Al solito bar dove mia mamma e io abbiamo pranzato tutti i giorni di questo lungo rigido inverno, ci sono i soliti tre personaggi al tavolo rotondo. L'anziano e i due giovani. Quando parla l'anziano e io sono immersa a testa bassa nella torta salata agli spinaci, penso sempre stia parlando il giovane perché proviene da quel tavolo una voce alta, accesa come uno squillo di trombetta. Poi alzo lo sguardo e vedo che invece è lui, l'anziano che racconta sempre qualche novità. Sa tutto e lo spiega ai due giovani. I giovani sono un maschio con la barbetta e una femmina paffuta con i capelli corti. Sono ben affiatati, insegnano qualche atrusa materia nella scuola del vicinato. Arriva poi il cagnolino, più o meno a metà pasto. E' piccolo come un topino ma suscita puntualmente l'ira funesta di mia mamma che ha paura dei quadrupedi sguinzagliati nei luoghi pubblici. Poi c'è il barista con i capelli rossi e il tatuaggio. Avrà diciotto anni e si ostina a darmi del "lei". "Posso servirle il caffè?". Mentre l'altro che ne avrà al più diciannove ha capito e mi tratta da pari. C'è la cuoca con gli occhiali spezzati, sempre indaffarata e protesa verso le facce dei clienti: vuole scoprire se i suoi piatti sono piaciuti. Lo vuole sapere costi quel che costi. E poi il proprietario, un signorone grosso di trentadue anni. "Signora coraggio" dice l'altro giorno a mia mamma. "Che ne sa lei?" Risponde mia mamma che dice tutto quello che pensa in faccia senza pensarci due volte. "Che ne sa lei delle malattie?" In effetti il signore è il ritratto della salute, ha un bar, ha i suoi clienti fissi: che problemi può avere lui? "Signora: questo ragazzo qua che vede davanti a lei una volta era paralizzato" Dice che a diciassette anni ha avuto un incidente. E' stato in coma e poi paralizzato. E adesso è lì tutti i giorni a guardare il mondo dalla finestrona della tavola calda e a ripere la sua frase preferita: "Da bere cosa vi porto?" E io a rispondere sempre la stessa cosa: "Due naturali grazie".
3 commenti:
CIAO PEPPIA
Capolavoro. Grazie chicca. Ce l'ho davanti agli occhi, quest'immagine.
Grazie Sarina!!!!!!!!
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