martedì 23 agosto 2016

Il libro del mese - Villette.

Charlotte Brontë, Villette, Fazi


Ecco il mio librone del mese, lo sto leggendo con un gusto e un attaccamento d'altri tempi. Mi sta riportando a quella sana e robusta immersione delle prime letture nelle storie che si fa - nella propria avventura di lettori - quando si è ancora molto giovani. 

Come potrà riuscire ad attraversare il mondo e combattere con questa vita? Come potrà sopportare i colpi e le ripulse, le umiliazioni e gli affanni che, mi dicono i libri e la mia ragione, insidiano la nostra carne?

La voce narrante - delicata e vigorosa - è quella di Lucy Snowe. Un nome freddo come la neve di ragazza inglese, di umili natali, cui tocca in sorte di cavarsela faticosamente nella vita e nella cittadina francese, inventata ma verosimile, di Villette. Una voce acuminata, intelligente, buona, di quelle che si celano tante volte dietro donne - personaggi - che lì per lì - o troppo a lungo - nessuno nota.

Così è stato per Villette, per tanto tempo messo in ombra dal più famoso romanzo dell'arcinota autrice, ovvero Jane Eyre. Quest'ultimo considerato addirittura inferiore, invece, al nostro Villette niente meno che da Lucy Hughes-Hallet, sul Telegraph, e chi sono io per contraddirla? 

(Per chi vuole, si può leggere l'articolo in italiano qui). 

Tornando a Lucy: è uno di quei personaggi-guida che conducono il lettore atraverso le sue traversie e la luce calda e rassicurante dell'ironia. Uno sguardo già novecentesco e disincantato, a mio parere, e insieme "femminile" nell'accezione migliore che possiate intdendere. Femminile perché l'autrice delinea tanto bene le incombenze, le difficoltà e i momenti di intima gloria di una donna che si trova a dover conquistarsi uno spazio nel mondopartendo da basi molto precarie e con una poderosa abilità narrativa senza precedenti. Ma spero con tanti epigoni. 

Questo è il mio libro di agosto, che mi traghetterà fino a settembre, perché (un po' per scelta un po' travolta da assurdi eventi che ci vorrebbe Kafka al posto mio per raccontare) lo sto centellinando. 

A voi il piacere, se non lo avete fatto, di scoprirlo. Se vi è piaciuto fatemelo sapere o qui o sulla pagina facebook di "Tazzina" che da tanti anni è lì a dirvi sempre la stessa parola: grazie!