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| | | Per la rubrica dedicata alle letture alternative, libri da paesi lontani, editoria
indipendente, bibliodiversità, digitale e in generale tutto quello che
ti fa dire olè! ho scelto questo mese Il paradiso degli animali.
Dal
momento che spesso do consigli lettarari in rete (non richiesti ma spero apprezzati), altrettanto spesso ne
vado in cerca; ho scoperto questo libro per caso, sbirciando il
catalogo dell'editore, e quando ho letto e ascoltato le opinioni di una brava libraia e una brava booktuber, ho confermato la bontà della mia scelta.
Trovo il titolo ben riuscito: mi sono cullata un bel po' nel bel suono delle parole che lo compongono, sospendendo le domande su cosa potesse essere questo paradiso, e poteva essere qualsiasi cosa: fino alla scoperta, nel corso della lettura, del significato del titolo che non vi svelo ma che era semplice e toccante.
Si tratta di una raccolta di racconti, alcuni collegati tra loro e altri no, in cui a un certo punto compare un animale che - talvolta più talvolta meno - ha una qualche attinenza con la storia.
Può essere un alligatore, un gatto, un bufalo, uno o più scoiattoli.
Non sempre l'animale è un simbolo di qualcosa, ma spesso sì, ha un significato narrativo, psicologico, addirittura magico, quando non allucinatorio.
E questa idea in quanto tema o filo conduttore dei racconti merita già la lettura, ma l'autore, pluripremiato negli Stati Uniti (nel 2015 ha vinto il New Writers Award for fiction), va oltre e indaga soprattutto le emozioni più autentiche che scaturiscono dalle relazioni umane. Lo scenario è il sud degli Stati Uniti con tutte le sue tradizioni culturali e religiose a corollario dei rapporti umani che vi si formano dentro, fuori o a lato. Le sue ristrettezze e le sue aperture.
Ci sono personaggi i più variegati. Coppie, trentenni in crisi, genitori, figli, adolescenti, neonati, fratelli e molte malattie e parecchie morti. E, appunto, questi animali che scorrono, passano, stazionano, fuggono, ci lasciano le penne, esistono, si palesano, ci assomigliano, ci guardano da distanze incolmabili, eppure molto vicini.
Tanto per dire, ho appreso che "Ai lupi piace il caffè istantaneo. L'ho imparato da qualche parte su wikipedia".
Ma non pensiate che questo lupo, come gli altri animali qui presenti - ad esempio gli ippopotami "E sai cosa non fanno? Non abbandonano i loro compagni. E poi, soprattutto, istintivamente sanno come prendersi cura dei loro piccoli" - non sempre sono solo animali. Bensì sono tutto quello che ho elencato prima (simboli etc.) ma anche qualcosa di più, sono personaggi di trame parallele e specchi dei comportamenti umani, catalizzatori e amici.
In questi racconti c'è tutta la letteratura del sud e i problemi della contemporaneità senza enfasi ma al cuore delle cose, talvolta però con l'acceleratore spiegato sul versante di un'intensità che può turbare.
Ci sono vicende quotidiane e universali oppure storie dalla spiccata unicità, storie drammatiche e in tutti i casi raccontate con una consapevolezza piuttosto matura.
Questo libro in definitiva a me è parso una riconferma ennesima di quanto sia bello e trasformativo l'imbattersi in una voce che ti sappia raccontare la vita (tanto quanto le favole o le idee) con abilità.
"L'approvazione è il premio di chi sa raccontare le storie migliori".
Dice lo stesso Poissant in uno di questi racconti di pregio, che consiglio dunque a tutti di leggere al più presto: armati, mi raccomando, di coraggio, forza e curiosità per le narrazioni senza tempo.
E se vi piacciono i racconti di animali come favole urbane spero che visiterete il mio blog dove mi cimento proprio con questo genere di storie: Acqua Naturale! Buona lettura!
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1 commento:
Bello! È da quando è uscito che voglio leggerlo :)
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