venerdì 20 febbraio 2009

Cose dell'altro mondo.

http://torino.repubblica.it/dettaglio/cosi-diventai-lo-schiavo-di-soria/1593237

Non c'è proprio tregua e queste notizie sul Grinzane si susseguono senza sosta e scoperchiano una voragine che ha davvero dell'incredibile. Io ricordo punzecchiature un po' moleste ma non avrei mai potuto immaginare che si potesse arrivare a tanto.

Ad esempio, nel mio periodo di stage, mi è capitato di voler andare a trovare una persona ricoverata all'ospedale. Allora avevo chiesto qualche ora di permesso (considerato che lo stage era gratuito contavo di potermelo permettere). Per poter usufruire di tale permesso mi era stato chiesto di spiegare i dettagli della mia visita e di telefonare lì su due piedi alla segreteria dell'ospedale per sapere gli orari esatti. E va bene. Altri episodi li ho raccontati in questo blog. E va bene. Erano cose sgradevoli, fisse assurde, il gioco del gatto con il topo, ho visto che l'atmosfera era quella per quasi tutti quelli del mio livello di stagista (naturalmente gli amici importanti ricevevano complimenti e rose rosse) e allora sono scappata. Ma pensavo si fermasse tutto lì. A fastidiose angherie d'altri tempi. Mai avrei immaginato che in quelle stesse stanze, alcuni anni dopo, a un ragazzo della mia età sarebbe stato richiesto addirittura di ingerire rifiuti e cibi scaduti. A un ragazzo induista, la carne rossa. Nel mio caso pensavo di essere io la debole, di essere incapace di affrontare il duro mondo del lavoro. Ma nel caso di quel ragazzo: quali sono le sue colpe, quali le sue responsabilità?

Allora vorrei dire una cosa: troppe volte mi è capitato di percepire una gran confusione nei discorsi delle persone più ricche e colte. Molte di queste sono convinte che le persone che svolgono mansioni di servizio, "umili", siano anche irrimediabilmente stupide. Mi è capitato di sentir dire, ad esempio, che una certa donna "meritasse" di fare la cameriera. O di ascoltare deduzioni hegeliane del tipo: "è stupida, non è un caso che fa la cameriera". Così, queste persone ricche e colte sono sicure che "l'omino delle consegne" è stupido, non capisce, "la donna delle pulizie" è stupida, non capisce. "Il cameriere" è stupido, non capisce. In definitiva, secondo queste persone ricche e colte, le classi lavorative meno abbienti sono composte esclusivamente da idioti. Certo, la stupidità è sempre dietro l'angolo, ma secondo me è ben distribuita trasversalmente in ogni singola classe sociale.

E infatti, vorrei rivelare uno sconvolgente segreto di pulcinella: occhio! Quei lavoratori sono esseri umani come voi. A volte sono persone stupide ma molto spesso sono persone intelligenti, colte, sensibili e degne di rispetto come voi. Non sempre è il merito a portarle a svolgere compiti di servizio. Spesso è il caso, la necessità. Altre volte può essere una scelta di vita. Secondo me per lo stesso principio ci sono molti modi per esercitare il potere. Che bello vedere un capo, un direttore, un presidente, un professore illuminato, educato e capace di dare e ricevere rispetto con autorevolezza e senza prevaricazione. Non servono le minacce per far lavorare i dipendenti, serve di più l'esempio.

E a proposito di minacce: ho letto sulla Stampa di oggi che il ragazzo che ha denunciato Soria ha paura di ritorsioni e per questo vive fuori Torino.

http://www.lastampa.it/Torino/cmsSezioni/cronaca/200902articoli/9585girata.asp

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Da: L'eleganza del riccio,
Muriel Barbery, Traduzione italiana di Emmanuelle Caillat, Edizioni E/O

"Mi chiamo Renée. Ho cinquantaquattro anni. Da ventisette sono la portinaia al numero 7 di rue de Grenelle, un bel palazzo privato con cortile e giardino interni, suddiviso in otto appartamenti di lusso, tutti abitati, tutti enormi. Sono vedova, bassa, brutta, grassottella, ho i calli ai piedi e, se penso a certe mattine autolesionistiche, l'alito di un mammut. Non ho studiato, sono sempre stata povera, discreta e insignificante..."

Mais surtout, je suis si conforme à l’idée que l’on se fait des concierges qu’il ne viendrait à l’idée de personne que je suis plus lettrée que tous ces riches suffisants.


Mi dispiace ma quest'ultimo pezzo in italiano non l'ho trovato, ma poiché mi pare definitivamente significativo, te ne propongo la mia traduzione:

"Ma soprattutto sono così conforme all'idea che si ha dei portinai che nessuno penserebbe mai che sono più colta di tutti questi ricconi supponenti."

Per il resto, cara Nams,
ti abbraccio forte,

A.

P.S. La parola del giorno è PINDEB!

Anonimo ha detto...

E ancora...

"Chi persegue l'eternita raccoglie solitudine."

Muriel barbery, L'Eleganza del riccio.

Amis

P.S. la parola adesso è:
APIRL!

Anonimo ha detto...

Grazie amica!!!! La mia parola è: TRONESS