Gemma è in coda dal dottore. Legge un libro di Salgari. Le tigri di Mompracem.
Perché mi piace la frase: "la Tigre è morta! E per sempre!", pensa Gemma, che sa già come il libro va a finire. Va a finire bene: Gemma sconfigge le Tigri e le belve feroci.
Capelli raccolti biondo-sabbia, pelle perlacea, occhi verde scuro. Una maglia celeste, jeans larghi. Gemma si ricorda di quando era bambina e tutta la sua vita ruotava intorno ai libri di Salgari, una vita povera ma non per questo priva di avventura. Ha capito che le avventure si possono vivere con gli occhi verdi, a Mompracem, con la mente.
Si ricorda che non aveva una sua cameretta, ma solo una sediolina di plastica. Su cui impilava tutti questi libri di Salgari. Non ricorda chi glieli avesse regalati. Al ritorno da scuola, dopo aver fatto i compiti in cucina, leggeva le avventure di Salgari. Sapeva certe cose a memoria. Era bello sconfiggere le tigri.
Quelle certe cose non si disimparano più.
2 commenti:
Chissà quanto sarebbe contento l'infelice Salgari, se sapesse di aver fatto da compagno d'avventure e maestro a Gemma ed ai suoi occhi verdi.
@Jane: :) :) :)
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