lunedì 22 agosto 2011

Rafting.




Adventure Center - La Salle - Valle d'Aosta.

Prendete una persona per la quale ad esempio anche solo un piccolo ragnetto prataiolo cucciolo e spaurito che arranca nel terrore su una parete casalinga diventa un mostro-peloso-maledetto-assassino-immondo-selvaggio-cattivo e le vengono in certi casi anche le palpitazioni. Una persona per la quale anche solo un'ombra strana sul muro sovente è motivo di angoscia. Una che si alza dalla sedia a ogni - ogni - passaggio in volo di vespa durante tutti i tipi di pic-nic o scampagnata.

Una persona che ha paura spesse volte anche di attraversare una strada a Torino ad agosto con il verde. Una che in generale ha paura di molte cose, sente la paura, teme la paura, soccombe alla paura. Prendete dunque quella povera persona e scaraventatela giù dalle rapide di un fiume montano senza pietà in una tranquilla domenica di agosto: con un caschetto in testa, una muta da sub, una giacca di plastica, un salvagente extra large e avrete me, ieri, sulla Dora, insieme a un allegro gruppetto di amici e simpatiche guide argentine della Patagonia.

Sì, bè, niente di che, si può fare.

;)

E lo consiglio a tutti! (non fatevi scoraggiare dal foglio che si firma prima dell'inizio, in cui si dichiara di essere, tra le altre cose, psichicamente sani: crocettate con sicurezza sul sì: non è certo quello il momento di farsi troppe domande sulla faccenda).

L'avventura vale davvero il viaggio e la spesa. C'è tutta un'atmosfera un po' di cautela e guardinga all'inizio, in cui si viene bardati come per esercitazioni militari e viene spiegato cosa fare in caso di c a d u t a n e l f i u m e. Ma non si cade così spesso.

Quando poi ci si ritrova, dopo mille premure, spiegazioni, simulazioni etc. etc. e un viaggetto a cinquanta gradi celsius su un pullman azzurro che definire scrauso è un complimento: quando per la prima volta (eravamo tutti inesperti!) ci si ritrova lì sotto, con il remo tra le mani, appollaiati sul bordo del gommone e le montagne lassù che ti guardano e il fiume bianco che scorre, scroscia, corre forte: è bellissimo.

Tu, l'acqua fredda, il remo, la guida e gli amici diventate una cosa sola. Una piccola squadra che ce la deve fare.

E l'acqua è dolce. Quando vuole: è infinitamente dolce.

sotto: tazzina valdostana più pizza e birretta che senza dubbio vi aiuterà a rifocillarvi dopo la discesa.


8 commenti:

La Giù ha detto...

Sei ufficialmente la mia idola :)
E' una vita che voglio provare l'accoppiata rafting + terme a Vinadio, ma la pigrizia mi ha sempre fatto optare solo per le seconde.
Dopo averti letto devo assolutamente provare!

noemi ha detto...

@La Giù: :D :D hehe è bellissimo, da fare da fare...

Anonimo ha detto...

...beh pare che persino Stephen King abbia la fobia del buio e James Joyce il terrore per i temporali..ma nessuno dei due pare abbia mai fatto rafting..tantomeno nella nostra Madama Dora!...:-)
Brava!! da provare!

Stefi

noemi ha detto...

@Stefi: ahaha davvero? poveri ragazzi :P :P sì, è da provare davvero :)

tartetatintartetatin.tumblr.com ha detto...

Un solo pensiero a metà lettura:...
O mi povra dona....
Poi inghiottendo paura malcelata, mi son detta "beh magari prima o poi.."...
Grande Tazzina quasi una Mug...)))

noemi ha detto...

@tartetatin: :D ahahaha in effetti... all'inizio ero terrorizzata!!! Poi invece è davvero "una passeggiata" più o meno :P :P

pencil ha detto...

presto arriverà la foto della tazzina di caffè in bilico sul gommone che affronta le rapide, lo sento ;)

noemi ha detto...

@pencil: hehe magari: avrei voluto scattare foto ma era impossibile... però ci hanno fatto un VIDEO :D (a settembre arriva!! lol).