giovedì 31 maggio 2012

Una storia semplice.







Sicilia, giallo, caffè ristretto, Leonardo Sciascia

"Questo è un caso semplice, bisogna non farlo montare e sbrigarcela al più presto... Vai a scrivere il rapporto, subito". Automaticamente, il colonnello vide, invece, il caso molto complicato, e comunque da non sbrigare al più presto".

Lettere di Pirandello, e di Garibaldi, un matrimonio e un divorzio, una moglie e un figlio, un omicidio o un suicidio, un prete, una Volvo, una stazione ferroviaria, un'indagine, un marzo ancora freddo, un paio di guanti, un colonnello e un brigadiere, la polizia e i carabinieri, due pistole. 

L'italiano di Sciascia. L'italiano.

"L'italiano non è l'italiano: è il ragionare".

Una storia semplice. Complicatissima. In sole 66 pagine si apre uno squarcio di mondo universale. La perfezione, l'ironia di Sciascia sono qualità capaci di costruire un giallo di raro, immacolato splendore. Le sfumature di una storia di uomini, che delinquono, che tremano, che reagiscono, che ammazzano, che muoiono, che gioiscono. 

In una parola: se avete un'oretta, leggetelo!

Sarà l'ora più ben spesa che potete immaginare. Sarete sorpresi di quanto ci si possa arricchire in così poco tempo. Di quanta differenza ci sia tra il prima e il dopo averlo incominciato.


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