giovedì 7 agosto 2008

Una lunga notte/2.

Nel tragitto per raggiungere nostra madre, pensavo che era da tanto tempo che non vedevo Clare. Quasi un anno. Siamo sorelle ma di papà diversi. Il suo è il secondo marito di mia madre, un signore francese con cui si è sposata due anni dopo la separazione. Un bravo uomo, con cui vado d'accordo.

Clare è più piccola di me, ma più matura e forte. E' la persona di cui mi fido di più al mondo. E' bella e se ne accorgono tutti nonostante la sua timidezza e il suo senso assoluto della riservatezza. E' chiarissima di carnagione e ha i capelli neri corvini e lunghi. Una bellezza senza tempo che regala sicurezza. Mi sento sicura da quando è nata lei. Pensavo che sarei stata sola per sempre e invece ho una sorella. Crescendo, Clare è diventata una donna dolce e buona. Chi ha la fortuna di essere amato da lei, come me, suo fratello, suo padre, nostra madre e suo marito se ne accorge subito. Clare non fa niente per sè che non sia anche di giovamento agli altri. Il suo altruismo è totale e inattaccabile. Non si sforza, per lei è normale. Abitiamo in due città diverse. Ma lei non si dimentica mai di me. Mi telefona spesso e mi scrive. Quando sono triste so che c'è lei e sto meglio. La sua presenza è più di una presenza. E' una struttura salda come un albero nella terra. Clare è molto intelligente e colta. Legge più libri di chiunque abbia mai conosciuto. Ed è formidabilmente francese in tutto. Penso a lei come una parte concreta di me. Perché so che nulla ci può separare. Questa mattina per esempio ho aperto la cassetta delle lettere. E ho trovato un pacchettino, dentro c'era il suo regalo per il mio compleanno di domani. Con un biglietto e una cartolina. Un libro che lei ha amato ma che sapeva avrei amato anch'io. Non mi avrebbe mai regalato qualcosa che non mi piacesse, che piacesse solo a lei. I suoi regali dicono molto: dicono che è sincera. Dopo tutto quello che ci era successo, oggi Clare vuole essere felice, vuole che lo sia anche io. Spesso ci è capitato di volere la stessa cosa, e spesso l'abbiamo ottenuta insieme, contemporaneamente. Quel giorno, per esempio, volevamo solo che gli occhialoni rossi della dottoressa Santachiara si mettessero a spiegare cos'era successo davvero, e quali fossero le novità.
[Continua...]

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