Ho sognato che i confini di un mare molto azzurro erano in realtà una città alta dal perimetro rotondo. L'orizzonte così era uno skyline argentato e scintillante di piccole finestre a quadri. Poi di fronte a questo paesaggio enorme apparivano quattro-cinque blocchi di colore denso, come pezzi di lego grandi e lisci come grattacieli. Uno rosso e uno blu, uno giallo e uno verde. E io guardavo queste cose, indossavo una specie di cappotto di plastica, spostavo i sassolini della spiaggia con la punta dei piedi e dicevo: "non sono poi così saggia come sembro".
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