lunedì 11 luglio 2011

Luca e l'attesa.

La cliente deve stampare parecchi fogli, in questo giorno di luglio, in cui il caldo semplicemente si frappone alle sinapsi e tutti sragionano.

Tranne Luca.

Ha voglia di fare il suo lavoro, quasi ogni giorno, è difficile, è raro vederlo stanco o nervoso. La copisteria non era il suo sogno, il suo sogno era la pizzeria, cioè fare il pizzaiolo, ma è andata storta per alcune ragioni non prevedibili né ponderabili. C'è da dire che Luca è giovane, ogni tanto si dimentica quanti anni ha, ma qualche bella speranza non gli manca ancora.

I suoi occhi sono di un verde-giallo così quieto che l'effetto sull'atmosfera è di calma immediata.
I movimenti lenti di un bradipo e la balbuzie, appena accennata, non grave, che consente a chiunque di non scordarsi mai più di lui.

Muove piano i piedi - nelle All Star viola - che aderiscono morbidi al terreno, la maglietta grigia profuma di sapone di marsiglia. Guadagna il giusto, è stato assunto perché uno così bravo i proprietari non volevano farselo scappare: sa tutto, non sbaglia. Luca non sbaglia. E sopra ogni cosa sa aspettare uno a uno i fogli sputati fuori dalla fotocopiatrice. Li osserva con la cura di un chimico. Non li sgualcisce, non sbaglia.


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