lunedì 7 giugno 2010

Bici.

E ieri con la bici sono stata in giro. Prendere il largo della città con la bici è per me una cosa nuova. Partire con il caldo, un po' di mal di testa. Ritrovarsi in mezzo a prati e in riva al fiume, sotto le piante calde che respirano e poi di colpo inizia a piovere, a diluviare. Sentire sulle braccia la pioggia e il vento freddo, e qualcosa di antico ritorna con loro. Una memoria perduta da tempo di sensazioni ed emozioni. E correrci dentro. Avevo dimenticato come ci si può sentire certe volte. Alla fine sono anche caduta! Non dico che mi sia piaciuto, ma quasi. In una vita sempre misurata, chiusa in un piccolo perimetro, fatta di minuzie snervanti e di grandi paure da smontare, sì forse un po' mi è piaciuto volare giù dalla bici, staccarmi dal tranquillo tragitto. Sapere che puoi cadere, puoi sentire la pelle e i muscoli contro il cemento, il cuore che accelera, quel singhiozzo infantile soffocato. E poi rialzarsi, scoprire che non ti sei fatta niente.

2 commenti:

Linda ha detto...

un po' come tornare bambina.... anch'io adoro girovagare in bicicletta, soprattutto in campagna, da un senso di libertà...

noemi ha detto...

Sì, una sensazione quasi irreale!!! Bello :)