Ieri sera ho pensato: la vita può essere questo. Una cesta di cose belle. Come le ceste dei giocattoli dei bambini. La mia me la ricordo. Era di vimini: conteneva migliaia di strucchioli. Ci mettevo la testa dentro. Preferibilmente ci cadevo dentro a peso morto. In seguito ho iniziato a infilarci anche il povero buonanima di Cinzio, il mio allora gatto mai troppo commemorato. Lui si agitava moltissimo. Si tendeva, gli si sparavano gli occhi fuori dalle orbite. Poverino. E infine soffiava, guaiva, si attaccava alle pareti con tutte le unghie di fuori, diventava una belva. Ecco però aveva capito, lo realizzo col senno di poi, che infatti la felicità a volte può fare paura. Ma come: sei immerso in una cesta di giocattoli e ti spaventi? Sì. Capita. Ci sono cose belle, che non sappiamo definire, che ci spaventano al punto che finiamo per preferire quelle brutte, pur di non "lasciarci andare" e naufragare dolcemente in quell'ignoto mare. E invece io almeno per oggi torno bambina. La bambina di allora era più incosciente addirittura di un gatto. Era, in quei piccoli momenti di abbandono nella cesta, completamente felice. E anche oggi io lo sono. Chiedimi se sono felice: ti rispondo di sì.
E insomma abbiamo visto questo allegro filmetto:
http://www.mymovies.it/film/2009/juliejulia/
Divertente, leggero, saporito. Gnam. Allora mi gusto il mio incosciente venerdì felice. E spero con tutto il mio cuore che sia così anche per voi.
E insomma abbiamo visto questo allegro filmetto:
http://www.mymovies.it/film/2009/juliejulia/
Divertente, leggero, saporito. Gnam. Allora mi gusto il mio incosciente venerdì felice. E spero con tutto il mio cuore che sia così anche per voi.
2 commenti:
Sig.na Tenerezza.
E vabè. Avevo detto che non avrei più pubblicato commenti anonimi. Ma OVVIAMENTE non mi riferivo ai complimenti telematici ;) se no a che si apre a fare un blog (se non si è vanitosi intendo).
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