venerdì 1 agosto 2008

Mosca cieca.

Mi sento così. Come una mosca impigliata in una ragnatela. Vedo bene il ragno gigante e nero a un passo da me. Vedo con la coda dell'occhio uno spicchio della sua zampa padrona del suo regno perfetto e trasparente. Mi rendo conto che la ragnatela è un raffinato gioiello architettonico. Mi rendo conto che il ragno è a suo agio. Vedo tutto il mondo bellissimo intorno a me. Vedo che tutti vivono in pace. Che le macchine scorrono, che le mamme passeggiano con le carrozzine, che le coppie giovani mangiano il gelato. E invece io qui sento il ragno vicino, su di me incombe una minaccia. Mi chiedo chi o cosa mi potrà salvare. E se il ragno mi lascerà volare via all'improvviso. E se lo farà perché è buono o solo distratto. Ma a quel punto chissenefrega, purché non mi uccida.

6 commenti:

Sara Giorgia ha detto...

Amica mia non guardare con l'occhio obliquo, guarda dritta davanti a te. Ti rimando alle parole di Siddharta. Un abbraccio.

noemi ha detto...

Grazie Sarina! Un abbraccio a te.

Anonimo ha detto...

La ragnatela è il filtro migliore, l'unica lente, forse, per leggere il mondo nel modo meno banale.
L'angoscia che senti va tenuta a bada (e te lo dice una la cui fotografia si troverebbe accanto alla voce "pessimismo cosmico" se solo Devoto e Oli mi consultassero prima dell'uscita della versione aggiornata) ma è garanzia stessa della tua esistenza, "senti le cose" sempre...nel male di questi momenti e nel bene che verrà...

con affetto,

amis

noemi ha detto...

Amis, grazie. Con affetto. Nams.

Anonimo ha detto...

Mia cara amica
La conosci quella filastrocca in inglese? Quella che fa così

The izzy bizzy spider went up the water spout
down came the rain and washed the spider out
out came the sun and dried up all the rain
and the izzy bizzy spider went up the spout again.

Da quando me l'hanno insegnata i ragni mi sono risultati meno disgustosi. Simpatici.. no proprio no. Sono come i problemi e i cattivi pensieri, povere bestie, gli vogliamo bene come se fossero sassolini nella scarpa. Però se non ci fossero i ragni il mondo dovrebbe essere costretto a fare a meno della loro opera di pulizia. I ragni immobilizzano la preda. Ecco qual'è il punto. Il tuo problema non è il ragno, il tuo problema è che ti senti troppo mosca (che per giunta è una bestia sporchina. Diciamolo: una farfallina faceva forse più al caso tuo:)).
A parte gli scherzi mia cara amica, i nostri problemi ci immobilizzano e ci fanno credere che tutto sia finito. Ci assillano ogni giorno e ci guardano severi, togliendoci la gioia della speranza: sembra che non ci vogliano lasciare più andar via. Non lasciarti bloccare dal loro veleno. Ricorda che i problemi non sono ragni e tu non sei una mosca: sei Noemi, quella splendida ragazza forte e dolce che ha una buona parola per tutti e che affronta le cose che le accadono con il suo Cuore, che è diventato più forte di tutto... (anche dei ragni)
Un abbraccio
Annalisa

noemi ha detto...

Grazie piccola Annalisa. Mi commuovo.