mercoledì 31 agosto 2011

Ogni giorno ogni ora - con tazzina di caffè.



"Ecco come può essere semplice la vita". Commenta a un certo punto la scrittrice croata Nataša Dragnić in questo romanzo che si chiama Ogni giorno, ogni ora.

L'ho letto a giugno, quando è uscito per Feltrinelli, sul treno, d'un fiato e trattenendo il respiro come prima di un tuffo nel mare freddo. Che in effetti spunta in copertina azzurro, celeste, immenso e inequivocabile.

L'ho letto correndo alla massima velocità, quando faceva ancora fresco, ben sapendo che l'estate era lì che ci guardava ridendo, sperando di sfuggirle, di non farmi trovare, di continuare sparata nelle mie attività, e invece lei era già lì dietro l'angolo: spavalda, pronta a travolgerci tutti. Era un momento in cui a tutto avrei pensato, tranne che a certe emozioni, certe sensazioni, certi stati d'animo che invece questo libro scatena con potenza. E si scopre che la vita non è poi così semplice, ma quando lo diventa tutto si fa chiaro.

Un amore, quello tra Dora e Luka, che nasce nell'infanzia. Già questo colpisce in profondità. Nell'infanzia vera, prima delle elementari. Quando già esiste tutto: la comprensione, il dialogo, l'affetto, la solidarietà tra bambini, la sincerità e le affinità elettive.

A me interessa moltissimo questo argomento, così universale, ma spesso dimenticato, dei sentimenti dei bambini, di come funzionano le cose realmente tra i bambini, di quanto possa essere reale un rapporto umano tra di loro.

Poi l'amore di Luka e Dora continua. Si spezza, si ricompone, si arrampica in uno stile di scrittura che non lascia tregua né appunto respiro, ma ne determina uno nuovo cui adeguarsi.

Personalmente, ho guardato questo libro come si osserva un gioiello, una perla rara, una statua perfetta: qualcosa di palpitante e unico: una storia che trasforma in possibile tutto quello che ho sempre pensato impossibile: l'amore che dura tutta la vita, ogni giorno, ogni ora.

Alla fine ho capito una cosa: sono davvero pochi gli amori che continuano a vivere tutti i giorni, che non finiscono, che rinascono, come il cielo e il mare inesauribile, però questo romanzo ti fa credere che una qualche speranza esista e ciascuno può adattarla alle proprie esigenze.

Per quel che vi può interessare: questa notte ad esempio ho sognato di aprire un cassetto e trovarci dentro centinaia di biglie di vetro colorate. Le mie biglie, quelle che collezionavo da bambina. Le toccavo e le riconoscevo. Erano ancora lì. C'è qualcosa in effetti che non finisce mai.

Che sia amore o anche solo un cassetto di biglie: buona lettura a voi :)


4 commenti:

leparoleverranno ha detto...

Che bella storia ma, soprattutto, che bel sogno!

noemi ha detto...

@leparoleverranno: grazie grazie :)

Heddi Goodrich ha detto...

Ciao Noemi, fai venire voglia di leggere questo libro! E poi che bel sogno: sicuramente segnala un periodo importante.
Ho ricevuto i tuoi bellissimi regali per posta. Per ringraziarti come si deve, vedi il mio ultimo post :) E' in italiano quindi scusa gli inevitabili errori.
un abbraccio!

noemi ha detto...

@Heddi: yeee sono contentissima che ti sia arrivata la tazzina!! Complimenti per aver vinto il giveaway u.u hehe. Spero che il libro ti piaccia! Un abbraccio :)