In via Monginevro questa mattina ho incrociato lo sguardo di un signore anziano con la pelle nera e i capelli e la barba bianchissimi. Aveva anche una discreta panciona e un maglione beige da nonno in carriera. Benché mio nonno, buonanima, fosse pallidissimo, alto, magro, biondo e con gli occhi celesti (al punto che nel dopoguerra veniva preso per tedesco), nello sguardo color nocciola di quel signore scurissimo, basso e grassottello ho rivisto la sua stessa innocenza, la sua malinconia.
2 commenti:
Mio nonno e mia nonna a volte li vedo ancora.
Per tutte le cose buone che faccio mi sento di doverli ringraziare. E' il loro sguardo innocente e malinconico che mi guida in questo mondo.
Grazie nonna Rosina e nonno Peppino.
Che strano, i loro nomi non sono mai andati in rete, oggi è per loro la prima volta. Benvenuti, nonnini miei!
Ti abbraccio, amica mia,
a
Amica, che dire: mi sento onorata...
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