lunedì 21 luglio 2008

La banalità del mostro.

Stando a ciò che in questi giorni dicono i telegiornali c'è un Mostro che ha massacrato una bambina piccola di 4 anni. Era il papà. Mentre la mamma giornalista era in vacanza in Turchia. Mah. Detta così questa storia è proprio assurdamente atroce. E' tutto un incastro di particolari ridicoli che fanno gelare il sangue nelle vene. Lui che tiene gli psicofarmaci nello zainetto e fa precipitare a suon di botte la bambina davati all'altare del Vittoriano, dove i carabinieri la ritrovano in una pozza di sangue. Doveva portare la figlia a fare una gita a Parigi e invece nessuno sa perché si sono ritrovati a Roma. Le ha fatto saltare via gli occhiali a calci e schiaffoni. Un intrigo internazionale finito nel sangue. La piccola Luna, questo il suo nome, in condizioni gravissime adesso sta lottando per sopravvivere. Ma che vicenda insignificante e allo stesso tempo atroce. L'ennesima manifestazione della banalità del male, declinata nel segno della malattia mentale. Insopportabile. Vorrei solo esprimere a parole il mio odio assoluto per quel povero cristo imbottito di medicine e per quella mentecatta di sua moglie che lo lascia da solo con una bambina piccola. Allora è davvero così facile violare le più elementari regole di convivenza e civiltà. Ma allora il concetto che i bambini sono delle persone e come tali vanno rispettate non l'hanno ancora capito in troppi. Quella povera Luna non era mica una valigetta di Carpisa che tanto se si schianta per terra non gliene frega niente a nessuno. Il mio odio è talmente grande che non riesco a concludere queste poche righe se non nell'odio. E nella pietà per la nostra razza impestata di esseri umani.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Una cosa mi pare lampante: una bambina di quattro anni deve stare dove si trova la mamma...con la mamma.

Francia-Turchia non è come "faccio un salto al supermercato"...
Non odio il pazzo né i suoi farmaci, odio i "sani".



amis

noemi ha detto...

Si. E' pazzesco. Non ho parole.