Su gentile richiesta di un'altra solerte allieva, parleremo oggi della macrotematica denominata "lavastoviglie". Perciò, amici kidults di ultima generazione, armatevi di santa pazienza e aprite il quadernino.
Tema: La lavastoviglie.
Svolgimento: La lavastoviglie è il mostro dagli occhi verdi, che irride al cibo di cui si nutre. No, dai, scherzavo. Lungi dall'assomigliare alla "gelosia", così ben descritta da Iago nel capolavoro shakespeariano, la lavastoviglie costituisce tuttavia - e paradossalmente - un eterno dilemma e un grosso ostacolo da superare nella vita di un giovane adulto contemporaneo. Con le sue lame rotanti, con i suoi alienanti rumori interni, con i suoi inquietanti fumi tipo tombini di New York...
Ma entriamo nel merito: la studiosa bambina-degli-anni-ottanta con gli occhiali spessi come fondi di bottiglia che ha sollevato la giusta questione della lavastoviglie, mi ha posto una serie di importanti interrogativi (spero di non dimenticarne nessuno):
1) cosa bisogna privilegiare: il risparmio energetico o il risparmio nell'acquisto delle pastiglie?
2) perché certe pastiglie non lavano?
3) meglio il brillantante 2 in 1 delle pastiglie o quello sfuso?
4) dove si mettono le pentole?
5) perché dà più soddisfazione riempire la lavastoviglie anziché svuotarla (laddove sarebbe più giusto il contrario)?
6) perché i maschi non sanno usare la lavastoviglie?
A queste, aggiungo una serie di FAQ pervenutemi in questi giorni:
7) come si lava la lavastoviglie?
8) cos'è il sale per lavastoviglie?
9) cos'è il filtro per lavastoviglie?
10) cosa sono le stoviglie?
Mamma mia quante domande. Andiamo con ordine. Risponderò punto per punto.
1) sempre privilegiare il risparmio energetico.
2) vedi lezione di ieri. E in più aggiungo: alla pastiglia, prima di introdurla nell'apposita vaschetta, bisogna dare un bacino. Come si fa in certi giochi prima di tirare i dadi. La pastiglia è come una bambina piccola, per certi versi. Si sentirà incoraggiata a fare del suo meglio!
3) io dico: meglio le pastiglie 4 in 1. Dove c'è anche il brillantante, il sale e un'altra cosa che non ricordo più ma utilissima e indispensabile.
4) ehhhh annosa questione. Per motivi personali di masochismo, le mie le lavo a mano. Le persone sane di mente dovrebbero posizionare invece le proprie pentole SOTTO. Il principio è lo stesso del letto a castello (vedi figura). Il bambino più grande e/o cicciottello dormirà sempre SOTTO. Il più leggero sopra. Of course.
5) qui andiamo nel trascendentale. Cara allieva. Il meccanismo in questione s'incastona in dinamiche intrapsichiche di tale complessità che personalmente mi sentirei di sospendere il giudizio. Diciamo che si tratta di un nonsense della percezione sensoriale del kidult, frutto del morboso sistema di valori degli anni Ottanta-Novanta e la risolviamo così, a tarallucci e vino.
6) perché i maschi identificano la lavastoviglie con la donna tout court. Per loro, noi donne siamo mondi inesplorati e inesplorabili, essi arretrano al cospetto del mistero che noi incarniamo. Nella lavastoviglie ravvedono un potenziale che a loro è precluso. Pertanto temono l'elettrodomestico, ma al tempo stesso ne sono ineluttabilmente attratti. Essi non sono imbranati o pigri, essi semplicemente esperiscono la contraddizione dell'odi et amo catulliano (Odio e amo. Forse mi chiedi come io faccia. Non lo so, ma sento che ciò accade, e mi tortura) attraverso i secoli e i millenni.
7) si lava così.
8) non è niente. "E quando dico niente, o è niente, o è cosa che non posso dire" (per rispondere con Manzoni).
9) vedi risposta 8.
10) vedi risposta 8.
Uff, che stanchezza. Ci meritiamo tutti un po' di sano riposo. Evviva il week eeeeeend!
Tema: La lavastoviglie.
Svolgimento: La lavastoviglie è il mostro dagli occhi verdi, che irride al cibo di cui si nutre. No, dai, scherzavo. Lungi dall'assomigliare alla "gelosia", così ben descritta da Iago nel capolavoro shakespeariano, la lavastoviglie costituisce tuttavia - e paradossalmente - un eterno dilemma e un grosso ostacolo da superare nella vita di un giovane adulto contemporaneo. Con le sue lame rotanti, con i suoi alienanti rumori interni, con i suoi inquietanti fumi tipo tombini di New York...
Ma entriamo nel merito: la studiosa bambina-degli-anni-ottanta con gli occhiali spessi come fondi di bottiglia che ha sollevato la giusta questione della lavastoviglie, mi ha posto una serie di importanti interrogativi (spero di non dimenticarne nessuno):
1) cosa bisogna privilegiare: il risparmio energetico o il risparmio nell'acquisto delle pastiglie?
2) perché certe pastiglie non lavano?
3) meglio il brillantante 2 in 1 delle pastiglie o quello sfuso?
4) dove si mettono le pentole?
5) perché dà più soddisfazione riempire la lavastoviglie anziché svuotarla (laddove sarebbe più giusto il contrario)?
6) perché i maschi non sanno usare la lavastoviglie?
A queste, aggiungo una serie di FAQ pervenutemi in questi giorni:
7) come si lava la lavastoviglie?
8) cos'è il sale per lavastoviglie?
9) cos'è il filtro per lavastoviglie?
10) cosa sono le stoviglie?
Mamma mia quante domande. Andiamo con ordine. Risponderò punto per punto.
1) sempre privilegiare il risparmio energetico.
2) vedi lezione di ieri. E in più aggiungo: alla pastiglia, prima di introdurla nell'apposita vaschetta, bisogna dare un bacino. Come si fa in certi giochi prima di tirare i dadi. La pastiglia è come una bambina piccola, per certi versi. Si sentirà incoraggiata a fare del suo meglio!
3) io dico: meglio le pastiglie 4 in 1. Dove c'è anche il brillantante, il sale e un'altra cosa che non ricordo più ma utilissima e indispensabile.
4) ehhhh annosa questione. Per motivi personali di masochismo, le mie le lavo a mano. Le persone sane di mente dovrebbero posizionare invece le proprie pentole SOTTO. Il principio è lo stesso del letto a castello (vedi figura). Il bambino più grande e/o cicciottello dormirà sempre SOTTO. Il più leggero sopra. Of course.
5) qui andiamo nel trascendentale. Cara allieva. Il meccanismo in questione s'incastona in dinamiche intrapsichiche di tale complessità che personalmente mi sentirei di sospendere il giudizio. Diciamo che si tratta di un nonsense della percezione sensoriale del kidult, frutto del morboso sistema di valori degli anni Ottanta-Novanta e la risolviamo così, a tarallucci e vino.
6) perché i maschi identificano la lavastoviglie con la donna tout court. Per loro, noi donne siamo mondi inesplorati e inesplorabili, essi arretrano al cospetto del mistero che noi incarniamo. Nella lavastoviglie ravvedono un potenziale che a loro è precluso. Pertanto temono l'elettrodomestico, ma al tempo stesso ne sono ineluttabilmente attratti. Essi non sono imbranati o pigri, essi semplicemente esperiscono la contraddizione dell'odi et amo catulliano (Odio e amo. Forse mi chiedi come io faccia. Non lo so, ma sento che ciò accade, e mi tortura) attraverso i secoli e i millenni.
7) si lava così.
8) non è niente. "E quando dico niente, o è niente, o è cosa che non posso dire" (per rispondere con Manzoni).
9) vedi risposta 8.
10) vedi risposta 8.
Uff, che stanchezza. Ci meritiamo tutti un po' di sano riposo. Evviva il week eeeeeend!
4 commenti:
Punto 6). Grazie per aver nobilitato - forse con eccessiva indulgenza - questa risaputa idiosincrasia maschile. :)
immagino sia il commento di un giovane uomo: caro lettore, figurati, prego. In effetti dietro a molte idiosincrasie si nascondono spesso rispettabili ragioni :)
Il giovane uomo è d'accordo, tuttavia suggerisce anche un'alternativa speculare: ossia che dietro a rispettabili ragioni si possano celare complicate idiosincrasie! E con questo il giovane uomo ha esaurito la sua dose quotidiana di materia grigia. :)
certo! sono d'accordissimo. Accidenti che dispiegamento di cervelli (e "neuroni specchio" - a proposito di alternative speculari eh eh eh), anch'io comunque per oggi ho ampiamente esaurito le mie scorte (o forse per tutta la settimana!!) :)
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