Per sottrarlo all'oblio che annienta gli ultimi, vorrei solo dire che di lui ricordo che dopo due o tre carezze sulla minuscola fronte tigrata, faceva le fusa. Gli piaceva giocare con i tappi di sughero legati a una cordicella di lana. Quando andavo alle elementari, mi aspettava sul davanzale della mia vecchia casa e io vedevo la sua piccola sagoma affacciarsi alla finestra del sesto piano. Alla fine non riusciva più a saltare. E' passato già più di un anno, ma ogni tanto ci penso ancora. Ciao Saltello.
3 commenti:
Non saltava fisicamente ma saltava da un nome all'altro grazie a te...io ne ho seguito le evoluzioni fino alla fine..."Cinzio" è stato il suo salto più bello!
Si, lo riconosco: Cinzio è stato il migliore. Povero gatto.
Dove si trova ora il buon Cinzio fa certi salti... ! :)
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