mercoledì 25 maggio 2016

Taccuino di caffè.




L'ho già detto che sto traslocando? Beh, tutti dicono che, tra quelle più sopportabili, è comunque una delle cose più faticose della vita, ed è vero. Però cerco di prendere questa cosa dal verso giusto, ovvero pensando che prima o poi finirà, e magari godendomi quello strano senso di vacanza temporanea. Vacanza non dai libri, ed ecco infatti le tre cose che ho annotato questa settimana dal web e non:

1) Elizabeth Strout. In questi giorni è in Italia, ahimé purtroppo me la sono persa questa sera al Circolo dei Lettori di Torino, ma sto leggendo con attenzione il suo Mi chiamo Lucy Burton. Il tema del rapporto madre-figlia mi sta molto a cuore. E il primo racconto che ho pubblicato su una rivista letteraria importante, ovvero Nuovi Argomenti, riguardava proprio questo. Leggerlo raccontato da Elizabeth Strout, che già aveva introdotto un dialogo simile nei Fratelli Burgess, il mondo privato di una mamma e di una figlia adulta diventa il mondo intero, e sì che si impara tantissimo, una vera manna. La sua scrittura è delicata e vulnerabile come uno strumento medico, come una parola che diventa cura, filo sottile che spiega la vita ed è forte come una montagna, come il sangue che scorre. Cercate se potete i suoi prossimi appuntamenti italiani. 

2) Kent Haruf. Tra i giornali, i siti e i blog più autorevoli del momento, questo nome si fa sentire spesso. Così qualche giorno fa ho comprato Benedizione. La consistenza della nuova linfa che soltanto i vecchi autori sanno regalare qui sembrerebbe raggiungere vette degne di nota. Read more... 

3) Giornata letteraria alla Cavallerizza Reale. Ve ne ho parlato nel post precedente, aggiungo che giovedì, cioè domani, alla Cavallerizza si susseguiranno appuntamenti letterari interessanti: Lettura ad alta voce, Visioni di parole, i Piccoli Maestri e un bel Poetry Slam. Read more... 

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