La
bellezza: quanti articoli su questo argomento avremo letto nella
vita? Se penso a me: tanti. A volte mi dico: troppi! Oppure, a
seconda dello stato d'animo e del periodo del mese: troppo pochi! In
ogni caso, su questo spinoso tema ci sembra di sapere tutto. Cosa
indossare, come truccarci, come tagliare i capelli. E allora perché
molte di noi si sentono perennemente inadeguate? La domanda è seria.
Aumentata in modo esponenziale, si sa, dai mille strumenti che ora
abbiamo a disposizione per ritoccarla, dall'intramontabile Photoshop
ai filtri dei vari Instagram o Snapchat di turno, la bellezza sembra
lampeggiare ovunque, in ogni angolo non solo delle città reali ma
anche da quelle virtuali: i social network. E allora perché,
riformulo la domanda prima di tutto a me stessa, ci sentiamo così a
disagio, ancora oggi, con il nostro corpo? Da quando ho conosciuto,
per puro caso, Valentina Coccia, forse ho intuito che la risposta si
avvicina a una parola chiave: consapevolezza. Ho conosciuto Valentina
perché avrei dovuto partecipare, come blogger, a uno dei suoi corsi
ai MagazziniOz di Torino (una realtà molto bella da
esplorare) per poi raccontare l'esperienza sul mio diario di bordo
virtuale. La data di quel corso però è saltata e, in attesa di
partecipare al prossimo workshop, sono diventata sempre più curiosa.
Ho cominciato a leggere il sito e il blog di Valentina, che è romana
di adozione ma si sposta spesso per tenere i suoi corsi in diverse
città italiane, e il titolo del corso: Consapevolezza Estetica,
mi ha così tanto colpita che ho deciso di contattarla per farle
qualche domanda. In particolare, volevo saperne di più del suo
metodo dall'acronimo d'impatto: BWSTW (Beauty Will Save The
World). Al telefono, Valentina ha una voce serena e tranquilla.
Posso intuire che lo sia davvero dalla pazienza che ci mette
nell'ascoltare le mie perplessità. Mi chiedo infatti come possa una
persona che per tutta la vita si è sentita goffa e impacciata, e lo
è ancora nonostante ormai sia adulta, imparare a vedersi
bella. E cosa questo comporta, quali cambiamenti. Comincio però con
una domanda tecnica: Cos'è il metodo BWSTW, e come è nato?
Il
metodo BWSTW è un percorso di Consapevolezza Estetica
sviluppato in tre Moduli. Si basa su un motto generico che è “essere
belle è molto più semplice che essere perfette” e in onore di
questo racconta dei quattro Segreti utili per riconoscersi,
esprimersi e valorizzarsi nella vita di tutti i giorni. Io nasco
esperta di marketing del Lusso e Consulente di Stile. Ho esercitato
per lungo tempo entrambe queste attività sentendomi però in essenza
sempre un pesce fuor d’acqua. Non ho mai aderito con piacere a
certi linguaggi aggressivi, a certe dinamiche di competizione
femminile propri del mondo dell’immagine; e soprattutto ho sempre
vissuto con grande conflitto il peso degli stereotipi della Bellezza
come Perfezione che ho visto causare, in primis a me, un
continuo senso di frustrazione e inadeguatezza.
(Qui
ho avuto un moto di riconoscimento: ecco, è come mi sento io, da
sempre e nonostante sia ormai una persona adulta n.d.r.).
Mi
sono sentita per lungo tempo ingabbiata come in un bozzolo, e
guardandomi intorno ho riconosciuto questa sensazione anche nelle
altre donne. Ma i bozzoli si sa, sono luoghi di metamorfosi, e quindi
propedeutici al cambiamento. Un giorno mi sono detta che potevo fare
qualcosa di buono di tutta l’esperienza che avevo accumulato. E ho
deciso di dedicarla “alla trasformazione” come rivelazione
e non come contraffazione, delle Donne.
Così
è nato il metodo BWSTW. Non a caso parliamo di Consapevolezza
Estetica e non di Consulenza di Stile. I tre moduli,
infatti, che poi non sono altro che laboratori di mezza giornata
l’uno molto interattivi e divertenti, hanno alcune caratteristiche
importanti: l’approccio è formativo e non didattico. Non c’è
nessun guru che dall’alto del suo sapere corregge il corpo o la
personalità estetica di nessuno. In media i fashion blog, i format
televisivi, così come la narrativa disponibile al riguardo ricalcano
tutti lo stesso linguaggio. Esiste una regola – un modello – una
bellezza e per raggiungere quanto più possibile questi risultati si
cerca di “modificare” o “coprire” i difetti della persona. In
realtà, durante i Corsi BWSTW quello che avviene è che si
condividono, invece, le tecniche e le metodologie proprie delle
materie della Consulenza di Stile direttamente con le Donne, per far
acquisire loro il procedimento e la ratio e renderle autonome nella
vita quotidiana. In poche parole non ci interessa definire l’outfit
perfetto per l’occasione X o Y secondo i dettami del most trendy
, ma trasformare le Donne in consulenti di se stesse, in modo che
capiscano il come più che il cosa. L’obiettivo è sempre quello di
focalizzarsi sui punti di forza e non sui difetti. Nella quasi
totalità delle mie sessioni ho sempre riscontrato con grande
sorpresa che le Donne conoscono a menadito i propri difetti ma a
volte non sanno neanche di avere
delle caratteristiche positive: sappiamo che siamo basse, o
troppo alte, troppo magre, troppo grasse, che abbiamo le gambe
adipose o siamo piatte, perché passiamo la maggior parte del tempo a
concentrarci su come diventare Perfette. Dimenticandoci che essere
Belle è molto più semplice. E nasce necessariamente dal riconoscere
la propria individualità e le proprie peculiarità. Immancabilmente
durante i Moduli BWSTW sono proprio le altre Donne a farci da
specchio in questo esercizio di Rivelazione.
Il
contesto è sempre empatico e centrato sull’autenticità. Attraverso
esercizi e interazione si fa esperienza di una collaborazione, di una
sintonia cui non siamo molto abituate. E soprattutto ci si “libera”
dei fardelli della perfezione, alleggerendosi notevolmente.
Cosa
succede ai tuoi corsi sulla Consapevolezza Estetica, cosa si scopre e
che tipo di donna può partecipare?
Non è assolutamente per
fare marketing del mistero ma giuro che non si può spiegare! Potrei
raccontare per filo e per segno i vari esercizi che si fanno lungo le
quattro ore e niente potrebbe rendere l’idea di quale esperienza di
scoperta sia. Ogni volta è diverso, ogni volta è nuovo, ogni volta
è certamente arricchente. Per me di sicuro, credo anche per chi vi
partecipa.
Posso
certamente dire che scelgo ogni volta location che siano in grado di
trasmettere il messaggio di Bellezza di BWSTW. E quindi già
di per sé sono molto ispirazionali. E poi che il mood è molto
“chiacchiere e caffè” (e non solo il mood visto che caffè,
pasticcini e patatine non mancano mai).
Infine
che forse si scopre il potere più grande, magnetico e contagioso
della Bellezza.
Un
antico imperatore romano soleva dire “Non conosco nessuno che dopo
un complimento non si senta migliore!”. Ecco. Si fa esperienza di
complimenti. Soprattutto a se stesse. E siccome ci si sente migliori,
ci si sente in grado di dare il meglio. Perché quando ci sentiamo
bene, non sentiamo il bisogno di fare del male. Non c’è un tipo di
donna che possa partecipare o non. Questo Corso è per tutte le Donne
con la D maiuscola. Che hanno il coraggio della verità. Non a caso
mi piace fare riferimenti visivi spesso ad Anna Magnani. Non solo
perché è Romana de Roma come me.
Ma
perché disse a un truccatore: “Le rughe non coprirle. C’ho messo
na vita a fammele veni!” .
Consapevolezza
e identità: sono quindi le due parole che fanno rima con "bellezza”?
Mi
piace partire sempre da una domanda. “Che cos’è la Bellezza”.
Questa riflessione mette in crisi tutti. Tutti. Si può fare
riferimento all’antica questione filosofica della bellezza come
verità oggettiva o come gusto negli occhi di chi guarda. Si può
entrare nel merito del fisico e finire nel metafisico. Ma
difficilmente si ha una risposta chiara, secca. Allora io faccio
riferimento all’etimologia. Sul Dizionario Treccani alla
voce Bellezza si legge: “la bellezza è una specie di Armonia
visibile che entra in realtà e penetra soavemente nello spirito umano (Ugo Foscolo)”.
Non ci sono riferimenti a pesi, misure, non ci sono riferimenti a
niente di concreto. Eppure emotivamente l’esperienza di godere
della Bellezza è netta, nitida, da quando siamo bimbi a quando
cresciamo.
Lo è
addirittura oltre i popoli e oltre il tempo. Si pensi agli esempi del
Classicismo greco, o alle meraviglie della Natura. Esiste quindi
qualcosa che è molto potente, che è nel DNA dell’umanità, e di
cui dobbiamo necessariamente riappropriarci. Questo percorso non è
possibile se non si parte dalla verità, dall’autenticità. In
questo senso sì, direi che Consapevolezza, Identità e Bellezza sono
una triade inseparabile. Ci sono tre parole che io uso per definire
la Bellezza secondo BWSTW.
Ma
direi che ho già detto troppo: semmai le scoprirai al Corso!
Mi
ha particolarmente colpita il percorso di Social Beauty: dalla
consapevolezza della propria bellezza interiore ed esteriore le donne
che hanno avuto difficoltà nella propria vita possono ricominciare a
essere serene, a sentirsi bene e a costruire?
Credo
che la Bellezza 2.0 di cui BWSTW vuole compiere la Rivoluzione
(ovviamente culturale e a mano necessariamente disarmata :) per
prendere distanza dalla deviazioni superficiali, ipersessualizzate,
contraffatte e spacciate per Perfezione con cui siamo cresciute,
abbia un vero e proprio potere salvifico. La Bellezza come Cura è un
volano virtuoso di energia e creatività che può rimanere a livello
individuale ma può investire interi gruppi e società.
Si
pensi a come la Bellezza nella dimensione della cura della persona
sia un’esperienza di dignità.
Si
pensi a come riqualifichi l’individuo coccolare se stesso ed
entrare in una dimensione di libertà, espressività, piacevolezza.
Ecco io credo che questa esperienza non debba essere negata a nessuno
e soprattuto che sia altamente terapeutica in quelle situazioni in
cui la femminilità e l’identità vengono mortificate da eventi
violenti ed esterni. I progetti di Social Beauty di BWSTW
mirano a portare la Bellezza come riqualifica della dignità proprio
in queste realtà, proprio alle Donne Differenti. Dal tumore alla
violenza domestica, dalle carceri alla scuola, fino alle situazioni
di confine e disagio sociale. A testimonianza di quanto ‘buono’
sviluppi ‘il bello’ ho avuto la fortuna di incontrare dei partner
meravigliosi finora, e con ognuno di essi stiamo lavorando a vari
livelli perché la Rivoluzione si compia. Tutte le info sullo stato
dell’arte delle attività di Social Beauty di BWSTW
sono sulla pagina facebook. Cui mi piace fare un richiamo anche
perché come tutte le rivoluzioni ha bisogno di un cambiamento lento,
dal basso, collettivo. Ecco perché esiste una Community BWSTW,
che si ciba di Semi di Bellezza quotidiani. Su facebook
abbiamo un contenitore sfaccettato: l’evento della settimana, il
racconto della settimana, il posto della settimana nonché tutte le
info sui Corsi, le partnership etc. Su Pinterest un mondo di
riferimenti visivi alla filovia BWSTW raccolti dall’esterno.
Su Instagram i fotoracconti di BWSTW: storie di
bellezza senza parole, solo attraverso immagini originali, sul Blog i
reportage approfonditi delle esperienze BWSTW.
La
bellezza è un seme che salverà il mondo: nel blog "Semi di
bellezza" ci sono molti spunti ed esempi di bellezza anche "in
viaggio". Come nascono i post?
Non te
lo saprei dire. Così come non so rispondere a chi mi chiede come,
quando, quanto scrivo.
Il
racconto è una mia cifra espressiva. Attraverso le parole,
attraverso le immagini. Un mio amico mi ha definita “la Donna che
condisce la gente”. Ha ragione. Vedo, osservo e vivo tutto con un
paradigma mentale di dipanamento del senso. Non so se così posso
definirlo. Connetto i puntini, definisco svolgimenti, arrivo sempre a
una morale della favola. Quindi condisco.
Sono
una cantastorie ab origine insomma. La Bellezza è la morale cui
irrimediabilmente arrivo.
Sono i
miei occhiali. Il mio filtro visivo. Ho gli occhi foderati di
Bellezza, ecco! Infatti non c’è soluzione di continuità
praticamente tra ciò che vivo e ciò che scrivo. Nel blog come sui
post su facebook. Pesco continuamente dai locali in cui finisco, dai
viaggi brevi o lunghi che faccio, dalle persone che incontro, le
storie che mi toccano, gli eventi cui partecipo. Credo capiti a chi
non fa un lavoro ma è un lavoro. Se posso definire
BWSTW un lavoro. E questo è anche un po’ il senso della
Community BWSTW. La Bellezza come dimensione dell’essere e
del vivere. Un grande contenitore di semi che partono dalle cose,
tutte, che ‘per caso’ si fanno inciampare e riconoscere come
segni.
Si,
proprio segni. Io al caso non credo più. Credo piuttosto che come
dice Benigni “c’è un presentimento di Bellezza nascosto ovunque”
e che sta a noi scovarlo per ritornare sul percorso che segna il
destino dell’umanità. L’elevazione. La dignità. Se i semi si
piantano. Qualcosa di grande germoglierà.
Per chi fosse interessata a seguire i corsi di Valentina o a conoscere meglio il suo lavoro, ecco il suo sito. Buona lettura!
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