.
"La Pasqua, un momento per dedicarsi alla rinascita interiore. Un tuffo riflessivo, la ricerca di qualcosa in più da sapere. In latino è 'Pascha' mentre in ebraico suona 'Pesah', la massima festività della liturgia cristiana, la Pasqua che celebra la passione, la morte e la resurrezione di Gesù Cristo. La Pasqua s'avvicina. La festa delle mille celebrazioni diverse, delle diverse usanze culturali e tradizionali, delle differenti credenze ha finito col produrre una miriade di caratteristiche celebrative. Per me è un periodo, per scelta personale, privo di precetti religiosi, un appuntamento con il silenzio, anche se non mi disinteresso del caos che mi sta intorno. Di paese in paese, di famiglia in famiglia, si susseguono baraponde di vassoi colmi di dolciumi che accompagnano la festività. Il cibo è sempre più parte centrale dell'esistenza, con maggiore enfasi nei periodi festivi".
I libri degli amici. Questione controversa. Sono convinta che non si debba mai e poi mai cercare la persona, nelle cose che scrive. Per questo fatico a leggere i libri degli amici. E fatico a spiegarlo agli amici stessi. Mendo però è unico nel suo genere. Uno di quei personaggi multiformi, multicolori. Vero è che è un mio amico, ma anche e soprattutto un socio di trasmissione, qualcosa che, mi si perdoni la spocchia, solo chi lo vive può conoscere.
Il silenzio in cuffia, che si cela tra le mille parole, è ciò che a me resta dopo la caotica, eroica avventura di leggere Siamo tutti allenatori. Questo è un libro sulla nostra tendenza alle troppe parole. E il calcio è solo un pretesto, potrebbe essere qualsiasi cosa. Di caffè in caffè, proliferano queste stramaledette riflessioni su qualsiasi cosa. Questa stanchezza, anche.
Ma davvero io vorrei un po' di silenzio, ma è più forte di me: parlo, leggo, scrivo, cosa c'è nelle parole di così irresistibile?
Vorrei invece il silenzio che si crea tra amici, e tra lettori e scrittori.
Siamo tutti tutto, sempre, incessantemente, e a questo punto allora spero anche lettori di questa storia di gente di tutti i giorni che si trasforma in mistica. In questo diario pieno di cose, poesie, musica, sapori, meditazioni, investigazioni e pure fumetti, c'è proprio un mondo ambizioso, immersivo e salmodiante.
Tra queste pagine, infine, si celano molti supereroi, ma non solo. Si cela una precisa struttura a dodici. Dodici capitoli, dodici tematiche connesse tra loro, dodici mesi, dodici semitoni. Etc.
Per chi ha fiducia nei numeri, e non solo dunque nelle parole: buona lettura, e Buona Pasqua.
Che sia una rinascita.