sabato 24 dicembre 2016

Il libro di Natale e auguri di cuore

Amy Levy, La storia di una bottega, Jo March

Questo è il mio libro di Natale e spero diventi un po' anche il vostro libro delle feste.

Un unico libro e nessuna lista perché non so voi ma a me le liste di libri di Natale (e dire che in passato ne ho compilate anche io su questo blog) mettono ansia. Mi fanno l'effetto inferiorizzante: oddio sono tutti bellissimi e non riuscirò mai a leggerli. E a voglia a segnarmeli su un quadernino, aggiungere ai preferiti i 3000 fantastici siti e blog e video con i meravigliosi book haul o ritagliare gli articoli di giornale e metterli in agenda. La sensazione è sempre la stessa, di perdermi qualcosa.

Così per questo Natale 2016 ho deciso di fare un respiro profondo, guardare la pila impressionante delle mie letture arretrate (questo libro dovevo leggerlo dal 2013!) e pescare quello che secondo me sarebbe stato il libro perfetto per queste feste e anche un po' per questi nostri tempi.

Personalmente, ho un legame molto stretto con il 1800. Nel bene ma ahimé anche nel male dentro di me vive un personaggetto dickensiano che ogni anno mi guarda con gli occhioni tristi e pieni di sentimento scordandosi che nel mezzo sono successe tante cose. Comunque l'Ottocento in fatto di letteratura, soprattutto inglese, ha davvero sfornato una serie di opere magnifiche.

Questo piccolo gioiello letterario, in particolare, racchiude in sé una storia tanto femminile quanto universale. In analogia con le più note piccole donne - non a caso la casa editrice, che è anche agenzia letteraria, si chiama Jo March - La storia di una bottega racconta di quattro sorelle, Gertrude, Lucy, Phyllis e Fanny, che appartengono alla buona borghesia londinese di fine secolo (ormai sapete quale...). Improvvisamente, le giovani Lorimer perdono il papà e con lui ogni possibilità di sussistenza morale ed economica. A dispetto dei tempi, allora, che le vogliono disperate e in cerca di qualche ripiego per sopravvivere, le quattro giovani decidono di fare una cosa che oggi ci piacerebbe molto: si mettono in proprio e aprono una bottega in Baker Street.

Follia pura? Vi ricorda qualcosa? A me questa storia ha ricordato la generazione dei giovani e meno giovani di oggi, alle prese con la perdita dei punti di riferimento lavorativi e strutturali. Una generazione di italiani il cui welfare è rappresentato per lo più dalla famiglia e cui tocca fare i conti con le emozioni controverse suscitate da questa condizione. 

Ma soprattutto la storia di queste ragazze mi ha ridato energia. 

L'energia che emerge nei momenti difficili può essere qualcosa di sorprendente. Creatività pura al servizio della voglia e della necessità di stare al mondo.

Quello che non vi ho detto, e in questo risiede la splendida modernità del romanzo breve di Amy Levy - pubblicato nel 1888 - è che la bottega in questione non è una bottega qualsiasi ma uno studio di fotografia. Uno strumento che oggi ci appare quasi scontato ma che in quegli anni era al centro di infiniti dibattiti, di mille riflessioni: cos'è la fotografia? Arte o cronaca? Sopravviverà la pittura? E tanti altri quesiti che questo libro sembra incarnare.

Spoiler: come andranno gli affari alle Lorimer? Da fan dei lieti fini natalizi non posso che essere felice di comunicarvi che le cose andranno bene. Trionferà l'amore, trionferà la giustizia che premia gli intraprendenti. Ma per arrivare a vedere i risultati della propria fatica sia lavorativa che sociale e psicologica le ragazze dovranno attraversare una serie di pregiudizi e di paure in un'epoca in cui anche solo camminare accanto a un uomo sconosciuto, per una donna, era considerato uno scandalo.

In questo libro delicato e ingenuo non mancano momenti di grande drammaticità e ogni capitolo è anticipato da una citazione, ad esempio: "Se è nobile una cortesia ricevuta, più gradevole è quella resa. Sia legge lo scambio di cortesia, e condizione di Bellezza". A. H. Clough 

Insomma, una lettura inglesissima, leggera e rigenerante, natalizia e rassicurante. Non così paiono, se ho capito bene dalla sua biografia che ignoravo, le altre opere della stessa autrice. Si tratta dunque di un raggio di luce uscito dalla sua penna nonostante tutta l'oscurità di un animo che sembrerebbe essere stato molto oscuro. Quindi a maggior ragione, da leggere pensando alla luce, alle lucine di Natale e alle nuove possibilità. Buona lettura e auguri!


[Ringrazio l'editore per il gradito invio. Traduzione di Valeria Mastroianni e Lorenza Ricci, in copertina fotografia di Edward Linley Sambourn. Euro 12]

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