giovedì 19 febbraio 2009

Imagine.

Immagino un mondo, un Paese, una Torino magica in cui Giuliano Soria, senza troppi clamori, semplicemente: si pente. In una delle molte riunioni che, secondo i giornali, si stanno susseguendo in questi giorni, lui, in quel mondo che immagino io, non pensa solo a possibili "illustri" "importanti" sostituti per il suo "illustrissimo" e "divinissimo" Premio ma anche, nel segreto di una delle sue molte stanze, pensa ad aprire un file di word e a scrivere di suo pugno, personalmente e non per mano di una delle sue segretarie "capre", a tutti i suoi ex dipendenti, compreso il suo "maggiordomo" e in generale a tutti quelli che in cuor suo sa di aver maltrattato almeno una volta in modo gratuito.

Che bello, ad esempio, se scrivesse: "Ho detto una volta: "Io sono la legge", ebbene, scusa, mi sbagliavo, NON sono io la legge. La legge è una ed è uguale per tutti".

Oppure: "Ho detto una volta: "Quelli come te devono solo fare gli schiavi", ebbene, scusa, mi sbagliavo, tutti abbiamo il diritto a una vita dignitosa e a lavorare in pace per il bene comune".

Che bello sarebbe se lo facesse, e se lo facesse davvero, sinceramente, con il cuore in mano, con il cuore a pezzi. Come l'Innominato che in una notte di dolore, semplicemente si pente.
Ma forse io sono solo un'ingenua? Una "capra"? Una che finirà a "lavorare in lavanderia"?

9 commenti:

Sara Giorgia ha detto...

Avercene...!

noemi ha detto...

già...

noemi ha detto...

già, avercene come l'Innominato :)

Sara Giorgia ha detto...

... Ma anche di lavori in lavanderia.

noemi ha detto...

:)

Anonimo ha detto...

Complimenti per il Blog...mi farebbe piacere se ti iscrivessi a questo gruppo su Facebook..ciao

noemi ha detto...

Grazie. Quale gruppo?

Anonimo ha detto...

C'ero quando facevi lo stage al Grinzane, e so benissimo che non eri stupida, al contrario. Ti ho visto scappar via piangendo sotto la pioggia, un pomeriggio di primavera e non tornare più. Non eri debole. E' che tutti sapevano e sanno (anche ad alti livelli) ma fanno finta di niente.

Tu sei stata poco. Chi è stato di più al Grinzane sa di scene da Guantanamo (e non esagero: la testimonianza del ragazzo delle Mauritius ne è un esempio). Resta come sei, che è meglio essere "stupidi" che farabutti. E fregatene del pentimento auspicato di Soria: quella è gente che nemmeno all'inferno si vergognerà di ciò che ha fatto.

noemi ha detto...

Grazie! Ero confusa e non ricordo con precisione il tuo nome ma ti ringrazio tanto per le tue parole e per aver custodito questo ricordo di me! La testimonianza di quel ragazzo mi ha veramente colpita: è una cosa terrificante...