giovedì 4 agosto 2011

Corsica.





Dormire tutte le notti sotto il cielo nero di stelle.

Desiderare, anzi non desiderare.

Un cavallo, una stella marina, molti cani, una tartaruga, un porcospino, una biscia, un gatto addormentato, moltissimi gechi, un rospetto, una piccola località che si chiama Bocca dell'Oro, e in mille altri modi e altre lingue e altre bocche e un campeggio inerpicato sulla collina, una spiaggia, il vento, un materassino giallo fluorescente che spicca il volo nell'infinito e un bambino francese che lo guarda sparire e dice: parbleau*.

Gli svizzeri, che hanno un lampadarietto a pile che si illumina come un pensiero insperato nel buio e cucinano gli spiedini, avranno vent'anni, sembrano due dolcissimi - dolcissimi hippies scaraventati nel futuro e ci chiedono in prestito il fornello per cuocersi le patate, e la loro amaca, la loro corona di fiori gialli.

Le auto costose parcheggiate ovunque e tende ultraattrezzate come ville con dentro bambini perfetti, luccicanti, che leggono libri a tutte le ore e inventano avventure senza fine.
Un maggiolone Volkswagen nero con la targa LOVE.

I tuoi pochi oggetti, che assumono un valore nuovo, la tua colazione con la frutta e il caffè, mentre una coppia di francesi ritira la baguette alla reception. La vista a picco sulla spiaggia incontaminata, i pini marittimi, il profumo che aspettavi, altri bambini che costruiscono una piramide. Il rumore come al cinema, nel silenzio, il terriccio sotto i piedi, la lotta con le vespe, i riti collettivi, la birra Pietra a Porto Vecchio dove ogni sera c'è un dj che suona in centro, locali fichissimi, negozietti di ogni tipo, i corsi, i corsari, le loro sanguinarie vendette, le faide, la paura, leggere a lume di candela.

Svegliarsi con il sole, visitare la cupa città di Sartene, visitare i preistorici menhir di Filitosa, sentirsi stranieri ovunque, visitare la raffinata città di Bonifacio in battello, prendere troppe onde, la nausea, la tachicardia, cercare di conoscere un luogo che a stento notavi nelle cartine geografiche. Cercare le forze in una bottiglietta di acqua naturale, asciugarsi tra le nuvole. Essere qualcuna che non eri mai stata, affittare un piccolo kayak arancione, dimenticare per un'ora intera cosa ti preoccupava, cosa ti caratterizzava.

Fare movimenti lenti, il fumo di caffè che si confonde con l'odore del mare, il chiosco che cucina alla brace, la salad exotique con l'avocado e il salmone, aver bisogno di vitamine, respirare l'aria nuova delle parole degli altri, mentre a non troppi kilometri di distanza in un'altra quiete non tanto dissimile, in Norvegia, in un altro campeggio sereno, una strage di proporzioni mai viste scaturisce dalla mente di un criminale insospettabile. La violenza della realtà. Il giornale sottobraccio italiano, per sentirsi vivi. Vedere nero a occhi aperti. Ricominciare tutto d'accapo.

Leggere un libro che mi piace, che si riempie di sabbia e altri frammenti secchi di alberi e alghe e granelli di acqua marina e cera di candela rovesciata. Sognare cose mai sognate. Ascoltare il niente, vedere tutto in un solo istante, non sentirsi mai soli, constatare di quante gradazioni di colori sono fatte le cose, le tende, i fondali, i cibi, le parole, gli occhi e le altre persone.


[to be continued...]

* pronunciato con la o !!






21 commenti:

ilpescetto ha detto...

bentornata!

leparoleverranno ha detto...

Bellissima la sensazione che si prova all'estero, le possibilità infinite dell'essere sconosciuti in mezzo agli sconosciuti. E nonostante questo, non sentirsi mai soli, ma anzi, forse ancora più vivi.
Ben tornata!

noemi ha detto...

@ilpescetto: grazie!!

@leparoleverranno: sì è vero, è una sensazione impagabile :)

Elena ha detto...

che bella descrizione di queste vacanze! Solo tu potevi renderla così!
immancabile la tazzina di caffè anche all'estero! :)
baci baci

Giuseppe Benanti ha detto...

per davvero: osservare squarci di vita reale degli altri è una sensazione impagabile, ma solo se si è in ferie e quindi più liberi dai soliti condizionamenti della vita quotidiana.

noemi ha detto...

Grazie Elena!!! :)

TestadiCe ha detto...

ma che bel racconto di vita vacanziera =)

Sara Giorgia ha detto...

bellissimo. come deve essere. bentornata monella ;)

noemi ha detto...

@TestadiC: grazie :)

@Sara: grazie :)

Unknown ha detto...

Che bella vacanza...! Appena ritrovo la percezione di spazio e tempo arrivo con il resoconto della mia! ;)

noemi ha detto...

Grazie Marta! Anche tu divertiti!

Unknown ha detto...

...senza parole, perché bastano le tue. Sguardo sognante e un sorriso un pò più sereno.
A presto...

noemi ha detto...

@Matte: grazie... :)

La Ballata di Stroszek ha detto...

parole immaginifiche... evochi luoghi lontani. Ti ringrazio.

noemi ha detto...

@La Ballata di Stroszek: grazie a te!

Anonimo ha detto...

è bellissimo! ha il ritmo di una poesia :)

noemi ha detto...

@emmaci: grazie :)

pencil ha detto...

emmaci ha rubato le parole dalla mia testiera: è bellissimo, ha il ritmo di una poesia :)

noemi ha detto...

Ciao Penciiiiilll :) :) grazie grazie!

Heddi Goodrich ha detto...

Bellissimo!

noemi ha detto...

@Heddi: grazie :)