I taccuini sono importanti. Come immagino molti di voi, anche io ne ho tanti. Su cui annoto qualsiasi cosa. Spesso non sto a rileggerli, è il gesto estemporaneo ad avere valore. Altrettanto spesso però poi mi servono, quegli appunti, per cose pratiche, per idee o progetti.
Questo taccuino virtuale è nato qualche anno fa quando già la rete pullulava di cose e informazioni, ma non come adesso. Adesso è il Mar dei Sargassi. Davvero, qualche volta ho una vertigine, c'è troppo di tutto. Altrettante volte penso che ora più che mai serva invece concentrazione - per ciascuno di noi - su poche ma importanti cose. Qui vi metto le cose importanti per me, sicura che tutti abbiamo le nostre e che possa essere interessante curiosare nelle "cose importanti" degli altri.
Dunque:
1) Esercizi Preparatori. Domani incontrerò il giornalista Maurizio Crosetti nella sede della casa editrice Baldini & Castoldi. Il suo libro, Esercizi preparatori alla melodia del mondo, mi ha colpita perché è una storia di arte pura, che nasce dall'amore. L'amore più semplice e reale, quello tra bambini, che si trasforma in musica, ricerca di sé, melodia. Sono sempre più convinta che la scrittura e la lettura, come diceva anche Pennac (che ho riscoperto oggi in un gruppo di lettura ad alta voce di cui faccio parte), siano atti d'amore. Spero mi seguirete anche su @tazzinadi per qualche tweet in diretta. Read more...
2) Elena Ferrante sono io. Ho letto questa bella intervista di Nicola Lagioia a Elena Ferrante. Ciò che mi ha colpita è la definizione di scrittura come atto di superbia. Come una sorta di diritto autoarrogato di raccontare sé, il mondo, gli altri: ma a che titolo?
3) Elogio della distanza. Un'altra intervista mi ha colpita particolarmente, ed è quella di Federica Buongiorno al filosofo coreano Byung-Chul Han sul blog Doppiozero. Si tratta di un'analisi, una riflessione lucida sulla nostra società della prestazione dove la libertà è illusoria, e lo sfruttamento delle energie viene da dentro, rendendoci di fatto "schiavi" di smartphone e sciami digitali, e ci fa perdere il senso sacro della distanza dagli altri in maniera talvolta pericolosa e degradante. Da approfondire. Read more...
A questo taccuino abbino questa canzone: Imagine.
Byung-Chul Han
Byung-Chul Han
Byung-Chul Han
2 commenti:
Cara Noemi, sull'intervista di Elena Ferrante e la superbia degli scrittori sono d'accordo solo in parte: se non si scrivesse per gli altri non si farebbe leggere a nessuno niente. Jane Austen leggeva le sue storie alla sua famiglia per cui non capisco l'aneddoto raccontato dall'autrice misteriosa. Un abbraccio
Grazie Ornella! Il tuo è un punto di vista condivisibile :)
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