lunedì 14 aprile 2014

Salvare il mondo senza essere Superman!!


Non fidatevi di quelli che vi dicono “cambieremo il mondo”, non fidatevi soprattutto se vi lasciano intendere che ci metteremo un attimo, che sarà un percorso agevole e semplice, come schioccare le dita. Il cambiamento è da sempre un processo molto lento, ancora di più in campo ambientale.

Ho iniziato questo libro di Roberto Rizzo, Salvare il mondo senza essere Superman, con enorme curiosità, perché Superman è il mio supereroe preferito e soprattutto perché anche io sono convinto che sono i piccoli gesti di tante persone a innescare il cambiamento.

E la prefazione di Mario Tozzi mi ha confermato che avevo tra le mani il libro giusto. Infatti lui scrive: “Cosa è successo agli uomini, diventati così diversi dagli altri animali, e così incapaci di rapportarsi al mondo naturale in maniera armonica?”.
È vero. Oggi viviamo in un mondo che non è più compatibile con il mantenimento dei cicli ecologici necessari alla sopravvivenza delle specie viventi. Ci sorprende tutto questo? In fondo no, basta un giro per una qualsiasi metropoli italiana o mondiale per averne una conferma.

Nonostante questa premessa poco positiva, la cosa più bella del libro, al termine della lettura, è la fiducia che traspare dalle parole di Rizzo, capitolo dopo capitolo. Quando ci dice che “basta mettere in pratica alcuni semplici accorgimenti” e a vere fiducia che anche piccoli gesti possono essere utili, e che ciascuno di noi in ogni momento della vita puù scegliere il gesto più opportuno per migliorare il pianeta.

E poi c’è la chiarezza: i capitoli sono utili per orientarsi nei vari settori di interesse – trasporti, energia elettrica, rifiuti, acqua, spesa, e così via – e ogni capitolo alla fine offre “parole chiave” e un importante “ricordiamoci che...”, che torna sempre utile.
Scopriamo tante cose poco gratificanti leggendo il libro di Rizzo, come ad esempio che l’Italia è il paese con il numero più elevato di auto pro capite, quasi 60 ogni 100 abitanti, e che percorriamo più chilometri sui mezzi di trasporto rispetto a chiunque altro in Europa. Ma per fortuna non mancano i consigli utili, in tutti i campi: dal car sharing alla bicicletta, dal car pooling al consiglio di eliminare dalle nostre strade gli inutili Suv (che consumano davvero tanto, troppo, e in fondo a cosa ci servono macchine così grandi se viviamo in città?).

Apro ad esempio il libro su una pagina a caso e trovo un altro utile consiglio, questa volta sugli stop agli inutili sprechi di energia elettrica. Come? Spegnendo luci ed elettrodomestici se non servono a nessuno, evitando i lampadari centrali a più lampadine preferendo un solo lampadario con una lampadina, ma più potente. Eliminare lo stand-by, che oltre a rappresentare energia sprecata ha un peso in bolletta. Altro? Staccare i caricabatterie dalle prese una volta finito di caricare cellulare o pc, in quanti lo fanno sul serio?

Altro dato sorprendente, che non mi dà pace: il 30% dell’acqua che consumiamo fuoriesce dallo scarico del wc, oltre 10 litri al giorno. Pazzesco. Quindi il consiglio è di installare una cassetta a doppio flusso, per ovvii motivi, per non parlare dei tiri di sciacquone inutili, che sono davvero una cosa che non sopporto.

Quindi, davvero, sono i piccoli gesti a fare la differenza. Non è necessario essere Superman né tantomeno svegliarsi e diventare paladino dell’ambiente a tutti i costi. Ma ci vuole coerenza e coscienza, anche solo un piccolo gesto può bastare. Tanti piccoli gesti uniti possono cambiare il mondo, ne sono certo.

Antonio  Benforte


(aggiungo al post di Antonio questo video, e lo ringrazio di aver proposto su questo blog una lettura così ricca e interessante...) 



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