Un anno fa esattamente a oggi, il giorno dell'epifania, eravamo di fronte al reparto di rianimazione dell'ospedale Martini, era appena morto un signore bravo di nome Alberto, un musicista, una persona importante per il mio fidanzato.
Oggi invece più o meno alla stessa ora eravamo all'ospedale Sant'Anna, quello in cui nella nostra città nascono i bambini. Di fronte a Ludovica, uno scricciolo piccolo, la figlia bellissima di una mia amica.
Queste due epifanie me le ricorderò sempre: corrispondono anche a come mi sono sentita in questo anno. Cose che finiscono, cose che iniziano. La vita che ricomincia, si ripresenta puntuale in nuove forme, con altre facce, con altri vestiti, con altri occhi.
Sono così emozionata, un po' stanca, è stata una giornata piena di sensazioni straordinarie.
Vorrei avere una formula per come funzionano le cose. Non ce l'ho, ma ultimamente sono testarda e conto di capirci di più. Nel frattempo buonanotte. Befane e gente normale che passa dalle mie parti. Sweet sweet dreams.
3 commenti:
Forse è meglio non possederla questa formula, perché sarebbe capace di trasformare le nostre vite in una lista d'eventi. Tanti auguri alla piccola Ludovica. E un buon anno a te Noemi (non ricordo se te l'ho già detto)!
Lola :-)
D'altra parte è proprio questo lo spirito di questa parte dell'anno. Natale, capodanno, il sei Gennaio e tante altre festività invernali meno note di cui è costellato il Piemonte e l'Italia, in fondo vogliono dire questo: la vita finisce, la vita comincia. E non ci può essere una cosa senza l'altra. :)
@Lola Grazie :D è vero, meglio non avere regole prestabilite: e buon anno anche a te!!
@Marta: sì, che cosa bella che hai scritto! Grazie!
Posta un commento