martedì 16 agosto 2016

Stare ai MagazziniOz.


Mi fa piacere ricominciare a scrivere su questo blog, dopo una lunga pausa estiva, e riprendere il filo del discorso dall'ultima cosa bella che ho fatto in città prima di partire per le più lunghe vacanze che io ricordi. Ho visto cose bellissime in Italia, La Spezia, Firenze, Matera e alcuni paesi della Basilicata e dell'Abruzzo, ma ho portato anche nella mente e nel cuore il ricordo di un incontro che mi ha colpita e che adesso provo a raccontare. 

Sotto quello spicchio di cielo terribilmente azzurro, c'è un luogo a Torino, in pieno centro città, che si chiama MagazziniOz. 

Il 18 luglio scorso, proprio nella sede di via Giolitti 19/A, insieme a un gruppo di donne, blogger e qualche amica abbiamo ascoltato, dalla voce di Valentina Montresor e Lea Iandiorio, la descrizione della nascita, dei progetti e della vita di un luogo così particolare, così bello.
(Un grazie speciale a Cristina Rosso che cura l'ufficio stampa).

I MagazziniOz nascono per sostenere CasaOz. Dal 2010, l'Associazione Onlus CasaOz accoglie, sostiene e accompagna, negli spazi di corso Moncalieri 262, i bambini che incontrano la malattia e le loro famiglie. Le attività di CasaOz sono davvero tante e i progetti ricchissimi, vi rimando al sito per approfondimenti. 

Dal giugno 2014 i MagazziniOz aiutano dunque CasaOz a crescere e a vivere e a migliorare. Come?

Attraverso innanzitutto - ed è la cosa che subito ha catturato la mia attenzione - un posto in cui stare

Stare. Proprio la parola stare è quella che si legge anche nelle comunicazioni informative dei MagazziniOz, per spiegare il senso di un luogo. Stare è una possibilità tanto rara quanto importante. Tutti possono stare ai MagazziniOz. L'attenzione, naturalmente, è rivolta ai ragazzi e a persone con difficoltà ma chiunque può arrivare ai MagazziniOz e trovare un posto e un tempo per rimanere. 

Inutile dire quanto valore abbia questa esperienza oggi, un'epoca in cui ti mandano via dai lavori appena scadono i contratti, fattaccio che una volta non esisteva proprio in questa forma così spietata; un'epoca in cui a quanto pare - generalizzo eh - ti mandano via forzosamente anche dall'Italia e si è creata quest'abitudine malsana di non sentirsi a casa da nessuna parte. (In un momento in cui ho appena traslocato in cerca di una qualche forma di stabilità, lo stare mi ha toccato qualcosa di profondo). 

Ma stare non basta: ai MagazziniOz ad alcune parole-chiave (molto belle, specie se amate le parole e ne riconoscete il potere) corrispondono alcune azioni che si possono fare, fisicamente: studiare, sostenere, lavorare, conoscere, gustare, regalare, cercare, scoprire. 

Ci sono corsi e incontri, c'è un caffè dove mangiare, c'è uno store incantevole di cancelleria e oggetti per la casa e la cura della persona, c'è una piccola libreria e una grande biblioteca. Insomma - e cito ancora dal materiale conoscitivo dei MagazziniOz - c'è ozio e c'è negozio.


Siamo capitate in una giornata di riprese per una web serie sulla sicurezza stradale!

Fondare biblioteche.

Ecco un esempio di felicità nonostante tutte le difficoltà che la vitaccia comporta.

Dove c'è lavagna, c'è scuola.

Qui.

Ecco le persone che hanno contribuito a fondare i MagazziniOz e CasaOz.

Spendendo 5 euro, si compra un "libro al buio" e il ricavato va a CasaOz.

La bellezza di queste cose è scarsamente evocata dalla foto, vi tocca andarci di persona.

Cose che danno grazia alla vita.

Amo particolarmente gli yo-yo, sono oggetti pieni di significato.

Ecco uno scatto dell'incontro.

Regalare.

Home is where the coffee is.

Senza parole.

Questo è il mio libro al buio. L'ho preso come un monito e un consiglio: "un giorno sarai grande" e quindi comincia fin da ora a raccontare qualcosa di utile. 

"Utile per il sociale" è proprio la frase che corona il nome dei MagazziniOz. Il "claim", come direbbero i pubblicitari, esprime il senso di tutto questo progetto. Utile: una parola che ogni tanto si perde di vista, nella nostra quotidianità frenetica. Cosa significa infatti utile? 

Fate un salto ai MagazziniOz e ne avrete un'idea più precisa. 

Il mondo cambia, la città cambia e nascono idee nuove e con esse nuove possibilità: a me questo pensiero e questa realtà hanno reso felice per un pomeriggio (è davvero tanto) e conto di tornarci presto. 

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