venerdì 29 gennaio 2010

Cambiamo le lenzuola! Let's change the sheets!



Dunque. Se non vogliamo risvegliarci una mattina sottoforma di scarafaggio kafkiano, siamo letteralmente costretti a cambiare le lenzuola. Eh lo so. Questa è pesante. L'affronto subito apposta, perché conosco il problema. Però vi voglio aiutare. Con un poco di zucchero l'amara pillola va giù. Cari kidults. E noi, come generazione, di pillole di tutti i tipi ne sappiamo qualcosa. Quindi:

Aprite il quaderno. Titolo: Cambiare le lenzuola.

Svolgimento: Cambiare le lenzuola non è poi cosi male.
Va bè, scusate. Ricomincio. Cambiare le lenzuola è una cosa atroce. Perciò dobbiamo trovare un sistema per sopravvirere a questo supplizio, ok? Partiamo da un presupposto: se, come diceva il saggio, nomina sunt consequentia rerum, nella frase "cambiare le lenzuola" è già contenuta la speranza. La salvezza e la risposta.
Ossia: "cambiare". Sì: let's change! Ch ch ch ch ch Change. Non è anche il motto di Obama? Change, we can believe in... E allora? Non vi sentite già un pochino meglio. Sollevati e in buona compagnia? Dopo questa esperienza, cambierete anche voi dentro. Vi sentirete migliori, più puliti, anche nell'anima.
Quindi, dai. Cambiamo ste lenzuola.

Come si fa?

1) partiamo dai cuscini. Non per comodità, bensì per procrastinare il trauma.
2) scagliamo con piacere le federe al suolo. Ci farà sentire più "kid" che "adults". E noi non vediamo l'ora.
3) e adesso levate via ogni oggetto presente sopra il letto. Dai vostri occhiali, al cordless, alla Stampa, al portafoglio. Via, via, via.
4) con tutta la forza che avete in corpo, trascinatevi al petto quella massa critica composta da piumone, scaldotto, copertina Ikea, lenzuolo spiegazzato, coprimaterasso, orsacchiotto (no, questo non lo usate più voi, vero? Neanch'io, per carità, suvvia, a quasi trentanni, c'è un limite a tutto).
5) con rabbia buttate anche questa immensa palla al suolo, poiché l'asse da stiro, come si diceva in una lezione precedente, sarà già sovraccarico di vestiti e di gnomi-sciatori.
6) occhio che qui viene il bello: aprite il cassetto delle lenzuola. Hmmm sentite che profumo? Vi accoglierà questa sera e vi traghetterà tra le braccia di morfeo. Visualizzatevi col pigiamino e le persiane abbassate.
7) e ora bando alle ciance. Mette le benedette lenzuola conficcandole alla bellemeglio ai quattro angoli del vostro materasso ergonomico sempre Ikea.
8) eventualmente fatevi aiutare da qualcuno. Ma date voi le indicazioni. Vi sentirete importanti. Se vivete soli. Vi riscoprirete invece paladini dell'autonomia raggiunta. Comunque: Bravi tutti.
9) oddio. Il piumone. Dovrò mica cambiare anche il suo coso, l'involucro che lo ricopre? No no, non esageriamo, quello dura un sacco di tempo. No problem.
10) che soddisfazione: ce l'avete fatta. Complimenti.

Alla prossima! And thank you all!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ennò!

Mi cadi sul più bello! Io aspettavo ansiosamente qualche consiglio su come cambiare il copripiumone, la bestia che quando cerchi di cambiarlo si contorce più di una murena infilzata sulla fiocina.
Di solito con la mia fidanzata generiamo scene a metà tra fantozzi e Woody Allen, con noi due in piedi sul letto che teniamo la bestia per gli angoli sbattendola per farci finire dentro il piumone, e i gatti che , pensando che finalmente sia arrivato il luna park a casa loro, si rotolano allegramente sulle lenzuola pulite e arpionano il piumone con le unghiette affilate.

Quindi, visto il corso di economia domestica avanzata e ragionata, attendo fremente le tue tecniche...

Matteo

noemi ha detto...

Caro Matteo, eccezion fatta per i gatti che per il momento ci mancano, queste scene si ripetono identiche a casa nostra: sembriamo Fantozzi e Filini (il mio fidanzato, per la cronaca, interpreta è il rag. Filini)eh eh.
bene, allora dedicherò uno spazio esclusivo per il cambio piumone :D