domenica 11 settembre 2011

Il secondo aereo - Martin Amis con tazzina di caffè.



Oggi è inevitabile pensare all'11 settembre 2001, come ogni anno, e in particolare questo perché è il decennale della più mediatica delle tragedie umane degli ultimi tempi. E come ogni anno, dal invece 2008 a questa parte io vado a sfogliare questo libro, cui ormai sono parecchio affezionata.

L'autore è Martin Amis, editore Einaudi. Il secondo aereo - 11 settembre: 2001-2007.

Il secondo aereo è naturalmente quello che ha colpito la seconda torre e rappresenta, nelle parole di Amis, il simbolo della presa di coscienza soprattutto visiva di quello che stava succedendo. Un istante prima del secondo schianto, tutto poteva infatti essere un incidente, seppur terribile e davvero spettacolare. La conferma di un disegno dietro a quelle immagini è stata dunque quell'impatto definitivo e trasmesso in televisione.


Questo libro oltre a rappresentare un documento in progress è anche un classico libro di Amis.

Perché Martin Amis, come tutti i grandi scrittori, ha costruito negli anni il suo Universo di riferimenti, episodi di vita, concetti illuminanti, sensazioni, personaggi, modi di dire, non-cliché. Nello specifico, qui sono raccolti articoli di giornale, racconti e punti di vista, come spiega il titolo, che vanno dal 2001 - considerazioni emotive a fatti appena avvenuti - al 2007 dove emerge sempre maggiore analisi politica e lucidità (per sua stessa ammissione).

Per me Amis è un autore di culto, ci ho scritto la tesi di laurea, ho riletto molte volte la sua autobiografia, etc. etc. Ho iniziato a conoscerlo proprio in quegli anni, primi duemila, e proprio nella città di New York (dove mi trovavo per i fantomatici casi della vita) ho capito che per me la sua scrittura aveva un significato, era un bagliore che ho riconosciuto all'istante, una cosa inspiegabile a dire il vero e dopo averci pensato. Di quelle poche cose che restano nel tempo. E tuttora non so bene perché ma continuo a leggerlo e a cercare di capirlo o semplicemente a saltare in quell'Universo sia complesso sia disarmante per la sua fulminante - per me rassicurante - riconoscibilità.


"La cosmologia ci informa anche che l'universo è molto più strambo, prodigioso e agghiacciante nella sua imponenza di qualsivoglia dottrina, e che contemplarlo può appagare i bisogni spirituali".


4 commenti:

TestadiCe ha detto...

Lo leggerò.. grazie.

noemi ha detto...

@TestadiC: grazie a te!

Sara ha detto...

se ti va passa da me c'è un giveaway in corso....

www.barbienonsposaken.blogspot.com

ciaooo!

Maria Ianniciello ha detto...

Ciao. Scusa per l'intrusione, ma volevo segnalarti un'iniziativa. Sul mio blog puoi leggere e vedere (è anche in versione video) gratuitamente il mio racconto "Ricordi di donna", pubblicato a puntate. Oggi c'è il gran finale. Grazie. Maria