mercoledì 17 agosto 2016

Taccuino di caffè - summer version.


L'estate è stata lunga, lo sta ancora essendo. Ma nonostante la pausa estiva rigenerante che ho cercato di prendermi, ho notato comunque che la rete ha sfornato a getto continuo notizie editoriali (e non) di un certo rilievo. Come a ogni puntata a cadenza circa settimanale di questo taccuino che, tra alti e bassi, devo dire ha resistito alla prova del tempo, mi sono segnata le cose che più mi hanno colpita. La mini-rassegna delle news risulta tanto soggettiva quanto parziale, eppure al contempo mi auguro di regalare qualche spunto a chi passa da queste parti. 

1) What if? #SalTo edition. Ero in vacanza e intanto sbirciavo il cellulare e leggevo le notizie relative al nostro beneamato Salone del Libro. Che ora dovrebbe in parte essersi traslato, se non erro, a Milano (virando in #SalMì) o per meglio dire a Rho (#SalRho). Il tutto per ragioni legal-ecomico-giudiziarie. Insomma, un pasticciaccio all'italiana (con noiose derive francofone vedi GL events). E a me sono venute delle fantasie. Allora: è successo all'Appendino qui a Torino, potrebbe succedere a Hillary Clinton oltreoceano, perché non a me? Così, in spiaggia, ho immaginato cosa succederebbe - per assurdo - se domani mattina mi svegliassi e il mondo - trasformatosi in un posto migliore - decidesse di affidare la dirigenza del Salone del Libro (di Torino?) a una "giovane" donna come la sottoscritta. Ebbene: cosa farei io? Intanto, mi occuperei seriamente dell'annosa questione del wi-fi, ma questa è un'altra storia. E poi, sì, ecco, farei farei farei meno eventi! Circa la metà. Chiamerei a lavorare un gruppo di persone in prevalenza più giovani di me affidando la comunicazione social ai  bookblogger (o youtuber che dir si voglia) emergenti che quotidianamente leggo e che letteralmente amano il Salone e ne curano di fatto già in larga parte l'immagine da tempo e volontariamente. Quanto al resto, terrei tutto ciò che funziona - perché credo sotto sotto che squadra che vince non si cambia - ma abbattendo per quanto umanamente possibile clientele e familismo. Osserverei ben bene le buste paga di tutti, calmierando gli eccessi e aumentando di conseguenza gli stipendi troppo bassi. Dialogherei con le superpotenze internazionali e con le piccole realtà umili e local "trattando allo stesso modo questi due impostori". E infine conquisterei l'Universo con la mia inconfondibile intelligenza, no scherzo, lo farei con maggiori punti ristoro e panchine e macchinette del caffè, the o quello che più riscalda i cuori e fa carburare le menti durante le faticosa attraversate dei corridoi del Lingotto (?). Non largo ma larghissimo spazio ai bambini e alle scuole e, e, e? Cosa? Non era vero niente? Non sarò il direttore del #SalTo18? Peccato, ma lasciatemi sognare, almeno sul mio blog ;) 


2) Corso di scrittura di Elena Varvello. Una bellissima scoperta di questi giorni è stato questo corso di scrittura virtuale che il blog Ho un libro in testa ospita da qualche tempo. Mi piace lo stile di Elena Varvello, di cui mea culpa non ho ancora letto l'ultimo romanzo edito da Einaudi, ma rimedierò. Consigliatissimo agli aspiranti scrittori in ascolto ma anche a tutti gli altri. Read more... 

3) A proposito di you tuber. Non so se è il caldo che impone di "faticare" meno nel leggere e più nel guardare e ascoltare, ma ultimamente sto guardando alcuni youtuber letterari con sincero interesse. Una è lei. Non so se ve l'avevo già consigliata, ma giova ripetere quanto l'argomento merita. Ariel Bisset è una giovanissima canadese che racconta le sue letture ma anche un po' della sua vita (in inglese). Interessante la sua recente scoperta della poesia. Read more...

2 commenti:

La Sere che legge ha detto...

E con questo programma, io non posso far altro che votare per Tazzina di Caffè alla dirigenza di #SalTo 2017! ;)

noemi ha detto...

Heheh grazie :D