Un mondo disordinato e insidioso. Dove nessuna cosa aveva il proprio nome e tutto era rimescolato come un passato di verdura, senza metodo, senza direzione.
Tuttavia nulla era peggio di quell'appartamento, agli occhi di Celeste. Un incubo che si materializzava nella realtà. Il male di vivere diventato oggetti, aria scura e sporcizia.
- Ma venga, parliamo di cose serie.
Ha detto poi Filippo, molto serio, asciugandosi il sudore con la manica sbottonata della camicia blu.
7 commenti:
Bello! mi mi piace questa storia! Proseguila ti prego. Voglio sapere come va a finire
Annalisa
GRAZIEEEEEEEEEE
il povero Pippo mi sa che fa una brutta fine...oppure no?
:D
... non c'è possibilità di riscatto per il tormentato Felipe? ...
Non so: Pip è messo molto male...
non so, una bella psicoterapia... la butto lì...
Phil non riuscirebbe neanche a trovare l'indirizzo dello studio del dottore su Tuttocittà...
quando si dice un povero cristo...
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