mercoledì 20 agosto 2008

Una lunga notte/3.

- Prego.

Ci ha detto la dottoressa Santachiara, indicandoci con il braccio la porta della stanza, come se il corridoio dell'ospedale fosse in realtà casa sua.

- Abbiamo spostato vostra madre, perché sembra ci siano stati dei miglioramenti tali da non giustificare più la permanenza in rianimazione. Adesso starà qui per un po' in osservazione. Scusate un attimo.

Se ne era andata con passi veloci, accelerati dai suoi crocs viola nuovi appena comprati, al cenno di un'infermiera alta con un golfino blu scuro e l'orologio allacciato sopra la manica della divisa (un fatto così inusuale che mi sono chiesta se fosse stata una scelta, un vezzo o semplicemente una distrazione causata dalla stanchezza e dal superlavoro).

Rimaste sole con nostra madre e la sua vicina di letto addormentata su un fianco, Clare e io ci siamo guardate come sempre negli occhi e abbiamo appoggiato le nostre cose sulla piccola sedia bianca.

[Continua...]

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