giovedì 31 luglio 2008

Cinzio.

Per sottrarlo all'oblio che annienta gli ultimi, vorrei solo dire che di lui ricordo che dopo due o tre carezze sulla minuscola fronte tigrata, faceva le fusa. Gli piaceva giocare con i tappi di sughero legati a una cordicella di lana. Quando andavo alle elementari, mi aspettava sul davanzale della mia vecchia casa e io vedevo la sua piccola sagoma affacciarsi alla finestra del sesto piano. Alla fine non riusciva più a saltare. E' passato già più di un anno, ma ogni tanto ci penso ancora. Ciao Saltello.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Non saltava fisicamente ma saltava da un nome all'altro grazie a te...io ne ho seguito le evoluzioni fino alla fine..."Cinzio" è stato il suo salto più bello!

noemi ha detto...

Si, lo riconosco: Cinzio è stato il migliore. Povero gatto.

Sara Giorgia ha detto...

Dove si trova ora il buon Cinzio fa certi salti... ! :)