venerdì 6 maggio 2016

La bellezza salverà il mondo - BWSTW - intervista a Valentina Coccia.

La bellezza: quanti articoli su questo argomento avremo letto nella vita? Se penso a me: tanti. A volte mi dico: troppi! Oppure, a seconda dello stato d'animo e del periodo del mese: troppo pochi! In ogni caso, su questo spinoso tema ci sembra di sapere tutto. Cosa indossare, come truccarci, come tagliare i capelli. E allora perché molte di noi si sentono perennemente inadeguate? La domanda è seria. Aumentata in modo esponenziale, si sa, dai mille strumenti che ora abbiamo a disposizione per ritoccarla, dall'intramontabile Photoshop ai filtri dei vari Instagram o Snapchat di turno, la bellezza sembra lampeggiare ovunque, in ogni angolo non solo delle città reali ma anche da quelle virtuali: i social network. E allora perché, riformulo la domanda prima di tutto a me stessa, ci sentiamo così a disagio, ancora oggi, con il nostro corpo? Da quando ho conosciuto, per puro caso, Valentina Coccia, forse ho intuito che la risposta si avvicina a una parola chiave: consapevolezza. Ho conosciuto Valentina perché avrei dovuto partecipare, come blogger, a uno dei suoi corsi ai MagazziniOz di Torino (una realtà molto bella da esplorare) per poi raccontare l'esperienza sul mio diario di bordo virtuale. La data di quel corso però è saltata e, in attesa di partecipare al prossimo workshop, sono diventata sempre più curiosa. Ho cominciato a leggere il sito e il blog di Valentina, che è romana di adozione ma si sposta spesso per tenere i suoi corsi in diverse città italiane, e il titolo del corso: Consapevolezza Estetica, mi ha così tanto colpita che ho deciso di contattarla per farle qualche domanda. In particolare, volevo saperne di più del suo metodo dall'acronimo d'impatto: BWSTW (Beauty Will Save The World). Al telefono, Valentina ha una voce serena e tranquilla. Posso intuire che lo sia davvero dalla pazienza che ci mette nell'ascoltare le mie perplessità. Mi chiedo infatti come possa una persona che per tutta la vita si è sentita goffa e impacciata, e lo è ancora nonostante ormai sia adulta, imparare a vedersi bella. E cosa questo comporta, quali cambiamenti. Comincio però con una domanda tecnica: Cos'è il metodo BWSTW, e come è nato?

Il metodo BWSTW è un percorso di Consapevolezza Estetica sviluppato in tre Moduli. Si basa su un motto generico che è “essere belle è molto più semplice che essere perfette” e in onore di questo racconta dei quattro Segreti utili per riconoscersi, esprimersi e valorizzarsi nella vita di tutti i giorni. Io nasco esperta di marketing del Lusso e Consulente di Stile. Ho esercitato per lungo tempo entrambe queste attività sentendomi però in essenza sempre un pesce fuor d’acqua. Non ho mai aderito con piacere a certi linguaggi aggressivi, a certe dinamiche di competizione femminile propri del mondo dell’immagine; e soprattutto ho sempre vissuto con grande conflitto il peso degli stereotipi della Bellezza come Perfezione che ho visto causare, in primis a me, un continuo senso di frustrazione e inadeguatezza.

(Qui ho avuto un moto di riconoscimento: ecco, è come mi sento io, da sempre e nonostante sia ormai una persona adulta n.d.r.).

Mi sono sentita per lungo tempo ingabbiata come in un bozzolo, e guardandomi intorno ho riconosciuto questa sensazione anche nelle altre donne. Ma i bozzoli si sa, sono luoghi di metamorfosi, e quindi propedeutici al cambiamento. Un giorno mi sono detta che potevo fare qualcosa di buono di tutta l’esperienza che avevo accumulato. E ho deciso di dedicarla “alla trasformazione” come rivelazione e non come contraffazione, delle Donne.

Così è nato il metodo BWSTW. Non a caso parliamo di Consapevolezza Estetica e non di Consulenza di Stile. I tre moduli, infatti, che poi non sono altro che laboratori di mezza giornata l’uno molto interattivi e divertenti, hanno alcune caratteristiche importanti: l’approccio è formativo e non didattico. Non c’è nessun guru che dall’alto del suo sapere corregge il corpo o la personalità estetica di nessuno. In media i fashion blog, i format televisivi, così come la narrativa disponibile al riguardo ricalcano tutti lo stesso linguaggio. Esiste una regola – un modello – una bellezza e per raggiungere quanto più possibile questi risultati si cerca di “modificare” o “coprire” i difetti della persona. In realtà, durante i Corsi BWSTW quello che avviene è che si condividono, invece, le tecniche e le metodologie proprie delle materie della Consulenza di Stile direttamente con le Donne, per far acquisire loro il procedimento e la ratio e renderle autonome nella vita quotidiana. In poche parole non ci interessa definire l’outfit perfetto per l’occasione X o Y secondo i dettami del most trendy , ma trasformare le Donne in consulenti di se stesse, in modo che capiscano il come più che il cosa. L’obiettivo è sempre quello di focalizzarsi sui punti di forza e non sui difetti. Nella quasi totalità delle mie sessioni ho sempre riscontrato con grande sorpresa che le Donne conoscono a menadito i propri difetti ma a volte non sanno neanche di avere delle caratteristiche positive: sappiamo che siamo basse, o troppo alte, troppo magre, troppo grasse, che abbiamo le gambe adipose o siamo piatte, perché passiamo la maggior parte del tempo a concentrarci su come diventare Perfette. Dimenticandoci che essere Belle è molto più semplice. E nasce necessariamente dal riconoscere la propria individualità e le proprie peculiarità. Immancabilmente durante i Moduli BWSTW sono proprio le altre Donne a farci da specchio in questo esercizio di Rivelazione.
Il contesto è sempre empatico e centrato sull’autenticità. Attraverso esercizi e interazione si fa esperienza di una collaborazione, di una sintonia cui non siamo molto abituate. E soprattutto ci si “libera” dei fardelli della perfezione, alleggerendosi notevolmente.  

Cosa succede ai tuoi corsi sulla Consapevolezza Estetica, cosa si scopre e che tipo di donna può partecipare? 

 Non è assolutamente per fare marketing del mistero ma giuro che non si può spiegare! Potrei raccontare per filo e per segno i vari esercizi che si fanno lungo le quattro ore e niente potrebbe rendere l’idea di quale esperienza di scoperta sia. Ogni volta è diverso, ogni volta è nuovo, ogni volta è certamente arricchente. Per me di sicuro, credo anche per chi vi partecipa.
Posso certamente dire che scelgo ogni volta location che siano in grado di trasmettere il messaggio di Bellezza di BWSTW. E quindi già di per sé sono molto ispirazionali. E poi che il mood è molto “chiacchiere e caffè” (e non solo il mood visto che caffè, pasticcini e patatine non mancano mai).
Infine che forse si scopre il potere più grande, magnetico e contagioso della Bellezza.
Un antico imperatore romano soleva dire “Non conosco nessuno che dopo un complimento non si senta migliore!”. Ecco. Si fa esperienza di complimenti. Soprattutto a se stesse. E siccome ci si sente migliori, ci si sente in grado di dare il meglio. Perché quando ci sentiamo bene, non sentiamo il bisogno di fare del male. Non c’è un tipo di donna che possa partecipare o non. Questo Corso è per tutte le Donne con la D maiuscola. Che hanno il coraggio della verità. Non a caso mi piace fare riferimenti visivi spesso ad Anna Magnani. Non solo perché è Romana de Roma come me.
Ma perché disse a un truccatore: “Le rughe non coprirle. C’ho messo na vita a fammele veni!” .

Consapevolezza e identità: sono quindi le due parole che fanno rima con "bellezza”?

Mi piace partire sempre da una domanda. “Che cos’è la Bellezza”. Questa riflessione mette in crisi tutti. Tutti. Si può fare riferimento all’antica questione filosofica della bellezza come verità oggettiva o come gusto negli occhi di chi guarda. Si può entrare nel merito del fisico e finire nel metafisico. Ma difficilmente si ha una risposta chiara, secca. Allora io faccio riferimento all’etimologia. Sul Dizionario Treccani alla voce Bellezza si legge: “la bellezza è una specie di Armonia visibile che entra in realtà e penetra soavemente nello spirito umano (Ugo Foscolo)”. Non ci sono riferimenti a pesi, misure, non ci sono riferimenti a niente di concreto. Eppure emotivamente l’esperienza di godere della Bellezza è netta, nitida, da quando siamo bimbi a quando cresciamo.
Lo è addirittura oltre i popoli e oltre il tempo. Si pensi agli esempi del Classicismo greco, o alle meraviglie della Natura. Esiste quindi qualcosa che è molto potente, che è nel DNA dell’umanità, e di cui dobbiamo necessariamente riappropriarci. Questo percorso non è possibile se non si parte dalla verità, dall’autenticità. In questo senso sì, direi che Consapevolezza, Identità e Bellezza sono una triade inseparabile. Ci sono tre parole che io uso per definire la Bellezza secondo BWSTW.
Ma direi che ho già detto troppo: semmai le scoprirai al Corso!

Mi ha particolarmente colpita il percorso di Social Beauty: dalla consapevolezza della propria bellezza interiore ed esteriore le donne che hanno avuto difficoltà nella propria vita possono ricominciare a essere serene, a sentirsi bene e a costruire?

Credo che la Bellezza 2.0 di cui BWSTW vuole compiere la Rivoluzione (ovviamente culturale e a mano necessariamente disarmata :) per prendere distanza dalla deviazioni superficiali, ipersessualizzate, contraffatte e spacciate per Perfezione con cui siamo cresciute, abbia un vero e proprio potere salvifico. La Bellezza come Cura è un volano virtuoso di energia e creatività che può rimanere a livello individuale ma può investire interi gruppi e società.
Si pensi a come la Bellezza nella dimensione della cura della persona sia un’esperienza di dignità.
Si pensi a come riqualifichi l’individuo coccolare se stesso ed entrare in una dimensione di libertà, espressività, piacevolezza. Ecco io credo che questa esperienza non debba essere negata a nessuno e soprattuto che sia altamente terapeutica in quelle situazioni in cui la femminilità e l’identità vengono mortificate da eventi violenti ed esterni. I progetti di Social Beauty di BWSTW mirano a portare la Bellezza come riqualifica della dignità proprio in queste realtà, proprio alle Donne Differenti. Dal tumore alla violenza domestica, dalle carceri alla scuola, fino alle situazioni di confine e disagio sociale. A testimonianza di quanto ‘buono’ sviluppi ‘il bello’ ho avuto la fortuna di incontrare dei partner meravigliosi finora, e con ognuno di essi stiamo lavorando a vari livelli perché la Rivoluzione si compia. Tutte le info sullo stato dell’arte delle attività di Social Beauty di BWSTW sono sulla pagina facebook. Cui mi piace fare un richiamo anche perché come tutte le rivoluzioni ha bisogno di un cambiamento lento, dal basso, collettivo. Ecco perché esiste una Community BWSTW, che si ciba di Semi di Bellezza quotidiani. Su facebook abbiamo un contenitore sfaccettato: l’evento della settimana, il racconto della settimana, il posto della settimana nonché tutte le info sui Corsi, le partnership etc. Su Pinterest un mondo di riferimenti visivi alla filovia BWSTW raccolti dall’esterno. Su Instagram i fotoracconti di BWSTW: storie di bellezza senza parole, solo attraverso immagini originali, sul Blog i reportage approfonditi delle esperienze BWSTW.  

La bellezza è un seme che salverà il mondo: nel blog "Semi di bellezza" ci sono molti spunti ed esempi di bellezza anche "in viaggio". Come nascono i post?

Non te lo saprei dire. Così come non so rispondere a chi mi chiede come, quando, quanto scrivo.
Il racconto è una mia cifra espressiva. Attraverso le parole, attraverso le immagini. Un mio amico mi ha definita “la Donna che condisce la gente”. Ha ragione. Vedo, osservo e vivo tutto con un paradigma mentale di dipanamento del senso. Non so se così posso definirlo. Connetto i puntini, definisco svolgimenti, arrivo sempre a una morale della favola. Quindi condisco.
Sono una cantastorie ab origine insomma. La Bellezza è la morale cui irrimediabilmente arrivo.
Sono i miei occhiali. Il mio filtro visivo. Ho gli occhi foderati di Bellezza, ecco! Infatti non c’è soluzione di continuità praticamente tra ciò che vivo e ciò che scrivo. Nel blog come sui post su facebook. Pesco continuamente dai locali in cui finisco, dai viaggi brevi o lunghi che faccio, dalle persone che incontro, le storie che mi toccano, gli eventi cui partecipo. Credo capiti a chi non fa un lavoro ma è un lavoro. Se posso definire BWSTW un lavoro. E questo è anche un po’ il senso della Community BWSTW. La Bellezza come dimensione dell’essere e del vivere. Un grande contenitore di semi che partono dalle cose, tutte, che ‘per caso’ si fanno inciampare e riconoscere come segni.
Si, proprio segni. Io al caso non credo più. Credo piuttosto che come dice Benigni “c’è un presentimento di Bellezza nascosto ovunque” e che sta a noi scovarlo per ritornare sul percorso che segna il destino dell’umanità. L’elevazione. La dignità. Se i semi si piantano. Qualcosa di grande germoglierà.

Per chi fosse interessata a seguire i corsi di Valentina o a conoscere meglio il suo lavoro, ecco il suo sito. Buona lettura! 



Nessun commento: